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*POTERE AL POPOLO: *
*IN CONSIGLIO COMUNALE REVISIONISMO BIPARTISAN*
Ciò che è accaduto nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale di Lucca è
sconcertante.
Nella seduta dedicata alla giornata della memoria, quindi alle vittime del
nazifascismo, è stata approvata all'unanimità una mozione presentata da
Fabio Barsanti, di Casa Pound, che impegna l'amministrazione comunale a
intitolare una via o una piazza a Norma Cossetto.
Siamo di fronte, allo stesso tempo, ad un'operazione di revisionismo
storico e di sdoganamento e legittimazione di esponenti neofascisti e delle
loro icone.
Come ha avuto modo di dire lo storico Eric Gobetti, tra i massimi
conoscitori della storia della Jugoslavia, "Il problema non è la destra
neofascista, ma il fatto che i loro slogan, le loro cifre, sono le stesse
ripetute dai media e dai rappresentanti istituzionali, anche quelli non di
destra. Si tratta ormai di una sorta di “verità di stato” intoccabile, che
trae origine dalla propaganda fascista e nazista (...). I neofascisti sanno
che le istituzioni difendono la “loro” storia, non i risultati della
ricerca scientifica, basati sui fatti e sulle fonti".
Questo vale in particolar modo per la vicenda di Norma Cossetto, rispetto
alla quale non esistono dati verificati e certificati.
Le uniche notizie certe riguardano la sua famiglia: il padre Giuseppe
Cossetto era aggregato al 134° Battaglione d’assalto delle Camicie Nere, un
reparto impegnato, sotto il comando tedesco, nelle azioni di rastrellamento
antipartigiano.
Cossetto apparteneva a una famiglia di proprietari terrieri, era stato
squadrista della prima ora, aveva partecipato alla marcia su Roma
diventando poi segretario politico del partito fascista locale, podestà di
Visinada e infine Commissario Governativo per le Casse Rurali dell’Istria.
Al momento della morte era ufficiale della Milizia Volontaria per la
Sicurezza Nazionale.
Una famiglia, dunque, apertamente fascista, coinvolta anche nelle barbarie
e nelle violenze che fascismo e nazismo imposero alle popolazioni slave,
perseguitando e sterminando i non italiani e, tra gli italiani, i non
fascisti.
Molti sono i lati oscuri della vicenda Cossetto: la scarsità di fonti, le
troppe contraddizioni, le ricostruzioni romanzate degli ultimi anni non
consentono di avere dati certi a disposizione.
Proprio per questo l'operazione messa in atto in Consiglio Comunale da Casa
Pound e avallata da tutti i gruppi - dal PD al centro-destra, passando per
i Cinque Stelle e Sinistra con, che nel frattempo sventola il solito
antifascismo di facciata con comunicati strillanti contro Casa Pound - è un
tentativo di mistificazione e riscrittura della storia.
Tanto più grave e surreale se si pensa che, nel corso dello stesso
Consiglio, è stata presentata mozione che concedeva la cittadinanza
onoraria a Liliana Segre, deportata nel campo di concentramento di
Auschwitz, sulla quale Barsanti si è astenuto.
Tutto questo a poche settimane di distanza dall'anniversario della strage
di Firenze del 13 dicembre 2011, nel corso della quale furono uccisi a
colpi di pistola due ragazzi senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, mentre
un'altra persona fu ferita alla schiena e alla gola.
Autore del pluriomicidio l'attivista di Casa Pound Gianluca Casseri, morto
suicida poco dopo.
In più di un'occasione, come testimoniano varie foto reperibili in rete,
Casseri partecipò ad iniziative politiche di Casa Pound insieme a Fabio
Barsanti.
Barsanti non ha mai chiarito quali fossero i rapporti che aveva con il
soggetto in questione.