Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea
nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia
Aderente allIstituto Nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la
storia della Resistenza e delletà contemporanea
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Giovedì 2 dicembre 2021 sarà presentato il volume di Silvana Patriarca Il
colore della Repubblica. Figli della guerra e razzismo nellItalia
postfascista (Einaudi, 2021).
Lincontro con Silvana Patriarca si terrà a distanza sulla Piattaforma Zoom
e in diretta sulla pagina Facebook dellIstituto:
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https://www.facebook.com/istitutoresistenza.biellavercelli.
Per la partecipazione allincontro su Zoom è richiesta la prenotazione,
entro mercoledì 1 dicembre, alla segreteria dellIstituto: 0163 52005;
e-mail: <
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I "figli della guerra" sono i bambini nati da relazioni tra soldati non
bianchi e donne italiane alla fine della seconda guerra mondiale. Varie
istituzioni, ma anche la gente comune, esibirono fin da subito persistenti
vedute e atteggiamenti razzisti nei confronti di questi bambini. I
mulattini, come venivano chiamati in quel periodo, sono lesempio lampante
di come lItalia democratica si sia sempre percepita bianca,
differenziandosi senza dichiararlo apertamente, da chi aveva la pelle di un
altro colore. Silvana Patriarca, in questo libro importante, racconta la
vicenda di questi bambini, sottolineando leredità di fascismo e
colonialismo.
Ancora oggi è presente in Italia una concezione dellitalianità che non
viene in genere discussa pubblicamente: lidea che gli italiani siano
europei e bianchi. Benché la popolazione sia il risultato di costanti
mescolamenti etnici avvenuti nel corso dei secoli e che continuano tuttora,
il popolo italiano è stato storicamente costruito come bianco, anche se di
una bianchezza un po meno bianca di quella che è considerata la norma
europea. Per gettar luce su tale immagine di sé, questo libro ricostruisce
quelli che furono, nella repubblica fondata dopo la caduta del fascismo, gli
atteggiamenti prevalenti verso la razza e il colore della pelle. Questa
ricostruzione pone al centro le esperienze e le rappresentazioni di quel
gruppo di bambini nati nellimmediato dopoguerra dagli incontri tra soldati
alleati non bianchi e donne italiane, quei bambini che gli afroamericani
chiamavano brown babies e che in Italia erano comunemente indicati come
mulattini, un termine con una forte connotazione razziale di tipo
biologico. La storia dei figli della guerra comincia nella scia immediata
degli anni drammatici influenzati dal regime fascista e dal colonialismo. Lo
studio delle esperienze dei brown babies permette di osservare in che
misura furono razzializzati e come la percezione sociale delle loro origini
e del loro colore condizionò le loro esistenze. Ciò è fondamentale per
gettar luce sul colore della Repubblica, un aspetto della storia
dellItalia repubblicana che richiede maggiore attenzione da parte degli
storici.
Silvana Patriarca ha studiato allUniversità di Torino e alla Johns Hopkins
University di Baltimora. Ha insegnato alla Columbia University e alla
University of Florida e dal 2002 è docente di Storia europea contemporanea
presso il Dipartimento di Storia della Fordham University di New York. I
suoi studi si concentrano sulla storia contemporanea e in particolare sulla
storia socio-culturale dell'Italia dellOttocento e del Novecento e sui
grandi temi del nazionalismo, delle concezioni di genere e dellidea di
razza. I suoi articoli sono apparsi su varie riviste italiane e
internazionali.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Costruire la nazione. La statistica e il
Risorgimento (Istat 2011) e Italianità. La costruzione del carattere
nazionale (Laterza 2010).
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