On 21.04.20 15:40, codanera wrote:
> Il 21/04/20 10:41, T_Bazz ha scritto:
>
>> Al momento in Germania si stanno sviluppando apps che offrono il
>> tracking ma rispettano la privacy basate su PEPP-PT (Pan European
>> Privacy Protecting Proximity Tracing).
>
> ciao
>
> Confessando la mia evidente ignoranza mi sfugge il lato positivo di
> questa cosa.
Non e' necessariamente positivo, perche' comunque la questione e' se sia
mai possibile rispettare interamente la privacy e la decentralizzazione
con lo standard PEPP-PT, se vogliamo metterla su un piano tecnico.
E queste applicazioni mettono in primo piano una soluzione tecnica
quando il problema principale e' invece sociale e politico: sono
d'accordo con le riflessioni precedenti.
Il PEPP-PT e' ancora sotto test e discussione, e ci sono ancora riserve
rispetto alla privacy, come per esempio Digitalcourage scrive nel
contesto tedesco. Dall'altro lato, e' difficile dire che queste
applicazioni non servano a nulla se si tratta di proteggere altre vite.
Ma questi sono i due piani del dibattito su cui discutere.
Personalmente io ho le mie riserve su un dibattito meramente tecnico e
sono piu' preoccupata su chi trarra' vantaggio da tutto questo...che e'
anche un modo per rilanciare una certa economia, quando i soldi
andrebbero spesi meglio per la sanita' e per altre emergenze della crisi
che stiamo vivendo. Inoltre, non e' possibile creare in tempi cosi brevi
una tecnologia da diffondere sul territorio, e pianificare una
diffusione a livello generale senza considerare il digital divide.
Ma dato che Apple e Google si stanno gia' muovendo, bisogna comunque
confrontarsi con il problema e cercare almeno delle soluzioni migliori.
Ma questi sono i miei 2 cents.
Saluti,
T_Bazz
--
http://disruptionlab.org //
http://networkingart.eu
Twitter: @t_bazz
PGP: 5052 AAC0 9C7E 9E9B 7633 4F29 5878 EF6B AF7E 7846