[Storiaorale] Una rivista di storia orale

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Lähettäjä: Alessandro CASELLATO
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Vastaanottaja: Sulle fonti orali e il loro utilizzo in storiografia e scienze sociali
Aihe: [Storiaorale] Una rivista di storia orale
Care, cari, diamo notizia di questa novità (dentro una tradizione).
Un caro saluto e buona giornata,
Alessandro Casellato

Le storie, le voci, i suoni: c'è una polifonia nella nuova rivista “Il de
Martino” che, dopo una breve pausa, torna nel luglio 2021 con una veste
rinnovata e un nuovo progetto editoriale.

“Il de Martino. Storie voci suoni” vuole essere la rivista di riferimento
per chi pratica la storia orale in Italia. AISO partecipa alla sua
direzione e alla redazione insieme all'Istituto Ernesto de Martino di Sesto
Fiorentino (FI) – che nel 1992 la fondò per veicolare il proprio lavoro
<https://www.iedm.it/produzioni/editoria/il-de-martino/> – al Circolo
Gianni Bosio di Roma e alla Lega di cultura di Piàdena, con il contributo
di IRES Toscana (Istituto di ricerche economiche e sociali).

“Storie voci suoni” è, appunto, il sottotitolo di questo nuovo ciclo, che
lascia spazio ad articoli e interventi brevi, ma anche a saggi più̀
corposi, con la volontà di creare uno “spazio di visibilità̀, confronto e
dibattito fra coloro che lavorano con le fonti orali, le storie di vita e
la memoria, con le scritture e le fonti autobiografiche, con gli archivi
sonori, audiovisivi, multimediali, e con i media contemporanei”, come si
legge nell'editoriale del numero 31.

È il trentunesimo numero, ma il primo di questo nuovo ciclo, ed è appena
stato pubblicato: tra le pagine troverete articoli sui “navigator” e sulla
memoria del G8 di Genova; su oralità e scrittura in Italo Calvino; un
ricordo di Alberto Sobrero; un saggio sulla storia di vita di un rifugiato
somalo a Torino; un racconto inedito sugli interstizi urbani; due
*dossier* tematici
sulle “Storie orali nel tempo del Covid-19” e lo “smart working” analizzato
a partire da una ricerca di IRES Toscana; e una sezione di *Note e
recensioni*.

La rivista avrà una periodicità semestrale e un prezzo di copertina di 20
euro; 12 euro per il formato ebook.

In virtù dei rapporti di collaborazione, AISO ha ottenuto dall'editore
condizioni agevolate di abbonamento per i propri soci. Inoltre, ha deciso
di sostenere una parte del costo dell'abbonamento dei soci più giovani.

I soci ordinari AISO potranno ricevere a casa i due numeri all'anno a un
costo di 25 euro, che si riduce a 15 euro per i soci giovani. Chi fosse
interessato a ricevere i due numeri del 2021, può procedere facendo un
versamento
ad AISO <https://www.aisoitalia.org/lassociazione/diventare-soci/> e
segnalandolo via email alla segreteria <%20aisoitalia@???> specificando
il recapito a cui vuole che la rivista sia spedita.

Dal 2022 il rinnovo quota di iscrizione ad AISO e l’abbonamento alla
rivista potranno avvenire in un’unica soluzione:

– per i soci AISO ordinari (che pagano 50 euro di quota associativa
annuale), proporremo l’abbonamento alla rivista al costo di 25 euro: chi
vuole quindi potrà fare un unico versamento di 75 euro ad AISO;

– per i soci AISO giovani (che pagano 25 euro di quota associativa
annuale), proporremo l’abbonamento alla rivista al costo di 15 euro: chi
vuole potrà quindi fare un unico versamento di 40 euro ad AISO.

Riportiamo di seguito il nuovo organigramma, l’editoriale e il sommario del
numero 31 de “Il de Martino. Storie voci suoni”.
Organigramma

*Direttore*: Antonio Fanelli

*Direttore responsabile*: Paolo De Simonis

*Comitato di direzione*: Stefano Bartolini, Alessandro Casellato, Antonio
Fanelli, Alessandro Portelli, Mariamargherita Scotti, Francesca Socrate

*Redazione*: Gianfranco Azzali, Elisa Bellè, Bruno Bonomo, Maria Valeria
Della Mea, Gianfranco Francese, Roberta Garruccio, Roberto Labanti, Jessica
Matteo, Hilde Merini, Chiara Paris, Omerita Ranalli, Chiara Spadaro,
Valerio Strinati, Jacopo Tomatis, Giulia Zitelli Conti

