[Storiaorale] Fwd: CFP "Imparare dagli errori" Treviso-Venez…

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Auteur: Alessandro CASELLATO
Date:  
À: Sulle fonti orali e il loro utilizzo in storiografia e scienze sociali
Sujet: [Storiaorale] Fwd: CFP "Imparare dagli errori" Treviso-Venezia ottobre 2022
Buongiorno, tra sette giorni scade questa Call: chi vuole partecipare si
affretti! Cordiali saluti, a.
CALL FOR PAPER PER IL CONVEGNO DI AISO - CA’ FOSCARI - ISTITUTO PARRI -
ISTRESCO
CALL FOR PAPER PER IL CONVEGNO DI AISO - CA’ FOSCARI - ISTITUTO PARRI -
ISTRESCO
*Imparare dagli errori. Difficoltà, complicazioni, ripensamenti nella
storia orale *
Treviso-Venezia, 10 e 11 ottobre 2022

La ricerca storica con le fonti orali è un processo di costruzione della
conoscenza che si basa sull’accumulo di esperienza, e quindi anche su
prove ed errori. Negli ultimi anni, la comunità degli storici e storiche
orali ha svolto un lavoro importante di elaborazione di procedure condivise
(*Buone ** p**ratiche per la storia orale*; *Vademecum per il trattamento
delle fonti orali*). Esse però non eliminano la natura intersoggettiva e
quindi sempre sperimentale della storia orale. Infatti, ogni intervista,
ogni raccolta di fonti orali, ogni prodotto che se ne ricava pone a chi fa
ricerca problemi particolari, difficoltà, complicazioni; mette di
fronte a *scelte
*e poi alle *conseguenze *di queste scelte. A volte, la conclusione di un
percorso di ricerca produce in chi lo ha condotto dei ripensamenti o – al
limite – la presa d’atto di avere sbagliato qualcosa.

Tutti e tutte noi abbiamo imparato dai nostri errori, e dagli errori degli
altri: per “errori” intendiamo decisioni che si sono rivelate inadeguate
nella scelta dei testimoni o di come registrare (ambienti, microfoni,
inquadrature), nel modo in cui abbiamo condotto le interviste e in cui poi
le abbiamo trascritte, montate o interpretate, nella sottovalutazione
delle conseguenze di ciò che abbiamo pubblicato e degli effetti che
avrebbe potuto avere sulle persone intervistate o su terzi, nei modi in
cui abbiamo conservato e archiviato – o consegnato ad altri, o smarrito –
le nostre registrazioni. Dagli errori si può imparare, e agli errori si
può porre rimedio, cioè trovare soluzioni per ridurre gli effetti di
scelte poco accorte o poco consapevoli, o addirittura trasformarli in
opportunità di nuova conoscenza.

Il messaggio che questo convegno vuole dare è duplice:

1. La storia orale è una procedura sperimentale che richiede allo stesso
tempo preparazione ed entusiasmo, consapevolezza e curiosità, e in ogni
caso duttilità e disponibilità ad apprendere, sia dai/dalle testimoni per
ciò che hanno da dire sia dalle esperienze sul campo di ricerca per quanto
riguarda la metodologia.

2. Non avere paura delle proprie incertezze o degli errori che si
potrebbero fare, perché essi possono diventare un patrimonio di
consapevolezza, un bagaglio di esperienza; inoltre, grazie al confronto
con altri è possibile non solo prevenirli o ridurli, ma molto spesso anche
capire come porvi rimedio, perché a volte difficoltà ed “errori” sono
preziosi e generativi di nuova conoscenza rispetto ad approcci e temi
della ricerca.

Invitiamo, quindi, ricercatrici e ricercatori, di ogni età e grado di
esperienza, a presentare un abstract nel quale illustrare un caso,
sperimentato in prima persona, che ha fatto emergere incertezze,
complicazioni, problemi, interferenze o la presa d’atto di errori o scelte
inadeguate, e insieme dar

conto delle conseguenze, delle soluzioni e delle nuove conoscenze che
l’esperienza può avere prodotto.

Le proposte dovranno rientrare in uno dei tre ambiti in cui il programma
del convegno è articolato:

● *Fare interviste, provocare memorie*: casi di interviste che fanno
emergere memorie scomode che producono tensioni o riaprono lacerazioni
nelle persone e nelle comunità, e l'effetto a volte generativo che questo
doloroso passaggio può produrre; difficoltà e sfide insite nelle
interviste con testimoni “impossibili”, con generazioni “senza storia”,
con narratori che condividono “regimi di storicità” diversi da quelli cui
siamo abituati; situazioni di pericolo - per sé e per le persone
intervistate - incontrate facendo ricerche di storia orale, e strategie di
fuoriuscita e riduzione del rischio che sono state adottate; interferenze
tra le campagne di interviste condotte da giornalisti e ricerche di storia
orale; nodi e problemi della postproduzione delle videointerviste affidate
a tecnici.

● *Storia orale sul confine*: possibilità, limiti e sfide affrontate dagli
storici che cercano di raccogliere e archiviare fonti orali in zone di
confine; i problemi della storia orale in aree segnate da conflitti
interetnici, memorie contestate e stratificazioni di pre-giudizi; il
problema del plurilinguismo e la scelta della lingua di comunicazione;
interferenze tra discorso pubblico, giornalismo, public history e ricerca
storica con fonti orali.

