[foa_Boccaccio003] Labyrinthus

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著者: monzantifascista
日付:  
To: boccaccio
題目: [foa_Boccaccio003] Labyrinthus
FOA Boccaccio 003, Via Timavo 12, Monza / Ingresso libero

Giovedì 14 ottobre 2021

CINEFORUM. La commedia all'italiana

https://boccaccio.noblogs.org/post/2021/09/26/la-commedia-allitaliana/

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Domenica 17 ottobre 2021

LABYRINTHUS. Forme di resistenza nello spazio urbano

#PENSA

Il primo appuntamento di LABYRINTHUS è dedicato all'approfondimento e
al confronto. Facciamo nostre tematiche complesse come speculazione,
rendita e pianificazione territoriale, per renderci conto di quanto
riguardino da vicino il presente e il futuro degli spazi che
abitiamo. E di quanto sia necessario agire con urgenza per liberare la
città da interessi privati e cemento, rifondandola su principi di
ecologia e solidarietà.

ore 16
Esiste un'urbanistica buona?
"Città e libertà" nel pensiero di Jane Jacobs. A cura di Michela Barzi
"Architettura del dissenso" e il pensiero di Colin Ward. A cura di
Giacomo Borrella

https://eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=496
https://eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=395

ore 17.30
Cosa sono la speculazione e la rendita immobiliare?
Francesco Floris ci conduce alla scoperta del male.

https://www.offtopiclab.org/fuori-fase-09-finanza-mattone-e-abitare-pt-1/

ore 18.30 ASSEMBLEA PUBBLICA
Cosa fare a Monza contro la turbo-urbanistica targata Allevi - Sassoli.
Una assemblea pubblica per organizzarsi insieme, prima che sia troppo
tardi.


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"La complessità di una città, la sua vivacità, non possono essere
create dalla logica astratta di un pugno di uomini armati di squadra e
righello. Urbanisti e architetti possono dare il loro contributo, ma
il ruolo centrale spetta al cittadino. È la sua città, dopo tutto, e
l'ordine architettonico voluto dai pianificatori non potrà mai
sostituirsi a quell'ordine sociale, fatto di piccole, informali e
inaspettate attività umane, che sta alla base della vitalità urbana".
Jane Jacobs

"C'è un approccio minoritario e dissidente che vede l'architettura
come una diffusa attività sociale in cui l'architetto è un
propiziatore, un riparatore, e non un dittatore estetico".
Colin Ward