Re: [Hackmeeting] Make-up per IA fasciste

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Autor: ZeroRh-
Datum:  
To: hackmeeting
Betreff: Re: [Hackmeeting] Make-up per IA fasciste
Il 2023-01-29 15:19 Fedro DeF via Hackmeeting ha scritto:
> Il 2023-01-28 20:06 boyska via Hackmeeting ha scritto:
>> alberto-g--- via Hackmeeting:
>>> A parte che non si capisce, è tanto? E' poco? Google ha 2.5 milioni
>>> di server.
>>
>> Nonostante le tantissime cose che non condivido nelle email di alberto
>> e in questa in particolare, sono d'accordo col fatto che i grandi
>> numeri non sempre mi rendono chiaro cosa è tanto e cosa è poco. Anzi a
>> volte ho un istinto a dubitare degli articoli che mi buttano lì una
>> serie di numeroni.
>>
>> Intendiamoci, anche io ho pessimi sentori su queste tecnologie,
>> tuttavia mi piacerebbe che quando le si analizza si consideri anche la
>> parte "utile" (se c'è, ovviamente), il risultato insomma.
>
> Chiaro che esiste una parte utile. Semplicemente l'ho data per
> scontata, pensando che in questa lista chi legge abbia già spippolato
> con ChatGPT e si sia fatt* un'idea personale al proposito.


Beh è una lista molto eterogenea in cui tanta gente ha interessi
variegati , età e competenze differenti , aclune molto più da fabbro o
falegname (sono complimenti e non offese) o di radio e radiamatori, di
elettrotecnica, mobilità sostenibile, bici, latte di genere ed oltre
(non sto banalizzando sia chiaro solo cercavo di essere conciso), etc
etc etc..quindi dare per scontato questo a mio avviso è dato o da una
poca conoscenza della chat in se o da una visione della chat in se.
Non è un attacco o accusa, una cosa su cui riflettere magari, non solo
nello specifico di questo messaggio, ma più in generale; anche perché
succede spessissimo questo un poco a tutti.

> Parlando in
> altri contesti, infatti, elaboro maggiormente il concetto.
>
> Così come ho anche dato per scontato che difficilmente chi legge
> questa lista cadrà preda della propaganda che cerca di far passare
> ChatGPT come un'invenzione misteriosa e rivoluzionaria.


ed anche qui mi viene in mente il mito del "buon selvaggio"; quasi al
contrario

> Come notavano
> alcuni ricercatori (cfr. link nel mio precedente messaggio) non è che
> ChatGPT sia l'unico progetto in giro: la ragione per cui è divenuta
> così famosa è che OpenAI ha tutto l'interesse a farla circolare,
> mentre la concorrenza ha probabilmente più interesse a mantenere il
> riserbo.


Tautologico, ma probabile...non aggiunge nulla al concetto o dibattito
(non volevo offendere sia chiaro)

>
> La mia opinione è che le applicazioni positive siano innumerevoli: la
> più ovvia e immediata è come nuova interfaccia per i motori di
> ricerca, molto più potente di quella attuale (da qui il "panico" in
> casa Google raccontato da certi media [1], vero o falso che sia).
>
> In questo senso andava la mia osservazione: al tempo in cui è nato
> Google Search qualcuno si era chiesto se quella fosse la direzione più
> saggia verso cui muoversi: indicizzare _tutto_ il web in un solo
> punto, invece che decentralizzare gli indici per argomento (e poi,
> eventualmente, federare). Addirittura altri avevano messo in piedi
> tecnologie conviviali alternative alla "megamacchina industriale per
> la ricerca" :-)
>
> Questo senza nemmeno toccare palla nel campo dei dati: ChatGPT deve
> TUTTO al fatto che è stato istruito con dati che potremmo definire
> "patrimonio dell'umanità", "commons", etc.


Si discorso ampissimo, ma credo errato.
Discussione che è sacrosanto vi sia , ma che ho sempre trovato poco
consistente.
Se ci faccio un business sopra sto dando da mangiare alla mia famiglia
ed altre famiglia,
non sono il nemico pubblico numero uno. Poi su cosa ci faccio
eticamente, ovvero che strumento creo è un discorso differente.

>
> La sua capacità di scrivere codice, ad esempio, appoggia direttamente
> su montagne di software GPL, Apache, MIT. Peccato che l'uso di quelli
> sottoposti a GPL imporrebbe la viralità dei termini di licenza,
> "infettando" il risultato finale. Invece, il codice che scrive
> ChatoGPT è sottoposto al più stringente dei copyright proprietari,
> secondo i termini d'uso del sito (anche se la prima a fregarsene è la
> stessa OpenAI perché le foto delle chat con il bot li rendono
> famosi... fino al momento in cui decideranno di passare all'incasso.


Vedi discorso sopra...costi per creare qualcosa che non si paga da sola,
corrente elttrica per prima.


> Esattamente come fece M$ nei primi anni '90, con il famoso "license
> crackdown" richiesto e ottenuto dalla guardia di finanza italiana).


Credo la cosa fosse un poco più complessa.
Comunque qui ci dovrebbe essere gente che lo ha vissuto in prima persona
se non ricordo male o era nel giro al tempo.

>
> Insomma, il problema non è con il concetto di NLP (Natural Language
> Processing) in assoluto, ma con la specifica implementazione di OpenAI
> (più "ClosingAI", visto come funziona).
>
> Per chi -come me- era pischello quando accadevano 'ste cose con
> Google... la sensazione è di un irritante dejà-vu. Per questo la pars
> construens è sembrata forse un po' in sordina, nel messaggio iniziale
>
> Fedro
>
> [1]
> https://quifinanza.it/innovazione/video/google-licenzia-12mila-dipendenti-richiama-brin-e-page-cosa-succede/688260/
> _______________________________________________
> Hackmeeting mailing list
> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting