Autore: Jaromil Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Hackmeeting 2020 [Was: Re: Pandemia. Di
tecno-assoluzionismo e di come la tecnologia non ci salvera']
On Fri, 29 May 2020, ginox@??? wrote:
> io avevo anche proposto una formula a meta' tra online e presenza,
io sinceramente espanderei su questa idea
con la possibilita' magari di fare un hackmeeting tra diversi spazi
(hacklabs?) collegati dove ci si puo' radunare in "sicurezza" tra
persone e aprire canali continui video/audio tra gli spazi.
ci penso per svariati motivi:
- rischio creazione focolai evvabbe'
- spostare tanta gente potrebbe essere pericoloso non solo a livello
epidemiologico ma giudiziario. sono passate misure eccezionali e
c'e' un clima di demonizzazione che, se uno volesse pensar male,
sarebbe facile usare per creare problemi a chiunque si spostasse per
ragioni poco comprensibili all'appuntato di turno. gli accanimenti
giudiziari in italia non sono fantascienza.
- chi si frequenta gia' piu' o meno attorno ad un hacklab ha gia'
condiviso un po' di goccioline dai, ci si conosce e si ha meno
incertezza sui rischi
in questo modo si lavorerebbe quest'anno alla diffusione del movimento
sul territorio ed al potenzialmento di hacklabs locali piu' che un
evento centrale.
la sfida a quel punto sarebbe quella che menziona blackflag, di
comunicare in modo appropriato il processo politico e culturale
dell'hackmeeting che oltre ad essere antifascista antisessista ed
antirazzista si spera metta in gioco processi antiautoritari e di
condivisione di saperi senza fondare poteri. di letteratura ne abbiamo
in proposito, ma per passare dal dire al fare...