On Tue, Apr 28, 2020 at 09:14:21AM +0200, Marco A. Calamari wrote: > On Mon, 2020-04-27 at 16:19 +0200, ginox@??? wrote:
> > non saprei, attualmente la questione mi sembra abbastanza poco
> > rilevante. e non mi sembra per niente che le cose stiano andando come
> > la metti te.
>
> Non sono per niente d'accordo.
forse mi sono spiegato male, o il tuo non essere daccordo era riferito
piu' all'altro quote. io non credo che la questione app non sia
rilevante in termini di liberta' personali, penso che sia poco rilevante
in termini di contributo di gestione sanitaria. ovvero che per una cosa
che palesemente e' una cessione enorme in termini di diritti, in un
momento in cui di fatto per altro le piu' elementari liberta'
non esistono piu', ottengo di contro un vezzo geek problematico e
pericoloso.
e che spotare il problema sulla questione tecnica di scelta del protocollo,
del quadro legislativo, della conservazione dei dati, e' concedere spazio
agli alibi, in un momento in cui non esiste confronto politico e si
avanti a botte di decreti.
non riesco a ragionare mettendo in secondo piano il contesto e fare una
roba tipo "facciamo finta che vada tutto bene, e che dobbiamo studiare un
protocollo che rispetti la privacy, o anche uno che non la rispetti ma
possa contenere il contagio".
non so io mi aspetto che persone che si occupano di informatica
o cose tecnicose in questo contesto si esprimano in maniera
chiara.
se dal governo mi arriva, in uno dei rari momenti di comunicazione
scomposta "vorremmo fare una app", te rispondi "sanita' pubblica ->
persone che curano altre persone, no app". "ma la app serve alla sanita'
pubblica" e te di nuovo "sanita' pubblica -> persone che curano altre
persone, no app". "ma la app e' strategica". e di nuovo "sanita'
pubblica -> persone che curano altre persone, no app". "ma allora
non sei collaborativo, e non ne usciamo piu'. app". "no io collaboro,
se non mi pigli per il culo: solidarieta', mutuo appoggio, cittadinanza
attiva se lo capisci meglio. persone che aiutano
altre persone, no app". "ma io vorrei fare una app...". a questo
punto scatta la capocciata sul setto nasale, perche' la pazienza
ha un limite.