https://m.facebook.com/PalPLucca/photos/pb.1588694684545056.-2207520000../3455655704515602/?type=3
PRIMO SÌ CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Ieri la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il disegno di
legge De Zan che tutela gay, lesbiche, trans, donne e persone disabili da
violenze fisiche e verbali.
Il testo passa adesso al Senato per - si spera - l'approvazione definitiva.
È una buona notizia, perché questo provvedimento così necessario, dato il
gran numero di aggressioni omotransfobiche che si registrano in Italia,
raggiunge finalmente il primo traguardo.
Non era affatto scontato, considerando che le destre avevano presentato
oltre mille emendamenti al testo, per cercare di affossarlo.
Non stupisce che Lega e Fratelli d'Italia si oppongano a un simile
provvedimento: gli esponenti di questi partiti sono i primi ad insultare
senza sosta le persone Lgbt. E allora, per confondere le acque, parlano di
"legge liberticida", di "pericolo per la libertà di espressione", come se
gli insulti e le opinioni fossero la stessa cosa.
Gli eredi del fascismo (regime che mandava gli omosessuali al confino),
coloro che hanno come modello la Russia di Putin e l'Ungheria di Orban -
paesi nei quali le persone Lgbt vengono perseguitate e uccise - sono
grotteschi nel ruolo di difensori della democrazia e del libero pensiero.
Le violenze e le discriminazioni contro Lgbt donne e disabili sono una
realtà quotidiana.
L'ultima ricerca dell'Agenzia Europea dei Diritti Fondamentali sulle
persone Lgbt in Italia, evidenzia che il 62% dei soggetti evita di prendere
per mano la persona amata e il 30% non frequenta alcuni luoghi per paura di
subire aggressioni. Il 23% dichiara di aver subito discriminazioni sul
luogo di lavoro, il 32% di aver subito un episodio di molestia nell'ultimo
anno e l'8% un episodio di aggressione fisica negli ultimi 5 anni.
Solo una persona su sei ha denunciato questi episodi.
Dopo tanti fallimenti e proposte di legge affossate, da oggi l'Italia può
forse cominciare a fare la propria parte nel contrasto a discriminazioni e
violenze fondate su orientamento sessuale, identità di genere e genere.
Potere al Popolo Lucca