[Hackmeeting] la coda lunga della conoscenza o forse un cicl…

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Author: ignifugo
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To: hackmeeting
Subject: [Hackmeeting] la coda lunga della conoscenza o forse un ciclo del cambiamento sociale
vabbhè vi condivido una riflessione un po così, al volo..

mi ricordo di un qualche talk forse ad hackmeeting, su come Amazon
usando la teoria della coda lunga abbia sfondato il mercato,

mi ricordo uno schemino fatto più o meno così..

https://www.themarketingfreaks.com/wp-content/uploads/2014/05/Ilz5k.png

preso a caso.. che insomma deve solo spiegare che un tempo il mercato
era tutto concentrato negli stessi pochi bene che però volevano tutti
(carburanti, cibo, abbigliamento, auto,..), la testa. Mi pare di aver
capito che l'intuizione di Amazon nel marketing è che smaterializzando
la gestione dei prodotti ed avendo una logistica capillare, si arrivasse
a soddisfare i desideri più curiosi e che questi la gente è disposta a
pagarli oro. vabbhò a me viene in mente che questi si sono fatti un
impero di soldi vendendo chessò "tazze di peluche" che sembra proprio
una oggettistica bizzarra, che mai uno avrebbe in negozio ad aspettare
piena di polvere che arrivi chi ama proprio quel prodotto... ma averlo
da qualche parte e fare in modo che il giorno che qualcuno si sveglia e
vuole una tazza di peluche, loro ce l'hanno e gliela vendono a caro
prezzo e sopratutto gliela riescono a fare ad arrivare, un po come fare
bingo.

ok, finisco lo sproloquio, praticamente.. notavo che un tot di gruppi
ora che ci han rimesso tutti all'aria aperta, stan continuando a fare
videocall, cosa che ad alcuni solo a dirglielo gli vien da vomitare.. e
mi chiedevo come mai è possibile?

ed allora mi è venuta in mente sta cosa qua, la coda lunga, ovvero è
davvero improbabile che nella mia comunità territoriale davvero trovi ..
la megasuperappassionataesperta di chessò prendo una cosa a caso,
firmware per antenne :P.. ma che in realtà nel mondo se riesci a
raggiungerle e le metti tutti assieme quelle si beccano proprio bene e
fanno cose utilissime per tante.

cioè abbiamo già sperimentato mi pare che credere che sia possibile non
funziona, ovvero.. ninux ha iniziato con ogni isola che compilava il suo
firmware e poi ci si è resi conto che non funzionava che era uno sforzo
iper specialistico chiesto troppo frequentemente e troppo localmente. si
stava sbagliando il modello. bhe, e quindi? al momento si sopravivucchia
con il fatto che metti le 15 al mondo che da varie comunità se la cavano
bene a far quel lavoro lì... e fai un gran gran lavoro di rendere
disponibile quell'attrezzo che serve a tutte le varie comunità... questa
logistica della conoscenza è una sbatta immane in cui non siamo tante
brave.. essere capillari, raggiungere tante persone, parlando la loro
lingua.. poi mannaggia ci impantaniamo lì.. va bene vabene, chiudo..
tanto non è mica un discorso con capo e coda..

è un discorso che mi piacerebbe parlare di che cosa stiamo facendo con
uno sforzo internazionale coordinato, esempio retiwireless con Libremesh
e poi avere un talk o un confronto invece trasversalmente sull'altra
retta, ovvero come facciamo questa
distribuzione/internazionalizzazione/assistenza ai gruppi che supportano
queste tematiche e come ci gestiamo il feedback che per forza deve
ritornare dal basso verso chi è specializzatu.  un flusso circolare di
design.

Faccio qualche esempio che non si è capito lo so.. hui discorsi
iperspecializzati: brevetti ed accesso alla medicina/ riproduzione dei
semi, vivaismo e loro accesso/ openhardware e produzione/ software
libero nell'automotive e riparazioni (eggià mi piace sognare :)/ ricerca
in energie alternative e loro produzione/ strumenti di privacy e loro
accesso/ comunicazione e cloud e loro reale deploy di comunità, etc...

la retta nell'altro senso orizzontale in un senso di cura del progetto,
rispetto a quella verticale della specializzazione, la vedo come: metodi
di organizzazione di comunità, traduzioni, gestione della
documentazione, manutenzione e riparazione in loco,
insegnamento/diffusione, mantenimento di servizi, etc..

e poi c'è la gestione dei cicli in cui cambiando i bisogni delle
comunità chi fa ricerca deve aver delle vie di comunicazione e feedback
per capire e sperimentare il dove stiamo andando tuttu insieme. un po
come i cani che ti seguono precedendoti, scusate la metafora un po grezza..

poi non vedetela così netta, ognunu di noi è specialista e persona di
cura, (mi sa che è il modello dreyfus della conoscenza, che non me lo
sono proprio inventato io he :).. quindi se sono proficiente in un
ambito, posso essere anche una persona meravigliosa che fa assistenza
alla diffusione spicciola di un altro concetto in un altro campo.
insomma essere un po manovale e ricercatrice insieme...in due ambiti
diversi.

credo che ogni tanto facciamo lavoro specialistico e poi ci scordiamo
che se non studiamo bene il gradino che divide le nostre skill da
proficiente verso la comunità, poi in realtà non funziona più nulla..e
mi piacerebbe parlarne apertamente perchè è una necessità che mi sento
un po spingere da tutti i lati.. e non so perchè ma sto anno 2021, mi
pare che molti a noi informaticose esperte ci guardino come.. dai dacci
le risposte... e le risposte a volte ci sono pure, ma non sono mettibili
in pratica perchè manca una cosa in mezzo..

hoi, che vi devo dire ho mangito una pasta di ceci un po pesante
stasera.. e mi andava di condividere..

:) vi saluto

ciao igni