*Corrispondenti*: Francesco Bachis, Irene Bolzon, Ilaria Bracaglia, Andrea
Brazzoduro, Piero Cavallari, Luca Des Dorides, Lorenzo D’Orsi, Olivia Roger
Fiorilli, Enrico Grammaroli, Rachel Love, Enrico Pontieri, Antonio Maria
Pusceddu, Matteo Rebecchi, Camillo Robertini, Claudio Rosati, Giulia
Sbaffi, Stefania Scagliola, Igiaba Scego, Antonio Vesco, Sara Zanisi

*Comitato Scientifico*: Rudi Assuntino, Maria Luisa Betri, Marco Buttino,
Silvia Calamai, Antonio Canovi, Giovanni Contini, Pietro Clemente, Fabio
Dei, Donna DeBlasio, Luisa Del Giudice, Gabriella Gribaudi, Eugenio
Imbriani, Ignazio Macchiarella, Ferdinando Mirizzi, Fabio Mugnaini, Gloria
Nemec, Lidia Piccioni, Carla Simone Rodeghero, Emanuela Rossi, Alessandro
Triulzi, Dorothy Louis Zinn
Editoriale

La rivista «Il de Martino» è nata nel 1992 per rafforzare il rilancio
dell’Istituto Ernesto de Martino nel momento del trasferimento da Milano a
Sesto Fiorentino. Dopo 30 numeri, e in vista del suo trentesimo
anniversario di vita, inaugura un nuovo ciclo che raccoglie e sviluppa
l’eredità del lavoro fin qui svolto e apre nuove prospettive di ricerca e
di intervento, grazie alla sinergia con l’AISO (Associazione italiana di
storia orale), con il Circolo Gianni Bosio di Roma e la Lega di cultura di
Piàdena e con l’IRES (Istituto di ricerche economiche e sociali) Toscana.

Questo gruppo si è ritrovato agli incontri alla Festa della Lega di cultura
di Piàdena. Si è consolidato condividendo idee, letture e temi di ricerca
nei seminari organizzati presso la Casa della memoria e della storia di
Roma, presso l’Istituto Ernesto de Martino e poi negli spazi sempre più
pervasivi della rete. Ha lavorato quasi due anni – in gran parte
forzatamente a distanza – alla progettazione della nuova vita della
rivista, costruita da una redazione vasta e plurale, che si è impegnata a
fondo per trovare un assetto editoriale adeguato. La periodicità diventa
semestrale. Cambia il sottotitolo: «storie voci suoni». Viene dato spazio
sia ad articoli e interventi brevi, sia a saggi più corposi. L’obiettivo è
offrire uno spazio di visibilità, confronto e dibattito fra coloro che
lavorano con le fonti orali, le storie di vita e la memoria, con le
scritture e le fonti autobiografiche, con gli archivi sonori, audiovisivi,
multimediali, e con i media contemporanei.

La storia orale farà da guida alla nostra esplorazione del presente e del
passato, delle memorie e dei futuri possibili, del mondo del lavoro e delle
culture popolari, delle soggettività migranti e dei contesti e movimenti
sociali e politici, delle forme di espressività musicale e dei canali di
diffusione e fruizione della cultura. Le interviste, il dialogo e l’ascolto
delle storie, delle voci e dei suoni ci aiuteranno a pensare alle forme
contemporanee di intervento culturale, di ricerca-azione e di uso pubblico
della ricerca. La valorizzazione del patrimonio culturale e archivistico
farà da collante fra generazioni ed esperienze diverse, accomunate dalla
passio- ne per la ricerca e da una particolare sensibilità etica, civile e
politica e, soprattutto, dallo sforzo costante per un uso critico e
rigoroso delle fonti orali e autobiografiche.

C’è una tradizione da rinnovare e c’è tanto da fare per raccontare
l’Italia, il mondo e le loro storie, rimettendo occhi e orecchie sui
territori, disseppellendo talvolta radici lunghe e talaltra documentando
tagli, strappi e nuovi inizi, che spesso non conosciamo anche perché́ ormai
quasi nessuno sembra interessato a raccontare le realtà locali, le vaste
periferie sociali, i soggetti non egemoni. Che cosa sia successo nelle
nostre società negli ultimi quarant’anni è tema con cui la ricerca storica,
antropologica e sociologica deve ancora largamente misurarsi.

