Grazie Paola, molto interessante.
Probabilmente lo scopo dello studio è proprio quello di mostrare il trend prevedibile nei prossimi anni se il sistema resterà invariato, il che nella prospettiva dei governi francesi non dovrebbe accadere. Le tre tendenze verso il mutamento del paradigma delle pubblicazioni che giustamente sottolinei sono almeno in parte agevolate da politiche attive del ministero francese.
Inutile proporre confronti con l’immobilismo dei ministri e dei governi italiani di ogni colore.
Buon anno a tutti
Emanuele
Da: Paola Galimberti <paola.galimberti@???>
Data: giovedì, 5 gennaio 2023, 07:48
A: Consiglio Direttivo <consiglio_direttivo@???>, aisa.circuli@??? <aisa.circuli@???>
Oggetto: analisi costi apc ministero francese
Il report del Ministero della ricerca francese appena pubblicato analizza i costi per APC per il sistema francese nel periodo 2013-20 e fa una proiezione dei costi fino al 2030.
Definisce quanto e verso quali editori e verso quale tipologia di OA presumibilmente si rivolgeranno i ricercatori francesi.
Qui trovate sia ill report che un poster riassuntivo.
https://www.ouvrirlascience.fr/retrospective-and-prospective-study-of-the-evolution-of-apc-costs-and-electronic-subscriptions-for-french-institutions-2/<
https://eur01.safelinks.protection.outlook.com/?url=https%3A%2F%2Fwww.ouvrirlascience.fr%2Fretrospective-and-prospective-study-of-the-evolution-of-apc-costs-and-electronic-subscriptions-for-french-institutions-2%2F&data=05%7C01%7C%7C6f755b2cbb9d459fc45808daeee8e99d%7Cffb4df68f464458ca54600fb3af66f6a%7C0%7C0%7C638084981370819842%7CUnknown%7CTWFpbGZsb3d8eyJWIjoiMC4wLjAwMDAiLCJQIjoiV2luMzIiLCJBTiI6Ik1haWwiLCJXVCI6Mn0%3D%7C3000%7C%7C%7C&sdata=PM0OjAscUtBaUf4vpmu6%2FxA9sT%2FoAIDHHm%2F8PggOJR8%3D&reserved=0>
Già dal poster si riesce a capire molto.
E' importante sottolineare il fatto che TUTTI i dati sono disponibili e la metodologia con cui sono stati aggregati e analizzati è chiaramente spiegata.
E' importante per un ministero che investe molti milioni per la ricerca avere una idea di come si distribuiscono i costi, perché questo permette di contrattare con gli editori e soprattutto di costruire strategie informate.
Il report ha secondo me il limite di pensare il sistema della comunicazione scientifica nei prossimi 7 anni come invariato. Vale a dire da un lato le istituzioni e dall'altro gli editori.
Ci sono due elementi da tenere ben presenti a mio parere:
1) le evoluzioni all'interno del sistema della comunicazione scientifica che vede una crescita del riconoscimento dei preprint peer reviewed da parte degli enti finanziatori e valutatori e un disaccoppiamento dei processi di validazione rispetto a quelli di pubblicazione
2) l'evoluzione delle metodiche di valutazione della ricerca che tendono a prendere le distanze dal valore attribuito al contenitore e dal brand
3) le riflessioni ormai in atto in molti paesi sulla necessità di passare a piattaforme di pubblicazione delle ricerche scientifiche Scholar led.
Ciò detto credo sia un bell'esempio a cui guardare. Un esempio di responsabilità (oltre che di trasparenza) rispetto all'impiego di denaro pubblico.
Un saluto
Paola
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Paola Galimberti
Università degli Studi di Milano
20122 Via Festa del Perdono 7