Autore: Giacomo Tesio Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Monitora PA: la lotta informatica per la
democrazia cibernetica (reloaded)
Ciao boyska,
piacere di conoscerti!
On Wed, 7 Sep 2022 18:04:16 +0200 boyska via Hackmeeting wrote:
> Secondo me è un po' stiracchiata: io personalmente il principale valore
> che vedrei da questo talk sarebbe la possibilità di confronto da chi la
> pensa in modo molto diverso da me.
Avremo modo di confrontarci venerdì perché dopo un lungo peregrinare
sono riuscito ad allineare le stelle in modo appropriato. :-)
Visto che diorama è stato così gentile da documentarsi e proporsi
al mio posto siamo d'accordo che presenteremo in due (e senza aver
mai provato! :-D)
Comunque Monitora PA non se la tira. :-)
> diorama@???:
> >"Come si costruisce una società cibernetica in cui ogni persona abbia
> >piena consapevolezza e controllo sul funzionamento degli automatismi
> >che la circondano?"
>
> se ho ben capito, guardando quali siti utilizzano google fonts :D
Beh, la conoscenza è potere solo dove l'ignoranza è diffusa!
Noi vogliamo condividere ed accrescere la nostra conoscenza
e da qualche parte dovevamo pur cominciare.
Non è con lo speciale elezioni che stiamo cambiando il mondo, ma
con qualche migliaio di PEC in cui esigiamo il rispetto del GDPR
(e di altre normative) chiedendo l'interruzione di specifici
trasferimenti.
Perché Google Fonts?
Perché Google Analytics l'avevamo già fatto ottenendo ottimi risultati,
ma Google Fonts ci risultava persino più diffuso.
Perché Google Analytics per primo?
Perché di fatto è un trojan infostealer installato ed eseguito sul
browser dei visitatori con la complicità del titolare del trattamento.
Perché le PA?
Perché avevamo una bella lista di siti web preconfezionata in CC-BY
fornita ed aggiornata da AgID. :-D
E perché se lo Stato non rispetta le proprie Leggi, lo Stato di Diritto
diventa un sistema oppressivo dove i più deboli vengono oppressi.
E parlando di tecnologie che sono intrinsecamente alienanti,
all'oppressione visibile di uno Stato basato sull'arbitrio si
affianca l'oppressione invisibile di aziende (e nazioni) che
manipolano gli individui e tramite loro la società intera.
Poi certo, la strada è lunga ed in salita, ma noi proviamo a percorrerla.
E non comporta solo l'azione di monitoraggio civico automatizzato
(e distribuito): questa è solo la prima fase... una sorta di dissodamento
del terreno, indurito da decenni di egemonia culturale e colonialimo
cibernetico.
Il nostro obbiettivo è letteralmente mettere tutta la prossima generazione
in condizione di comprendere e modificare tutto il software che utilizza.
Dunque molto di più di ciò che stiamo facendo in questo momento.
> Poi oh, ad hackmeeting non so se abbiamo mai rifiutato un talk, non
> inizierei con questo.
Bene allora approfitteremo della vostra pazienza.
Spero che ne nascerà una chiacchierata interessante ed istruttiva.