Nei giorni scorsi in Cina è stato lanciato a livello commerciale, anche
per gli utenti, il 5G. Da qui a 20 anni a consegnare le nostre merci
saranno corrieri-robot, potremo manovrare gru a chilometri e chilometri
di distanza, operare un paziente da un continente all’altro e i nostri
studenti non studieranno più sui vecchi libri di scuola. Da Shanghai,
dove in occasione della fiera mondiale della telefonia sono state
mostrate le principali innovazioni del nuovo standard, la Cina lancia la
sua corsa alla supremazia tecnologica, battendo sul tempo gli Stati
Uniti, che non sono rimasti a guardare.
A sviluppare le sperimentazioni sul 5G, anche in Italia, sono le due
aziende cinesi Huawei e Zte, finite entrambe nel mirino
dell’amministrazione americana di Trump. Cyber incidenti, sospetti di
spionaggio e furto di proprietà intellettuale, quali sono i rischi del
5G? E perché l’Italia ha tentennato prima di mettere al sicuro le
proprie infrastrutture strategiche in un mondo costantemente sotto
attacco cyber? E, poi, siamo sicuri che una volta costruito il perimetro
di sicurezza cibernetica non correremo più il rischio di finire ostaggio
della tecnologia?
Video 31m
https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Dammi-il-5-799fc44b-dd50-42c5-a0b7-110d8fc31af5.html
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"Faccio un lavoro che di fatto non è un lavoro, direi che è un modo di
vivere" L. Bertell
"tecnologie appropriate"
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