> Il 18/07/2022 15:55 Agnese <agnese@???> ha scritto:
>
>
> Ciao,
>
> Il 17/07/22 18:26, Istvan via Hackmeeting ha scritto:
> > Ciao a tutt*
> >
> > quest'inverno all'hacklab _underscoreTO abbiamo fatto un esperimento.
> > Abbiamo provato a portare nella mia scuola secondaria superiore i temi
> > cari al nostro mondo: autodifesa digitale, crittografia, TOR, coding
> > (per fini non economici), sicurezza (e come smontarla :-) etc.
> > Ne è nato un per-corso di 8 incontri che ha coinvolto i ragazzi delle
> > classi dalla 1° alla 4° superiore del liceo e dell'istituto tecnico
> > commerciale che è servito anche a "liberare" i ragazzi da 24 ore di PCTO
> > (il nuovo nome dell'infame alternanza scuola-lavoro voluta da Renzi),
> > sostituendole con questo percorso.
> >
> > Sulla scia di questa esperienza, in occasione dell'hackmeeting vorrei
> > proporre una tavola rotonda per provare a condividere idee e pratiche
> > attorno a due temi:
> >
> > 1 - l'hacking si può insegnare? Esiste una "pedagogia hacker"?
>
> fantastico, bello il progetto fatto a scuola, anche noi (e parlo delle
> tante persone che circolano come C.I.R.C.E), facciamo da qualche anno
> percorsi nelle scuole e fuori con bambine e bambini, adolescenti,
> classi, insegnanti, genitori e formatori e formatrici proponendo
> proprio la Pedagogia Hacker come "attitudine attiva che mira a
> modificare i comportamenti che promuovono automatismi e per questo
> riducono la libertà di scelta:
> https://circex.org/it/circenses/conferenze/pedagogia-hacker
>
> Nei laboratori dove ragioniamo insieme di gamificazione, analisi
> d'interfaccia, reti conviviali, idraulica di rete, tracciamento e
> controllo, web - dark web e deep web, videogiochi etc. etc. ci
> rifacciamo ad alcuni pilastri dell'attitudine hacker:
>
> - metterci le mani sopra
> - togliere gli strati
> - notare i dettagli
> - condividere le conoscenze
>
> Certo non insegniamo a "bucare i sistemi" ma approciamo l'hacking come
> attitudine, tutte siamo state hacker quella volta che abbiamo smontato
> la radio di nonna o quella volta che abbiamo aggiustato la lavatrice.
>
> Forse nella domanda che ponete "L'hacking si può insegnare" è
> interessante distinguere tra hacking come attitudine e hacking come
> "security hacking".
>
> Per dire che sicuramente parteciperemo alla tavola rotonda per scambiare
> dritte, pratiche ed esperienze.
>
> Intanto ecco qui alcune cose scritte in proposito:
>
> https://circex.org/it/risorse/leggere/hacker-pedagogy-awareness
> https://circex.org/it/news/il-gioco-del-demone
>
> E qui un'intervista:
>
> https://percorsiconibambini.it/doors/2020/12/28/pedagogia-hacker-un-modello-di-apprendimento-curioso-divertente-creativo-e-critico-per-promuovere-luso-consapevole-delle-nuove-tecnologie/
>
> A presto e baci!
> a-
>
>
> > 2 - hackerare le controriforme della scuola: percorsi anti-PCTO e contro
> > l'aziendalizzazione della scuola pubblica
> >
> > La speranza è di coinvolgere coloro che ruotano attorno alla scuola a
> > qualsiasi titolo (dal docente al genitore, dallo studente ai formatori
> > esterni).
> >
> > Se interessa, battete un tasto.
> > Istvan
> >
> > Durata: 60-90 minuti
> > Orario preferito: serale
> > Lingua: Italiano
> > Proiettore: Si
> >
quello che è complicato in un codice richiede oltre alla mira (semplicità di una dormita prima di progammare) anche eleganza
(
https://www.creaform3d.com/blog/it/cose-il-reverse-engineering/,
da piccole scatole dal 1750 in poi nascevano macchine anche "alienanti"... n.d.r.):
"
Pag. 21 vol.1
. Il linguaggio macchina, però, è oscuro e difficile da usare: è
formato da semplici bit e byte, e varia da architettura ad architettura. Per
scrivere un programma in linguaggio macchina per un processore Intel
x86, si dovrebbe individuare il valore associato a ciascuna istruzione,
conoscere come le varie istruzioni interagiscono, e avere coscienza di una
miriade di dettagli di basso livello. Programmare in questo modo è
complicato e richiede grande precisione, non è davvero intuitivo."
libertari, ma come?