● *Archivi orali*: problemi ed errori nel campo della conservazione
(archivi dispersi, o conservati male e deteriorati, o conservati senza
metadati e inutilizzabili, o raccolti/conservati senza liberatorie ecc.);
le campagne di interviste avviate senza avere programmato come
valorizzarle e come conservare le fonti prodotte; i rischi di un uso
giudiziario degli archivi orali; i rischi e gli inconvenienti possibili
nel riuso di archivi orali e interviste registrate, per esempio in ambito
didattico; i nodi della committenza e delle multiple e conflittuali
fedeltà cui uno storico orale è costretto: p. es. nei casi di archivi
orali promossi da un committente e resi poi segreti e inaccessibili dallo
stesso committente.

Le proposte (max. 3000 caratteri), con un breve profilo
biografico-scientifico (max. 1000 caratteri), vanno inviate a
urska.lampe@??? *entro il 31 marzo 2022, indicando nell’oggetto “CFP
convegno storia orale”. *

La Call si rivolge a chi svolge ricerche di storia orale, primariamente ai
soci AISO, alla rete degli Istituti per la storia delle Resistenza e
dell’età contemporanea – rappresentati nell’Istituto nazionale Ferruccio
Parri – e a coloro che fanno ricerca in aree di confine e in contesti
caratterizzati da plurilinguismo, storia condivisa e memoria contestata.

I “casi” ritenuti dal comitato scientifico più significativi e
paradigmatici saranno presentati in sede di Convegno dai proponenti con
interventi brevi capaci di far emergere i nodi problematici della pratica
di ricerca (15 minuti), questi poi saranno analizzati e discussi da
ricercatori scelti per animare il dibattito tra proponenti e partecipanti.

Il Convegno nasce dal tavolo di lavoro tra l’Associazione italiana di
storia orale (AISO) e l’Istituto nazionale Ferruccio Parri, avviato nel
2018 con la ricerca sulla memoria del ’68, proseguito negli anni
successivi con il *Censimento degli archivi orali *e con il *Vademecum per
il trattamento delle fonti orali*. La proposta di Convegno converge con il
programma di ricerca Marie Curie dal titolo *IT-POW Families*, in corso
presso il Dipartimento di studi umanistici dell’Università Ca’ Foscari
Venezia, avente ad oggetto la memoria dei prigionieri di guerra italiani
in Jugoslavia e – più in generale – le memorie nei territori di confine
dell’area alto-adriatica.

Il Convegno è organizzato da Associazione italiana di storia orale (AISO);
Dipartimento di studi umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia;
Istituto nazionale Ferruccio Parri; Istituto per la storia della
Resistenza e della società contemporanea di Treviso (ISTRESCO), con la
collaborazione di Istituto di ricerca, sviluppo, e strategie della
società, cultura e ambiente di Koper-Capodistria (IRRIS), Società storica
del Litorale di Capodistria, Università di Ljubljana, Istituto veneziano
per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (IVESER).

Comitato scientifico:

● Bruno Bonomo - Sapienza Università di Roma e AISO

● Alessandro Casellato - Università Ca’ Foscari Venezia e ISTRESCO

● Giovanni Contini - Istituto per la storia della Resistenza di Pistoia e
AISO ● Roberta Garruccio - Università degli studi di Milano

● Urška Lampe - Università Ca’ Foscari Venezia e IRRIS

● Gloria Nemec - Istituto regionale per la storia della Resistenza e
dell'Età contemporanea nel Friuli-Venezia Giulia e AISO

● Igor Pizzirusso - Istituto nazionale Ferruccio Parri e AIPH

● Elisa Salvalaggio - Istituto nazionale Ferruccio Parri e Istituto
piemontese per la storia della Resistenza

● Francesca Socrate - Sapienza Università di Roma e AISO

● Marta Verginella - Università di Ljubljana

● Sara Zanisi - Istituto nazionale Ferruccio Parri

Il Convegno si svolgerà a Treviso e Venezia, il 10 e 11 ottobre 2022, in
modalità mista: in presenza e a distanza.

La partecipazione sarà libera (se in presenza, nei limiti consentiti dalle
sedi) e non sono previste quote di iscrizione. Un modo per sostenere
liberamente l’iniziativa è iscriversi ad AISO: *https://www.aisoitalia.org
<https://www.aisoitalia.org>*.

Le relazioni presentate all convegno saranno proposte per la pubblicazione
nella rivista (peer reviewed, trilingue, open access) “Acta Histriae”
della Società storica del Litorale di Capodistria (fine 2023):
*https://zdjp.si/it/zgodovina-acta-histriae/
<https://zdjp.si/it/zgodovina-acta-histriae/>*.






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Alessandro Casellato
Dipartimento di Studi Umanistici - Università Ca' Foscari Venezia
Palazzo Marcorà - Dorsoduro 3484/D - 30123 Venezia
👉🏼 Pionieri di un futuro già finito? I “navigator” si raccontano
<https://iris.unive.it/retrieve/handle/10278/3744846/252549/Casellato_Navigator%20per%20Il%20de%20Martino%2031%202001.pdf>
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2021
👉🏼 Buone pratiche per la storia orale. Guida all'uso
<https://www.editpress.it/catalogo/buone-pratiche-per-la-storia-orale/> -
2021
👉🏼 Saverio Tutino
<https://iris.unive.it/retrieve/handle/10278/3733557/218190/Saverio%20Tutino%20DBI.pdf>
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2020
👉🏼 Il canto dell'addio
<https://cdn.storeden.net/dl_view.php/Prefazione+di+Alessandro+Casellato.pdf?documentID=5f773b42be7ea0c107e518b2>
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2020