Szerző: monzantifascista Dátum: Címzett: Boccaccio Tárgy: [foa_Boccaccio003] Niente sequestro per il Boccaccio
SENTENZA DEL TRIBUNALE: NIENTE SEQUESTRO PER IL BOCCACCIO
RILANCIARE SUBITO LE LOTTE
Il Tribunale di Monza ha, per la seconda volta, rigettato le richieste
di PM e proprietà relative al sequestro preventivo del Boccaccio.
Accogliamo questa decisione senza trionfalismi e senza abbassare la
guardia rispetto a possibilità di sgombero, ma consapevoli che si tratti
di un elemento significativo per la continuità della nostra esperienza
in via Timavo 12. Restano indagati per presunti reati connessi
all’occupazione 4 compagni.
Al di là della sentenza, la difesa dello spazio autogestito dovrà
confrontarsi nel medio e lungo periodo con un contesto politico ostile,
sia per la deriva reazionaria intrapresa dalla Giunta Pilotto sia per
gli interessi economici che riguardano via Timavo 12. Condividiamo qui
alcuni appunti in vista del prossimo anno di iniziative:
1) Occupare aree destinate a speculazioni è giusto.
La difesa di via Timavo 12 è parte integrante della battaglia contro le
scelte urbanistiche iscritte nel PGT Scanagatti (2017) e aggravate dalla
Giunta Allevi: la nostra presenza in questa area sta mettendo in
discussione l’ennesimo inutile intervento di edilizia residenziale.
Ribadiamo che chi oggi vuole costruire palazzine a Monza compie un atto
contro il benessere della comunità; smettiamola di pensare a palazzinari
e speculatori come benefattori: costoro sono, insieme a chi ci governa,
responsabili di inquinamento, traffico e innalzamento dei costi della
città che abitiamo.
Per bloccare questi processi c’è poco da fare: bisogna ridurre
drasticamente gli indici di edificabilità residenziale delle aree
dismesse e azzerarlo sulle aree libere. Tutti questi spazi devono
tornare alla comunità ed è ipocrita chi, come l’Assessore Lamperti, si
trincera dietro cavilli e questioni burocratiche: il PGT deve essere
riscritto da zero sulla base delle esigenze degli abitanti, non dei
palazzinari.
2) Combattere repressione e controllo sociale.
La difesa di via Timavo 12 è parte integrante della battaglia contro lo
scenario repressivo locale e nazionale: questo spazio autogestito vive
della partecipazione di centinaia di giovani monzesi e ricopre oggi,
ancor più dopo due anni di pandemia, un ruolo imprescindibile sia da un
punto di vista politico che aggregativo. L’operato dell’assessore alla
sicurezza Moccia contro il Boccaccio è quindi una dichiarazione di
guerra ai giovani della città: insieme dovremo smontare la retorica
securitaria di questo sceriffo, continuando ad affermare qui principi di
libertà e autorganizzazione che da vent’anni accompagnano le nostre
attività.
3) Assemblea di Monza e Brianza per un presente di lotta comune.
Importante continuare il percorso intrapreso da svariate realtà locali
nell’ambito dell’Assemblea di Monza e Brianza per un presente di lotta
comune: il corteo del 5 novembre ha mostrato con successo la possibilità
di saldare istanze diverse per far fronte al Governo Meloni, alla crisi
energetica, climatica ed economica, costruendo un’alternativa al diktat
neoliberista, oggi ben rappresentato sul territorio dalla Giunta
Pilotto.