> 3. Un argomento di discussione (blallo)
>
> Magari verrà fuori comunque, ma volevo condividere con tutte un argomento di cui vorrei discutere, magari con la speranza di tirare fuori un'elaborazione comune, in una o più sessioni informali durante HM.
>
> https://www.theguardian.com/news/2022/sep/04/super-rich-prepper-bunkers-apocalypse-survival-richest-rushkoff
Argomento interessantissimo, a mio parere da capovolgere rispetto al
marxista Rushkoff, ovvero: il "disaster capitalism" da molto tempo
studia e s'ingegna per garantire la sopravvivenza dei superricchi. buon
per loro e per i loro consiglieri prezzolati. una risata li seppellirà.
d'altra parte, i disastri probabilmente sono un orizzonte comune. al di
là della risposta tecnocratica, come si può reagire?
anni fa ho avuto modo di incontrare una studiosa che ha scritto
"disaster anarchy"
https://www.plutobooks.com/9780745340463/disaster-anarchy/
"resilienza", a suo parere, è la parolina con cui le istituzioni mettono
il cappello sulle pratiche di "mutuo appoggio" che fioriscono
particolarmente nei tempi difficili e catastrofici.
potrebbe essere un punto di partenza, anche se la prospettiva è assai
poco tecnica ed è probabilmente uno degli ingredienti che manca lato
costruttivo, visto che i superricchi invece sono ossessionati dalla
Tecnica come Arma Finale di Sopravvivenza, e finanziano attivamente lo
sviluppo di tecnologie per l'immortalità, l'immunità alle radiazioni, la
fuga su un altro pianeta ecc. ecc.
è il loro Sacro Graal
k.
--
"tecnologie appropriate -
https://alekos.net"
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