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*DALL'ASSOCIAZIONE FAMILY DAY ATTACCHI SENZA SENSO ALLA RETE READY*
L'associazione Family day di Lucca e Viareggio, diramazione locale del
gruppo nazionale che da anni mette in campo iniziative contro le persone
gay, lesbiche e trans - sostenute tra l'altro da organizzazioni di estrema
destra italiane ed europee, come nel caso del cosiddetto "Congresso della
famiglia" di Verona del 2019 - con un comunicato si è scagliata contro
cinque video della rete Ready (coordinamento di amministrazioni locali
finalizzato a mettere in campo politiche comuni contro le discriminazioni e
le violenze omotransfobiche) pubblicati sui canali social del Comune di
Capannori.
Uno di questi viene preso particolarmente di mira per attaccare in modo
denigratorio la figura di Mario Mieli, uno dei fondatori del movimento Lgbt
italiano.
Quelli del family day sono evidentemente recidivi. È bene infatti ricordare
che Silvana De Mari, una delle maggiori sostenitrici e collaboratrici
dell'associazione in questione, nel 2019, a seguito della denuncia del
circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma, è stata condannata per
diffamazione nei confronti dei soci del circolo per alcune affermazioni
denigratorie ed insultanti rilasciate nel corso di una trasmissione
televisiva.
Stesso destino per il portavoce del Family day, Massimo Gandolfini,
condannato nel 2015 per aver diffamato Arcigay.
Ci fa piacere sapere che questi omofobi finanzino le associazioni lgbt con
i soldi che sono costretti a versare a titolo di risarcimento danni. Ci
auguriamo che anche questa volta qualcuno li quereli, in modo da tramutare
le loro parole insultanti in progetti contro l'omotransfobia.
Inoltre, come da sempre fanno, manipolano i dati sulle aggressioni fisiche
subite da persone Lgbt, affermando che sono poche.
Tutti sanno che non esiste nel nostro Paese né un reato specifico, né
un'aggravante per le violenze legate a motivi di odio omotransfobico, ed è
per questo che la maggior parte dei casi che si verificano non vengono
conteggiati come tali, ma censiti genericamente.
Il disegno di Legge Zan, in discussione alle Camere, cerca di porre rimedio
a questa lacuna e a contrastare un fenomeno in costante aumento - come
testimoniano quasi quotidianamente le cronache dei giornali - che solo i
fomentatori di discriminazione e violenza negano.
https://www.luccaindiretta.it/politica/2021/01/14/diritti-lgbt-palp-contro-lassociazione-family-day-di-lucca-e-viareggio/216814/