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Auteur: Marco A. Calamari
Date:  
À: Hackmeeting
Sujet: [Hackmeeting] Call for Paper - e-privacy XXX @ Firenze + RETE

«Sospendiamo la privacy»

Pandemia e guerra rendono la privacy un diritto rinunciabile?

L'edizione estiva 2022 di e-privacy si svolgerà
 nei giorni 16 e 17 giugno, online ed in presenza a Firenze
Tutti possono presentare un intervento a e-privacy!
Aspettiamo anche il tuo entro il 20 maggio

Facci sapere che interverrai con una testimonianza cliccando qui
https://e-privacy.winstonsmith.org/e-privacy-XXX-proposta.html
o segui le istruzioni su questa pagina:
https://e-privacy.winstonsmith.org/

E fu pandemia, e poi fu guerra, e mai mancò chi volle sospendere la privacy,
come durante gli attacchi terroristici, come in ogni altra occasione che abbia
disturbato la quiete pubblica.

Non solo; anche le pubbliche amministrazioni hanno "beneficiato" di  un decreto
per cui non sono più vincolate a trattare dati solo in forza di una norma
stringente, ma sono libere di trattare i dati personali, purché il trattamento
avvenga per "dimostrata pubblica utilità*".

Va bene allora: sospendiamo la privacy! Ma quando? Quando è giustificato il
venire meno quello che è un diritto già alquanto instabile e malamente
riconosciuto anche in tempo di pace e di salute.

La privacy non ci ha mai definito come corpo sociale. Questa "privacy per
tutti", sempre sul punto di essere resa opzionale, per eccezioni che
diventano normalità.

Si può dire: avete vinto! Cediamo subito le armi che ci avete fin qui concesso
senza mai molta convinzione. Ma diteci almeno quando accadrà, quando il popolo,
come lo schiavo (e la donna) dell'antica Grecia e di
Roma, non avranno più questo loro diritto, troppo facilmente alienabile e troppo
spesso alienato.

Mentre si stava facendo strada una nuova sensibilità verso il furto dei nostri
profili online, che fino ad oggi i poteri pubblici hanno permesso ai grandi
della rete, oggi questi stessi poteri, di fronte a "normali emergenze", hanno
avocato a sé ogni potere.

Il pendolo della libertà marcia ora all'indietro, diretto verso il polo dello
strapotere pubblico.

Sono miserevolmente finiti i tempi di pace e di sicurezza, dati per acquisiti da
un patetico ottimismo individualista, che solo qualche anno fa imperava. La
Storia, di cui eminenti commentatori avevano garantito la fine, si è ripresa la
scena di un mondo che si vorrebbe meccanismo scientifico, ed invece è solo e
sempre un groviglio di ragioni politiche, prevalenti rispetto alla civiltà e
alla conoscenza.

Ci arrendiamo. Sì: molliamo. Rinunciamo alla privacy, per ottenere così almeno
la sicurezza.

Sappiamo che non per mano del potere di oggi otterremo la privacy. Quando
allora?

Il ruolo del Progetto Winston Smith, e di tutti gli amici che vorranno con noi
partecipare al ventennale di questo indomito convegno, è di ricordare al potere
il senso della sua esistenza al servizio dei cittadini. A questo abbiamo
dedicato venti anni e trenta edizioni passate, e, se riusciremo, dedicheremo
tutte quelle future.

Dopotutto, se siamo durati vent'anni, potremmo durarne almeno altri venti. ..

E se non lo facciamo noi, chi altri?


Il convegno
Sin dal 2002 ad e-privacy si sono confrontate le tematiche di un mondo sempre
più digitale ed interconnesso, nel quale le possibilità di comunicazione ed
accesso alla conoscenza crescono continuamente, come pure crescono le
possibilità di tecnocontrollo degli individui sin nei più intimi dettagli.
L’approccio è interdisciplinare; dagli specialisti in informatica ai legali che
si occupano di nuove tecnologie, dagli psicologi agli educatori, dagli operatori
privati a quanti operano nel settore pubblico ed istituzionale.