[Pacifistat] Smart city: sorveglianza ed economia comportame…

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Autore: Roberto Badel
Data:  
To: pacifistat
Oggetto: [Pacifistat] Smart city: sorveglianza ed economia comportamentale, i casi di Venezia e Ivrea



"L’esperimento “Smart Ivrea”

Durante le ricerche sulla Smart Control Room mi sono imbattuto in un altro progetto a cui TIM ha partecipato, quello di “Smart Ivrea”.

Il progetto “Smart Ivrea” è un’iniziativa di cui AgID è capofila, finanziata dal MISE. È anche il primo prototipo per la sperimentazione di una piattaforma nazionale per la gestione delle comunità intelligenti [ https://privacychronicles.substack.com/p/smart-city-sorveglianza-ed-economia?r=g6z8k&s=w#footnote-3 | 3 ] .

La sperimentazione ha avuto inizio nel primo trimestre del 2020 e oggi è quasi arrivata alla sua conclusione. L’idea è di replicare e scalare a livello nazionale la piattaforma, in base ai risultati del test su Ivrea.

Gli obiettivi della piattaforma sono descritti nella documentazione relativa ai fondi di finanziamento del MISE:

La novità risiede nello sviluppo di un modello Smart cities-as a service (Scaas), volto ad ottimizzare l’erogazione dei servizi pubblici esistenti, introducendo alcuni principi dell’economia comportamentale (sistema premiale per l’assunzione di comportamenti virtuosi del cittadino, sentiment analysis) e della governance partecipata (eVoting e crowdfunding), determinando una partecipazione attiva del cittadino alla vita sociale, culturale e politica del territorio, arrivando fino al lancio del primo ecosistema nazionale di moneta virtuale (Ivrea-Coin) , attraverso cui il cittadino possa acquistare sia i servizi erogati dall’amministrazione che, eventualmente, quelli offerti dalle PMI.


Indagando sul funzionamento della piattaforma ho trovato un’intervista a Marco Pittorri di Trust Technologies (partner TIM), in cui descrive così il sistema [ https://privacychronicles.substack.com/p/smart-city-sorveglianza-ed-economia?r=g6z8k&s=w#footnote-4 | 4 ] :

I cittadini possono accedere tramite app ai servizi. L’utente si autentica con identità certificata SPID , che viene poi portata su blockchain e associata a un ID wallet usato dal cittadino con due funzioni principali: per pagare servizi pubblici (autobus, imposte, ecc.) e per ricevere indietro una premilità in funzione del corretto svolgimento del suo ruolo di cittadino : pagando tasse in modo regolare, usando servizi pubblici o comprando su negozi convenzionati per valorizzare economia locale, riesce a ottenere indietro IVREA COIN , che potrà riutilizzare per pagare servizi del Comune. Il vantaggio per i cittadini è la partecipazione alla vita del Comune e la premiazione del comportamento corretto .

Il fulcro del progetto gira intorno al concetto di economia comportamentale e degli Ivrea Coin , che incentivano il cittadino a compiere sono i comportamenti ritenuti corretti da chi ha sviluppato e implementato il sistema.

[ https://substackcdn.com/image/fetch/f_auto,q_auto:good,fl_progressive:steep/https%3A%2F%2Fbucketeer-e05bbc84-baa3-437e-9518-adb32be77984.s3.amazonaws.com%2Fpublic%2Fimages%2Fca2fbb00-d950-439f-80c3-85d9deded4be_752x633.png ] Processo automatizzato per ricevere IVREA COIN dopo aver eseguito azioni da cittadino modello




Nudging e hypernudging

Il tema dell’economia comportamentale è strettamente legato a quello della “ nudge theory ” sviluppata da Thaler e Sunstein nel 2008. Definivano il “ nudge ” così:

A nudge, as we will use the term, is any aspect of the choice architecture that alters people's behavior in a predictable way without forbidding any options or significantly changing their economic incentives.

Dalla loro definizione capiamo due cose: il nudge è il risultato di una scelta compiuta da chi pensa e sviluppa un determinato sistema, che può essere lo scaffale del supermercato come anche un’app legata alla smart city. È un meccanismo che, senza vietare o obbligare la persona verso determinate scelte, riesce ad alterare il loro comportamento in modo prevedibile.

In sostanza, il nudge è un meccanismo per standardizzare i comportamenti umani e renderli prevedibili .

