Il 21/04/2020 10:41, T_Bazz ha scritto:
> Al momento in Germania si stanno sviluppando apps che offrono il
> tracking ma rispettano la privacy basate su PEPP-PT (Pan European
> Privacy Protecting Proximity Tracing). Potete leggere qui la tematica
> della discussione:
> https://www.disruptionlab.org/fridays
Ciao,
tecnicamente parlando, il fatto che rispettino la privacy deve essere
supportato almeno da un report generato dopo un RE dell'app e/o dopo
un'analisi del codice (in caso di app opensource) per poter confermare
quanto sostiene lo svluppatore, aggiungo che le tracking app sono
inutili se non supportate da un'ottimo sistema di verifica medica
(tanponi + test sierologici) perche' non ci vuole molto per poter
trollare allegramente con i dati inviati da queste app il che renderebbe
tutta la data collection che ci sta dietro, assolutamente inutile.
Ultimo punto e' l'uso degli smartphone come strumento di tracciamento,
che a parer mio e' deleterio. A quanto si dice, per fare in modo che la
data collection funzioni, e' necessario che il 60% della popolazione
installi l'app. Se consideriamo che gli smartphone sono posseduti dal
71% della popolazione capisci bene che sara' molto improbabile
raggiungere un cosi' elevato numero di persone con smartphone+app attivi.
my 2 cents
bolo
