A questo punto della Storia francamente mi pare che la divisione fascisti/resto del mondo sia quanto meno priva di corrispondenza con la realtà.
Se discriminare, giustificare e perfino deridere la perdita del posto di lavoro perchè "non ha obbedito" o perchè "ha obbedito sì ma fino a un certo punto", ridicolizzare le opinioni altrui, giustificare e anzi esaltare una libertà condizionata ormai del tutto slegata dalla questione sanitaria non è fascismo, di cosa si tratta dunque?
Certo nella storia dei totalitarismi fascismo e comunismo hanno avuto tratti convergenti in questo senso, ma non è sede questa per intrattenerci con manuali di storia, ne' con fittizie e sterili divisioni su questioni di portata vitale come quelle che stiamo affrontando, in cui sono in gioco la vita, il sostentamento di milioni di persone.
Che i sindacati si mettano una mano sulla coscienza, se ne hanno una. Le persone comuni pure.
Che non si dica, dopo, noi non sapevamo, noi non ci siamo accorti di quello che stava accadendo.
am
----- Messaggio originale -----
Da: "Stefania Bergamasco" <bergamas@???>
A: "CLASP" <clasp.istat@???>
Cc: "istat iv viii" <istat_iv_viii@???>, "R&T Istat" <rt-istat@???>, "precari istat" <precari_istat@???>, "pacifistat" <Pacifistat@???>
Inviato: Lunedì, 14 febbraio 2022 15:50:54
Oggetto: [RT-Istat 4580] Re: No alle sospensioni sanitarie
Gentilissimi,
sono contenta che infine anche CLAPS si stia muovendo. Forse perché ora comincia ad essere chiaro cosa veramente bolliva in pentola sin dall'inizio.
Ravviso però nel vostro testo qualcosa che ho la necessità di sottolineare:
che bisogno c'è di scrivere la frase " né iscritti al sindacato fascista FISI "?
Un sindacato che per affermarsi debba inficiare un altro sindacato (per altro l'unico che si è mosso sin da subito nel senso ora indicato anche da CLAPS) mi sembra proponga comportamenti che sono gli stessi di quelli utilizzati in Italia in questo periodo: screditare un gruppo.
Mi chiedo dunque come possa una organizzazione che utilizza le stesse modalità di coloro la cui azione viene messa in discussione, aiutarci veramente ad arrivare in porto?
Propongo la divulgazione del medesimo volantino esauterandolo della frase sopra menzionata. Diversamente prenderò atto che le dichiarazioni fatte e gli intenti presentati, dal mio punto di vista, sono poco attendibili.
Cordiali saluti
Stefania Bergamasco
Da: "CLASP" <clasp.istat@???>
Inviato: Lunedì, 14 febbraio 2022 13:35:37
Oggetto: No alle sospensioni sanitarie
COORDINAMENTO LAVORATORI DELLA STATISTICA PUBBLICA
No alle sospensioni sanitarie
Domani entrerà in vigore l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini over 50, con una serie di sanzioni economiche previste per i non vaccinati. Da domani tutti i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che di quello privato, che hanno compiuto 50 anni non potranno accedere al posto di lavoro senza il green pass “rafforzato”, ovvero senza essere vaccinati o guariti dal Covid. Chi accede sprovvisto di quest’ultimo è passibile di una sanzione fino a 1500 euro, che raddoppia in caso di reiterazione. Il lavoratore senza GP rafforzato viene sospeso dal lavoro, senza diritto anche parziale alla retribuzione, e può essere sostituito per una durata di 10 giorni, rinnovabili. Tutto questo, per ora, fino al 15 giugno 2022.
Si tratta della misura più grave presa durante la gestione dell’epidemia, ed è totalmente inedita.
Fino ad oggi le uniche situazioni per cui era prevista una sospensione cautelare riguardavano i lavoratori colpiti da misura restrittiva della libertà personale o coinvolti in procedimenti giudiziari relativi a una serie di gravi reati per cui fosse previsto, in caso di condanna, il licenziamento. In questi casi era comunque mantenuta una retribuzione parziale.
Non ci sono distinzioni relative alla natura del lavoro effettuato e del grado di rischio per sé o per gli altri che questo lavoro comporta per il lavoratore non vaccinato. Non si tratta di una misura che riguarda la sicurezza dei luoghi di lavoro, ma di un vero e proprio embargo economico totale per costringere alla vaccinazione i renitenti.
Non c’è bisogno di essere no-vax né iscritti al sindacato fascista FISI per rifiutare la logica e le conseguenze di questa misura discriminatoria gravissima. Anche chi è convinto (come noi) dell’importanza della vaccinazione deve capire e accettare che esista una minoranza che non vuole vaccinarsi, per ogni ordine di ragioni. Si tratta di capire, in modo differenziato a seconda del lavoro e della situazione, come tutelare la sicurezza collettiva e le scelte individuali. Il fatto stesso che l’Italia continui ad essere allo stesso tempo il paese con tassi di vaccinazione e di mortalità Covid più elevati, ci dice che la vaccinazione è solo un pezzo del puzzle: le condizioni di salute della popolazione e della nostra sanità pubblica in generale dipendono da decisioni e responsabilità ben più ampie e gravi di quelle dei non vaccinati.
Ci avevano detto che l’ingrediente fondamentale di una democrazia è quello di accettare l’esistenza di minoranze: qui invece sembra profilarsi una specie di “democrazia totale”, in cui chi si sottrae alle misure di volta in volta decise diventa un nemico assoluto e corre il rischio di essere espulso dalla comunità.
Un utile nemico in quella che avevamo chiamato [
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PIL ] . Mentre il ministro Brunetta anticipa con [
https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fwww.improbabile.org%2Fpost%2Fle-profezie-del-ministro-e-l-indipendenza-dell-istat&e=17c5563b&h=1e631c98&f=n&p=y | intuizione
profetica ] le stime della crescita italiana per il 2021, grandi nubi si addensano all’orizzonte: l’inflazione sta mangiando ogni mese di più il potere d’acquisto dei nostri salari fermi da anni, la crescita economica è legata a misure di cortissimo respiro e spesso del tutto truffaldine, il miracoloso PNRR non sarà poi forse così miracoloso.
Di fronte a questo scenario l’accanimento contro il nemico no-vax e il perdurare dello stato di emergenza oltre l’emergenza, già archiviata con lo smantellamento progressivo di tutte le misure di contenimento, diventa il mezzo per impedire qualunque opposizione.
COORDINAMENTO LAVORATORƏ DELLA STATISTICA PUBBLICA
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