Se pensiamo a una rivista di ricerca scientifica e di intervento civile, in
cui le armi critiche delle discipline (che si sono raffinate in questi
ultimi quarant’anni di svolta linguistica ed ermeneutica) tornano a
ingaggiar battaglia con i temi grossi del nostro tempo, abbiamo bisogno di
tante persone nuove, ma anche di talismani che vengono da altre stagioni e
che ci fa piacere ereditare e tenerci vicino. Così intendiamo «Il de
Martino».

Sommario nr. 31

- *Pionieri di un futuro già finito? I “navigator” si raccontano*
Alessandro Casellato
- *Costruire uno spazio di ascolto. L’esperienza dei Cerchi della
Memoria sul G8 di Genova*
Ilaria Bracaglia
-
*Oralità e scrittura in Calvino *Alessandro Portelli
- *“Hora de baj”. È ora di andare. Un ultimo saluto ad Alberto Sobrero*
Pietro Clemente

*Storie orali nel tempo del Covid-19*

- *Covid-19: sfida globale per la storia orale*
Riki Van Boeschoten
-
*“Mi sono sentita nella Storia”: insegnare a NYC ai tempi del Covid-19 e
del Black Lives Matter *Laura Petroni Montanari
- *Storia orale del Covid-19 in Brasile: una testimonianza*
Carla Simone Rodeghero, Clarissa Sommer Alves e Rodrigo de Azevedo Weimer
- *CURAMI: una conricerca sul lavoro socio-assistenziale durante la
pandemia*
Chiara Davoli e Costanza Galanti
- *Sulla mancata memoria dell’epidemia “spagnola”*
Giovanni Contini
- *Fake news e leggende metropolitane al tempo del Covid*
Antonio Fanelli
- *Come suona la Toscana (in tempo di pandemia)*
Antonella Dicuonzo, Daniele Palma, Ludovico Peroni e Giulia Sarno
- *Covid-19: due composizioni in ottava rima*
Maurizio Abbafati

*Saggi*

- *Abdi in gabbia: i guai di un migrante somalo in Italia*
Marco Buttino in collaborazione con Mariella Allemano

*Storie*

- *Interstizi urbani*
Francesco Pecoraro

*Il lavoro si racconta*

- *Un giorno all’improvviso… perché una ricerca sul cosiddetto “smart
working”*
Gianfranco Francese
-
*Lavorare da casa durante la pandemia. Donne e smart working in Toscana.
Una ricerca in soggettiva *Sandra Burchi
- *Lavorare da casa: vecchi problemi e nuove sfide*
Un dialogo tra Eloisa Betti, Sandra Burchi e Stefano Bartolin
- *Una stanza (non) tutta per sé: lavoratrici e smart working in una
ricerca dell’IRES Cgil della Toscana*
Valerio Strinati

*Note e recensioni*

Oltre la trappola del presentismo: una nuova collana di storia orale (di
Andrea Brazzoduro); Convegno Scrivere quasi la stessa cosa. La trascrizione
come atto interpretativo nella pratica di storia orale. Un resoconto (di
Bianca Pastori); Adriano Prosperi, Un volgo disperso. Contadini nell’Italia
dell’800, Torino, Einaudi, 2019 (di Livio Vanzetto); La storia di uno
storico. Vite vissute e no di Mario Isnenghi, un io/me che racconta un sé
(di Pietro Clemente); Anna Ditta, Marco Passaro, Andrea Turchi, Hotel
Penicillina. Storia di una grande fabbrica diventata rifugio per
invisibili, Infinito Editore, 2020 (di Susanna Buffa); Domenico
Infantolino, Patria di parole. Autobiografia degli italiani di Libia,
Padova, Cleup, 2020 (di Alessandra Vigo); Joe Sacco, Tributo alla terra.
L’ultima frontiera del colonialismo industriale, prefazione di Giovanni De
Mauro, Milano, Rizzoli, 2020 (di Stefano Bartolini); Itamar Vieira Junior,
Aratro ritorto, Bracciano, Tuga, 2020 (di Igiaba Scego)
--
Alessandro Casellato
AISO - Associazione italiana di storia orale
Dipartimento di Studi Umanistici
Università Ca' Foscari Venezia
Palazzo Marcorà - Dorsoduro 3484/D - 30123 Venezia