[Pacifistat] Lamorgese supera a destra Salvini:“Porti aperti…

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Autor: Roberto Badel
Data:  
A: pacifistat
Assumpte: [Pacifistat] Lamorgese supera a destra Salvini:“Porti aperti, navi bloccate”

Da quando al Viminale hanno capito che con il fermo amministrativo si
può ottenere lo stesso effetto di ciò che faceva Salvini (se non meglio)
e in cambio non si ottiene nemmeno troppa indignazione devono avere
pensato di avere trovato la pentola d’oro. Del resto, pensateci, cosa
cambia tra il non fare attraccare una nave di una ONG quando
semplicemente puoi evitare di farla partire? Cosa c’è di meglio di un
Mediterraneo sguarnito senza nemmeno bisogno di alzare la voce quando le
carte bollate ottengono lo stesso effetto?


Così, nell’indifferenza generale anche dei molti che sembravano
affezionatissimi al tema dei diritti umani quando servivano per essere
usati come roncola contro l’avversario di turno, con lo stop dato alla
nave Sea Eye 4 salgono a otto le navi delle Ong contemporaneamente ferme
nei porti italiani. Un bel bottino per la ministra Lamorgese che è la
stessa ministra che avrebbe dovuto segnare “un cambio di passo”. Le
motivazioni dello stop alla nave della Ong Sea-Eye come al solito
rientrano nella fantascienza più comica: la Guardia costiera, con il
solito slang burocratese, accusa la nave Sea Eye 4 di avere salvato
troppe persone (sono stati 415 migranti nella sua ultima missione), di
non essersi presa la briga di lasciare in mare quelli che erano di
troppo e di non avere “mezzi collettivi di salvataggio” a sufficienza.

In sostanza non avrebbe dovuto recuperare i naufraghi perché non aveva
abbastanza salvagenti in previsione di un eventuale nuovo naufragio.
Ovviamente per certi burocrati (che sono spesso quelli che osano le
regole per svolgere una missione, piuttosto che semplicemente usarle)
quelle persone salvate non erano disperati strappati alla morte ma
semplici “passeggeri”. Peccato che questa volta il Registro navale
italiano abbia attribuito alla nave la «notazione volontaria di classe
rescue» con il numero 200 tra le persone in grado di soccorrere
specificando che in situazioni di emergenza la legislazione
internazionale prevede che la salvaguardia della vita umana sia
prioritaria». Alla Guardia costiera, che sbadati, non se ne sono accorti.

Del resto una soluzione al sovraffollamento delle navi Ong ci sarebbe:
assistere nei trasbordi oppure meglio ancora organizzare una missione di
ricerca e soccorso europea, istituzionale, senza nemmeno l’ombra del
dubbio che qualcuno possa perseguire chissà quali fini personali.
Intanto siamo a due navi sotto sequestro giudiziario (Iuventa e
Eleonore) e ben 6 in stato di fermo amministrativo. Ma tutto è fatto in
modo pulito, senza sbavature, senza nemmeno sembrare razzisti. Un
capolavoro.

Giulio Cavalli

da il Riformista

http://www.osservatoriorepressione.info/lamorgese-supera-destra-salvini-porti-aperti-navi-bloccate/