[Pacifistat] Volontariato internazionalista in una società c…

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Aihe: [Pacifistat] Volontariato internazionalista in una società che ci considera merci
Ciao a tutti

Vi giro un volantino dei Circoli operai che stiamo distribuendo in questi giorni, sia durante l'attività di volontariato per assistere con beni di prima necessità chi ha bisogno, sia durante la nostra consueta attività politica.
Chi vuole darci una mano nelle attività di volontariato può contattarmi al numero 347-0115671

Michele Riccio

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I RIVOLUZIONARI NON SONO RESTATI A CASA




L a pandemia seco l are ha mostrato una volta di più quali siano i pre zz i da pagare in una società divisa in cl assi . Il virus non colpisce nel mucchio e si è accanito particolarmente contro i lavoratori salariati, in vari modi e con differenti gradazioni.

I morti sono saliti quasi a 400 mila nel mondo. Fa rabbia pensare che la maggior parte si sarebbe potuta salvare con semplici dispositivi di sicurezza o con ospedali adeguatamente attrezzati, ma diversi governi hanno fatto altre scelte, compreso il nostro, penalizzando la sanità, fino ad arrivare alle vittime tra il personale in prima linea, lasciato senza le protezioni più elementari.

Nel mondo dell'opulenza e del superfluo abbiamo assistito alla caccia alle mascherine, ai guanti e all'alcol che solo fino a pochi giorni prima erano prodotti a bassissimo costo.

“ Rimanete a casa ”, ci siamo sentiti ripetere in continuazione ma non tutti hanno potuto permetterselo: c'era chi doveva uscire per mettere qualcosa in tavola, e chi non aveva un tetto sotto il quale rifugiarsi.

Abbiamo ascoltato l' irritante retorica dei media che definiva eroi gli infermieri, le donne delle pulizie, le cassiere, i facchini, lavoratori considerati i più umili nella società del successo e delle carriere, salvo poi tornare presto " invisibili " quando chiedevano il rispetto loro dovuto, sotto torma di giusti salari e condizioni di lavoro stabili e sicure.

Improvvisamente si sono resi conto che senza la manodopera immigrata i campi sarebbero rimasti senza braccianti e frutta e verdura a marcire. Così è passata una regolarizzazione monca e poco coraggiosa, lontana anni luce dalla rivendicazione dell'uguaglianza di tutti gli esseri umani.

" Bla c k lives ma t ter ", le vite dei neri contano, anche quando raccolgono i pomodori o affogano nel Mediterraneo.

E proprio negli Usa si vede con maggiore chiarezza quanto la salu t e sia un privilegi o per chi non nasce nei quartieri giusti . Per il Washington Post, il Bronx è la capitale del coronavirus. Qui il reddito medio è di 20.850 dollari, mentre nella vicina Manhattan sale a 111 mila. Ed i morti per Covid 19 sono il doppio.

Ora la crisi sanitaria si sta trasformando in crisi economica e milioni di lavoratori e le loro famiglie rimangono senza un reddito, esposte ai venti di una crisi sociale peggiore di quella del 1929 , nonostante i poderosi interventi degli Stati.

Chi ha già le spalle deboli subirà i colpi più forti. In ogni crisi del capitalismo c'è chi si avvantaggia e chi perde. E questi ultimi hanno solo il partito leninista europeo a difenderli.

E non è finita. Alle porte vi è una crisi alimentare epocale . Per la FAO la quota di chi si trova in condizioni di esplicita carenza alimentare può raddoppiare, da 130 a 265 milioni, ovvero il 3.4% della popolazione mondiale.

La fame potrebbe fare presto più morti del virus , e non per mancanza di cibo, ma perché una fetta importante della popolazione, per la maggior parte bambini, non avrà abbastanza soldi per nutrirsi.

Il vero problema non è un agente patogeno, ma l'organizzazione del nostro vivere sociale , in cui le cose hanno preso il sopravvento sulle persone, ed un pezzo di pane non è un oggetto che sfama, ma una merce che si vende e si compra.

Se vogliamo essere efficaci nella nostra lotta alle malattie come ad altre minacce per la specie, dobbiamo farla finita con il caos dei mercati e la logica del profitto.

U na mobilita z ione che ha b is o gno dell'internazionalismo e del suo partito. Contatta i ci r coli operai :




Circolo Operaio Tiburtina via di Porta Labicana 37 (San Lorenzo)

Circolo Operaio Gianicolense C. ne gianicolense 197