Quando gli incentivi sono collegati a sistemi digitali pervasivi, con tecnologie di intelligenza artificiale e Big Data in grado di simulare e prevedere i comportamenti umani, la questione si complica parecchio.

Qualcuno parla, in questi casi, di hypernudging .

Gli algoritmi di machine learning sono spesso usati per elaborare dati relativi alle decisioni e azioni delle persone, come accade ad esempio sui social network, creando il c.d. effetto “ filter bubble ”: l’algoritmo raccoglie dati sulle nostre interazioni e ci propone contenuti sulla base delle nostre azioni passate. Così si instaura un circolo vizioso retroattivo , in cui la persona viene spinta a compiere determinate azioni in base alle scelte fatte in precedenza.

L’effetto hypernudging porta a una coercizione subdola : ciò che sembra una scelta è in realtà un set definito di opzioni standardizzate create dal sistema. Il contrario del libero arbitrio e della libertà di autodeterminazione.

Probabilmente l’esperimento di Ivrea non arriva ancora a questo tipo di capacità, ma la strada è certamente segnata.




La negazione di ciò che ci rende umani

Nel 1998 James C. Scott [ https://privacychronicles.substack.com/p/smart-city-sorveglianza-ed-economia?r=g6z8k&s=w#footnote-5 | 5 ] affermava che ogni tentativo, da parte dello Stato, di razionalizzare, semplificare e standardizzare la società ha sempre portato alla creazione di forze autoritarie, che spesso sfogano in veri e propri totalitarismi e tragedie umane .

La Cina è stata forse tra i primi paesi al mondo a teorizzare su questi aspetti, con il famoso [ https://privacychronicles.substack.com/p/-verso-la-democrazia-di-sorveglianza | paper di Lin Junyue di cui parlavo qui ] . Lo scopo era incentivare gli individui a compiere determinati comportamenti per modellare e razionalizzare la società nella sua interezza.

Come dico spesso, il problema degli incentivi è proprio che funzionano .

Nell’articolo “ [ https://privacychronicles.substack.com/p/cittadinanza-a-punti-e-stato-etico?s=w | Cittadinanza a punti e Stato etico, da Roma a Bologna ] ”, dicevo che i sistemi di social scoring sono la messa in pratica dello Stato Etico , in cui il cittadino diventa un ingranaggio del sistema, senza alcuna vera libertà di scelta.

Non è un caso che si parli sempre di comportamenti “virtuosi” o “corretti”: sono aggettivi necessari a rafforzare l’idea della rettitudine e dignità delle persone soltanto all’interno della collettività , formata da persone che si comportano “correttamente”, secondo standard prestabiliti da terzi. Chi fuoriesce dagli standard, resta fuori dalla collettività, perdendo quindi ogni dignità di cittadino. In parte, lo abbiamo visto col Green Pass.

I sistemi di social scoring/premiali sono il rifiuto di ogni individualismo, pensiero critico e comportamento divergente dallo standard. L’evoluzione umana si fonda sull’azione (morale) e sulla sperimentazione dell’ignoto. Gli algoritmi invece funzionano al contrario: ragionano solo in base al passato. Una società umana regolata dagli algoritmi è una società umana immobile, priva di morale e incapace di evolvere. In pratica, la negazione di tutto ciò che ci rende esseri umani .

Non penso che i sindaci italiani facciano ragionamenti di questo tipo. Piuttosto, si lasciano ammaliare da progetti spinti da tecnocrati alla ricerca di gloria e fondi pubblici , in un periodo storico dove intelligenza artificiale, IoT e blockchain sono le buzzwords per ottenere ogni tipo di finanziamento.

Vendono questi sistemi con belle parole, presentazioni e comunicati stampa accattivanti. Ci dicono che sono per la nostra sicurezza e per l’efficienza pubblica. Che l’innovazione è bella. Che le persone saranno al centro di ecosistema di servizi.

La mia sensazione è che, sì, l’uomo sarà sempre più al centro… ma di un recinto hi-tech; come bestiame al pascolo, in attesa della macellazione."



[ https://privacychronicles.substack.com/p/smart-city-sorveglianza-ed-economia?r=g6z8k&s=w | https://privacychronicles.substack.com/p/smart-city-sorveglianza-ed-economia?r=g6z8k&s=w ]