Re: [Pacifistat] Alexander Grothendieck, Dobbiamo continuar…

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Autore: Michele Riccio
Data:  
To: Roberto Badel
CC: pacifistat
Oggetto: Re: [Pacifistat] Alexander Grothendieck, Dobbiamo continuare la ricerca scientifica?
Interessante esempio di come l'impegno individuale, il sacrificio e l'abnegazione sono inutili se non fanno parte di una azione ed un progetto collettivi.
L'uomo è un animale sociale e anche per cambiare la società deve agire insieme, in società, ad altri.

Infine ricordo che la scienza non è mai neutrale, ma viene utilizzata dagli interessi economici dominanti per i loro scopi.
Semmai noi lavoratori dipendenti dobbiamo sviluppare una scienza autonoma della società, che ci permetta di orientarci e difenderci nei disastri che il mercato mondiale ed i suoi Stati preparano.

Ciao Michele


Da: "Roberto Badel" <robadel@???>
A: "pacifistat" <pacifistat@???>
Inviato: Venerdì, 29 maggio 2020 9:27:51
Oggetto: [Pacifistat] Alexander Grothendieck, Dobbiamo continuare la ricerca scientifica?



"IL NOME DI ALEXANDER GROTHENDIECK probabilmente non dirà nulla a molti dei nostri lettori. In realtà Grothendieck è stato uno dei principali e più influenti matematici del secondo Novecento, considerato l’“Einstein della matematica”. A un certo punto della sua vita, però, ha interrotto la propria carriera accademica e si è fatto nemico implacabile della comunità scientifica, ritenuta il principale sostegno della civiltà tecnologica e industriale che con la sua irresponsabilità stava – e sta tuttora – conducendo al collasso l’umanità e l’intero pianeta.
(...)
La svolta definitiva avviene nel settembre 1970, a quarantadue anni, quando abbandona il suo posto presso l’Institut des hautes études scientifiques (IHES), all’epoca centro nevralgico per la matematica e la fisica teorica. La goccia che fa traboccare il caso è la scoperta che l’Istituto riceveva fondi dal Ministero della Difesa francese. Grothendieck tenta di convincere i colleghi a protestare e dimettersi in massa; lasciato solo, tormentato dall’idea che le sue ricerche potessero essere usate per scopi militari, se ne va sbattendo la porta. L’opportunità di lavorare all’IHES, un istituto privato, l’aveva colta nel 1959 perché, in quanto apolide, gli era precluso l’accesso al sistema della ricerca pubblica.
(...)
Nel testo che abbiamo tradotto (ripreso, con alcuni tagli, da una sua conferenza al CERN del 27 gennaio 1972), Grothendieck contesta la pretesa neutralità della ricerca scientifica e rimprovera agli scienziati di svolgere il proprio lavoro senza porsi il problema di quale sia il ruolo della scienza nella società."

Alexander Grothendieck, Dobbiamo continuare la ricerca scientifica?, 27 gen. 1972

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