[Pacifistat] Il mondo di ChatGPT. La sparizione della realtà

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Autor: Roberto Badel
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A: pacifistat
Assumpte: [Pacifistat] Il mondo di ChatGPT. La sparizione della realtà
Il mondo di ChatGPT. La sparizione della realtà
di Giovanna Cracco

Cosa sarà reale nel mondo di ChatGPT? Per i tecnici di OpenAI, GPT-4 produce più false informazioni e manipolazione di GPT-3 ed è un problema comune a tutti gli LLM che saranno integrati nei motori di ricerca e nei browser; ci attendono l’“uomo disincarnato” di McLuhan e la “megamacchina” di Mumford



Nel giro di breve tempo, la sfera digi­tale cambierà: l'intelligenza artificia­le che abbiamo conosciuto sotto la forma di ChatGPT sta per essere in­corporata nei motori di ricerca, nei browser e nei programmi di largo uti­lizzo come il pacchetto Office di Mi­crosoft. È facile prevedere che, pro­gressivamente, i ‘modelli linguistici di grandi dimensioni' (Large Language Model, LLM) (1) - ciò che tecnica­mente sono i chatbot AI - saranno in­seriti in tutte le applicazioni digitali.




Se questa tecnologia fosse rima­sta circoscritta a utilizzi specifici, l'a­nalisi del suo impatto avrebbe riguar­dato ambiti particolari, come quello del copyright, o la definizione del con­cetto di ‘creatività', o le conseguenze occupazionali in un settore del mer­cato del lavoro ecc.; ma la sua incor­porazione nell'intera area digitale in­veste ciascuno di noi. Quella con i chatbot AI sarà un'interazione uomo- macchina continua. Diventerà un'abi­tudine quotidiana. Una ‘relazione' quo­tidiana. Produrrà un cambiamento che avrà ripercussioni sociali e politi­che talmente estese, e a un tale livel­lo di profondità, da poterle probabil­mente definire antropologiche; an­dranno a colpire, intrecciandosi e in­teragendo fra loro, la sfera della di­sinformazione, quella della fiducia e la dinamica della dipendenza, fino a configurarsi in qualcosa che possia­mo chiamare la ‘sparizione della real­tà'. Perché gli LLM “inventano fatti”, favoriscono la propaganda, manipo­lano e traggono in inganno.




“La pro­fusione di informazioni false da par­te di LLM - a causa di disinformazio­ne intenzionale, pregiudizi della so­cietà o allucinazioni - può potenzial­mente mettere in dubbio l'intero am­biente informativo, minacciando la nostra capacità di distinguere i fatti dalla finzione”: ad affermarlo non è uno studio critico verso la nuova tec­nologia ma la stessa OpenAI, società creatrice di ChatGPT, in un documen­to tecnico rilasciato insieme alla quar­ta versione del modello linguistico.




(continua)




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