[Forumlucca] Ddl Zan: la destra lucchese e nazionale teme il…

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Author: Massimiliano Piagentini
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To: forumlucca
Subject: [Forumlucca] Ddl Zan: la destra lucchese e nazionale teme il bavaglio solo quando si parla di Lgbt
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Malika, una ragazza ventiduenne di Castelfiorentino, operaia, dopo aver
rivelato ai propri familiari di essere lesbica e di amare una ragazza (cioè
dopo aver fatto coming out), è stata cacciata di casa e minacciata di morte
sia dalla madre che dal fratello.



Jean Pierre Moreno, ventiquattrenne, originario del Nicaragua, rifugiato in
Italia perché perseguitato nel Paese d'origine a causa del suo impegno come
attivista Lgbt, due settimane fa è stato aggredito e picchiato da un uomo a
Roma, alla stazione dalle metropolitana, perché si stava baciando col suo
compagno. L'aggressore non ha esitato ad attraversare i binari per colpirlo.



Due episodi recenti che dimostrano quanto sia urgente l'approvazione
definitiva della legge Zan contro le violenze verbali e fisiche ai danni
delle persone gay, lesbiche e trans.



Il provvedimento in questione, dopo aver superato positivamente l'esame
della Camera, è bloccato al Senato a causa dell'ostruzionismo del
presidente della commissione giustizia, il leghista Ostellari che, su
mandato del suo partito e col sostegno di Fratelli d'Italia, ne impedisce
la discussione.



Lunedì scorso (12 aprile), il Consiglio comunale di Lucca ha approvato una
mozione a favore del Ddl, nonostante l'opposizione di Lega, Siamo Lucca,
Casa Pound e il distinguo imbarazzante del consigliere 5 stelle.



La destra lucchese, in perfetta sintonia con quella nazionale, invece di
discutere nel merito la legge, preferisce inventare di sana pianta
fantasiosi pericoli alla libertà di espressione, non previsti dal testo.



Dato che la legge Zan non introduce una nuova fattispecie di reato ma
amplia semplicemente le aggravanti già previste dalla Legge Mancino contro
i crimini d'odio per motivi legati al credo religioso o all'etnia, viene
spontaneo domandarsi come mai le varie destre lancino l'allarme bavaglio
solo quando c'è di mezzo una tutela per le persone Lgbt, donne e disabili.

Non sarà che temono di perdere il "diritto" di insultare che hanno
esercitato contro gay, lesbiche e trans da sempre?



Da parte nostra, massimo sostegno al Ddl De Zan e tutta la nostra vicinanza
a Malika, a Jean Pierre e alle vittime di omotransfobia che non trovano la
forza di denunciare e di vivere liberamente la propria vita e le proprie
relazioni.



Potere al Popolo Lucca









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