Autor: Romana Mancini Data: A: pacifistat Assumpte: [Pacifistat] Lettera aperta a Draghi
Ciao a tutti,
ieri è morto uno dei primi vaccinati nel nostro Paese, era un operatore sanitario che si era vaccinato il 27 dicembre dell'anno scorso, aveva completato la vaccinazione con la seconda dose, ma purtroppo a distanza di nove mesi dalla prima somministrazione, ha contratto il virus si è ammalato ed è venuto a mancare.
Credo nell'efficacia delle vaccinazioni, come tutta la mia generazione, che si ricorda, distintamente, il problema della diffusione della poliomielite, la paura della malattia e del vaccino. Questa malattia è stata eradicata in tutto il mondo qualche anno fa, proprio grazie al vaccino, anche grazie al Rotary Club che per anni ha sostenuto la campagna di vaccinazione mondiale, conseguendo un risultato molto difficile.
Il problema è che ci dicevano che la copertura di questo vaccino dura nove mesi, vorrei che l'Istat chiedesse a Draghi di dare la precedenza nella vaccinazione a medici ed infermieri che lottano in prima linea per aiutare chi si ammala.
I primi ad essere stati vaccinati sono stati loro ed è inutile raccontarci che il vaccino dura 12 mesi, non serve un'altra ondata di morti per anticipare la terza dose a chi ha avuto la prima ormai da 9 mesi.
Questo non significa discriminare i cittadini o non dare ai fragili (immunodepressi e trapiantati) l'attenzione che meritano, ma vuol dire semplicemente usare il buon senso, che sembra abbia abbandonato le stanze della politica da lungo tempo.
Gli immunodepressi ed i trapiantati possono anche restare per un po' nelle proprie abitazioni, utilizzare i congedi per malattia e dare la precedenza a chi invece è in trincea per difenderci da questa terribile malattia.
Io sono veramente stanca di vedere medici ed infermieri preoccupati per la loro e la nostra salute, l'Istat ha anche il dovere giuridico oltre che morale di pubblicare i dati delle percentuali delle loro morti.
Un'altra categoria della quale neanche si parla e che ha avuto i suoi caduti per Covid, sono i farmacisti che hanno assicurato con tenacia un impegno costante durante la pandemia.
Mi auguro che la terza dose sia assicurata, in primo luogo a chi è in trincea da molti mesi, compresi baristi e cassieri dei supermercati, ristoratori e chi si occupa di vendite o comunque, ha un contatto diretto con il pubblico e poi agli altri.
Non sarebbe male se le istituzioni italiane (Parlamento, Governo, Regioni, Sindacati ed associazioni di categoria) facessero pressioni sulle istituzioni americani per far dare il brevetto del vaccino alle nostre industrie, perché, questo virus colpisce il mondo intero e non abbiamo notizie di quello che avviene in India, ad esempio, dove la variante MU sta falcidiando un popolo, né del vaccino italiano Reitera.