Re: [Hackmeeting] R: Re: i gravi limiti del software libero …

Delete this message

Reply to this message
Autor: arnihacker
Data:  
A: HackMeeting, Federico Leva (Nemo)
Assumpte: Re: [Hackmeeting] R: Re: i gravi limiti del software libero (da nexa-ml)
Ebbi 30 e lode sul testo ( l uomo a una dimensione) quindi voglio irti una cosa, poi continua
pure:
che sta sbagliando di "immaginazione", come tutti i sinistresi parlamentari:
essere e esserci sein e dasein, per affrancarti dalla metafisica:
http://www.eudia.org/dasein-da-sein/
e Marcuse andò oltre parlando di un 49% che si alterna a un 51% , in continuazione (vedi l america che ah 2 soli partiti principali), quindi se pensi di "analizzarlo" che sia hobbes (immaginazione passiva) o locke (attiva per la tecnologia), ti stai sbagliando e vai al di sotto del concetto di albero i alberità dell"ermenutica classica, figuriamoci della sociologia critica successiva fino a Weber e Durkheimer:
https://it.sawakinome.com/articles/education/difference-between-max-weber-and-durkheim.html
Secondo me dovresti ascoltare meno Radio Onda Rossa e particare di + un Hacklab, almeno eviteresti di dare interpretare un pensiero che di fatto è funzionalista e non analizza le altezze delle persone come fa Weber sui protestanti :))))

> Il 27/03/2022 19:03 Andrea Collina via Hackmeeting <hackmeeting@???> ha scritto:
>
>
> Nell'articolo di Robutti si pone un problema e si fornisce un esempio, quello di FairBnB, che non è risolutivo.
> Il capitalismo continua ad esistere e la scelta di accesso con piattaforme proprietarie è stata evidentemente un compromesso per favorire l'iscrizione di utenti (la maggior parte) che comunque giá cedono gratuitamente i loro dati.
> L'aspetto anticapitalista è nella struttura proprietaria di FairBnB che è una cooperativa di lavoratori e nell'impiego comunitario degli utili.
> Se lo sviluppo di software libero non permette la riproduzione sociale di chi lavora a produrlo, per forza obbliga gli sviluppatori a cercare un reddito altrove, nel mercato del lavoro capitalista, ovvero salariato.
> Inoltre il software open facilmente va ad aumentare il capitale cognitivo di privati che se ne appropriano, privatizzandolo.
>
> La sfida, non risolutiva e definitiva, è sperimentare la proprietá comune di strumenti tecnologici per la creazione di valori d'uso.
>
> La prospettiva di superamento del capitalismo, giá in atto in forme limitate, smette di pensare che si possa passare dal capitalismo a qualcos'altro con un atto di volontá generalizzato ( rivoluzione) che non c'è, tagliando tutti i ponti con il passato.
> L'idea ( se praticabile o meno si vedrá) è quella di riuscire a soddisfare sempre più bisogni senza la mediazione del capitale privato e del lavoro salariato, mentre il capitalismo resta la forma egemone.
>
> Come faceva notare la prima intervista e Robutti, gran parte degli sviluppatori hanno una cultura californiana che non mette affatto in discussione il capitalismo, semplicemente lo innova.
> È questa nuova cultura progressista della classe media ( del capitalismo etico, libertario, collaborativo,) che analizza anche Marcuse ne l'Uomo a una dimensione e che fa scomparire un conflitto di classe che prima era espresso.


https://www.teche.rai.it/2019/07/herbert-marcuse-versus-luomo-a-una-dimensione-1968/
https://filosofiaecultura.it/recensioni/herbert-marcuse-luomo-a-una-dimensione-i-reietti-come-nuovi-soggetti-rivoluzionari/
https://thevision.com/cultura/eros-marcuse/

legge e scrive (poco) di critica tecnologica. È inoltre admin di gambe.ro, parte de Il Connettivo e attivo
con Tech Worker Coalition Berlin. Si interessa anche di critica culturale e storia, ha una passione per i té cinesi e per la musica techno e hardbass.
https://www.lascuolaopensource.xyz/en/teachings/wormhole
tipo:
http://www.tesio.it/2022/03/03/Cibernetica_in_CGIL.html
^_^