SULLA POSSIBILE "RIGENERAZIONE URBANA" DI VIA ROSMINI 11
Lettera alla MOSS s.r.l. e agli iscritti e alle iscritte del CAI di 
Monza
Apprendiamo che all'interno della mappatura comunale relativa al 
cosiddetto "patrimonio edilizio dismesso con criticità" recentemente 
approvata dalla Giunta Allevi è stato inserito anche lo stabile di via 
Rosmini 11. Risulta quindi evidente che la nuova proprietà dell'area 
(ossia voi) intenda avvalersi, nell'ipotesi di dare forma a progetti 
edificatori, di sconti su oneri di urbanizzazione e premi in metri cubi 
di cemento, riconosciuti a chi volesse "rigenerare" uno stabile dismesso 
da oltre 5 anni.
Poco ci importa comprendere cosa intenda nel dettaglio la legge per 
"dismissione": abbiamo già approfondito in altre sedi (Appunti sulla 
Turbourbanistica [1]) le molteplici criticità della normativa 
urbanistica monzese, con leggi e provvedimenti scritti ad hoc per 
cementificare il territorio, alterarne l'identità, asfaltare la strada a 
un modello di città esclusivo ed escludente.
Preferiamo guardare alla realtà dei fatti e all'uso che migliaia di 
giovani e non solo ogni anno fanno della struttura di via Rosmini 11: a 
partire da questa osservazione ci sentiamo in dovere di ribadire che lo 
stabile in nessuna misura si può definire dismesso o sottoutilizzato o 
degradato, quantomeno in relazione a ciò che questi concetti significano 
nell'uso comune.
In relazione a ipotesi di sottoutilizzo vi rimandiamo alle statistiche 
[2] sulle attività del 2019 (pre Covid) che non necessita di particolari 
commenti.
In merito al concetto di dismissione vi proponiamo invece un confronto 
visivo [3] tra lo stato della struttura oggi e quello del 2011, anno in 
cui entrammo nell'area (allora sì dismessa e abbandonata) innescando un 
processo di autorecupero completamente autorganizzato e autofinanziato. 
Non abbiamo chiesto sconti, premi e permessi a nessuno, praticando una 
riappropriazione diretta di beni comuni in disuso, seguendo un modello 
che ovunque in Europa indica una possibilità di uscita dai processi di 
privatizzazione delle nostre città.
Anche con uno sguardo superficiale si può comprendere come le 
funzionalità originarie dell'ex centro sportivo Verga siano state 
rielaborate e amplificate grazie a una moltitudine di progetti sempre in 
grado di rimodellarsi, rispondendo a esigenze nuove. Un ex centro 
sportivo è diventato una struttura polifunzionale a 360°, elastica e 
densa di significati sociali e culturali.
Abbiamo per dieci anni costruito la legittimità delle nostre azioni 
giorno dopo giorno, sancendo il successo del modello di autogestione.
Poi siete arrivati voi, con i vostri soldi e la vostra proposta di 
"rigenerazione". Avete deciso di comperare tutto, scegliendo proprio 
questa area tra decine di altre veramente dismesse (il Comune ne ha 
mappate oltre 100!) dimostrando di voler calpestare la nostra storia 
decennale.
In conclusione, per quanto vi possiate sforzare di giustificare 
legalmente l'enorme infamia di cui vi macchiereste qualora venisse 
confermata la volontà di sgomberare l'area di via Rosmini, ogni 
tentativo di mistificazione della realtà verrà riportato ai fatti grazie 
a una consapevolezza che non nasce in questi ultimi mesi, ma affonda le 
proprie radici in un percorso cittadino quasi ventennale sotto gli occhi 
di tutti.
FOA Boccaccio 003
Mercoledì 3 marzo 2021
Links:
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[1] 
https://www.youtube.com/watch?v=Sfn0URWSeVw
[2] 
https://boccaccio.noblogs.org/post/2019/12/15/quello-che-i-numeri-non-dicono/bilancio/
[3] 
https://boccaccio.noblogs.org/post/2021/03/03/sulla-possibile-rigenerazione-urbana-di-via-rosmini-11/prospetto/