Re: [Hackmeeting] Pandemia. Di tecno-assoluzionismo e di com…

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著者: caparossa
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To: hackmeeting
題目: Re: [Hackmeeting] Pandemia. Di tecno-assoluzionismo e di come la tecnologia non ci salvera'
"Uso" (fortinianamente parlando ;) questa email per spandere i miei 2cents:

non mi è piaciuto il testo proposto, m'è sembrato rabberciato e tirato
via, MA!

ma va bene così, è il "meglio" che ho visto in giro da un bel po', è un
bel punto di PARTENZA e sono contento.

A questo hackit - quale sia la forma che prenderà - mi piacerebbe fare
un #qualcosa (talk, gruppo, ragiona/menti, kaos) su 'stammerda di DAD e
tutte le implicazioni che porta seco.

Abbiamo già iniziato, faticosamente, con le trasmissioni su ROR (Ora di
buco, l'archivio sul sito della radio), ma anche altrove, vero ginox
(giri il link?), e con vari pad, telefonate, mumble e via dis/correndo.

Il testo è un'estrema sintesi dei vari punti che, a mio modestissimo
avviso, andrebbero affrontati e poi AGITI, che altrimenti siamo solo
chiacchiere&distintivo.

Per esempio - scusate la lunghezza ma soprattutto il taglio con
l'accetta, di meglio non so fare:

"La didattica, nell'impossibilità di utilizzare piattaforme pubbliche
[TEMA 1], si è frastagliata in mille rivoli e strumenti, pesando sulla
buona volontà, intraprendenza e connessione del corpo docente [TEMA 2]
che, lasciato alla propria iniziativa individuale [NON È VERO! in realtà
il decreto del 5 marzo OBBLIGA le scuole ad usare una "piattaforma"
perché la DAD sia "sincrona", mentre i registri elettronici sono
"asincroni"; in una successiva CIRCOLARE il MIUR ha specificato
addirittura quali piattaforme da usare: Google, Microsoft, Cisco,
WeSchool quindi [TEMA 3]), si getta a spegnere l'incendio che divampa
grazie al vuoto sociale. Navigando tra un google, zoom, team, whatsapp,
skype, facebook, youtube, nella consapevolezza che l'esperienza
didattica non sia riducibile esclusivamente all'erogazione di contenuti
[TEMA 4].

Al netto di tutti i ragionamenti vi è la (banale?) constatazione che la
didattica a distanza non può essere sostitutiva e considerata
equivalente della didattica in presenza, sopratutto per la fascia di età
6-18 [TEMA 5] e che il motivo per cui è stata imposta sono le carenze
strutturali delle scuole che, disorganizzate e sovraffollate, non
permettono la didattica in aula opportunamente distanziati [TEMA 6].

Quindi si torna di nuovo alla questione principale: i problemi materiali
si spostano nel digitale, ma il digitale non può risolverli [TEMA 7].

La scuola, nel vuoto del pensiero [TEMA 8, ma anche tutti gli altri] e
delle risorse strategiche [TEMA 1], è stata di fatto consegnata in toto
alle grosse piattaforme commerciali [TEMA 9, ma anche 1 e 3]. Ancora una
volta, il meccanismo è il solito: di fronte a una scuola trasformata in
azienda, svilita, dove mancano i soldi anche per il sapone, che andrebbe
ripensata e riorganizzata con affetto, ci si affida al presunto potere
taumaturgico della tecnologia. Non si può pensare che questa scelta non
avrà ripercussioni sul futuro. Né si può pensare che sia una scelta
ovvia ed automatica, con buona pace di tutti i discorsi sul free
software nella pubblica amministrazione, che si fanno da praticamente 20
anni [di nuovo TUTTI I TEMI]."

Per fare un esempio, e mi fermo che è già venuto a noia a me, figurarsi
a voi!

Quindi si, bello, iniziamo ad affrontare tutti questi "temi", facciamolo
partendo dalla nostra esperienza personale ma anche con la nostra (?)
"etica hacker" (??), con la volontà di capire ma soprattutto di AGIRE,
uscendo con proposte e progetti:

siamo hacker (vedi Manifesto, dove fin dal '98 si sottolinea che si può
essere "hacker" senza capire una cippa di computer... anche perché se
fosse altrimenti che ci farei io qui da oltre 20anni!!! ;-P), che
significa che vogliamo "mettere le mani" dentro le tecnologie per
capirle e modificarle - ecco perché le vogliamo "libere" - consapevoli
che la tecnologia (come la "scienza") non sono affatto "oggettive", ma
sempre al servizio del potere e di chi lo detiene (e la vicenda DAD ne è
un esempio che più chiaro non potrebbe) e che siamo capac@ di proporre
ALTRO, che questo altro iniziamo pure a svilupparlo, secondo una
filosofia di vita, politica, umana, puranco sentimentale, DIAMETRALMENTE
opposta a quella che ci impone il neoliberismo almeno dagli anni '80
(Reagan e Thatcher).

Ecco.

Il 08/05/20 23:32, samba ha scritto:
> Quindi rilancio qui in lista il gancio (o la punta?) per chi ha voglia
> di provare a fare qualocosa assieme:
>
> ## Martedi prossimo dalle 21h su mumble.esiliati.org ##


ci sarò!

-- 
"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso".                          Roma, 1971
                          Guglielmo "Billi" Bilancioni