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[Guerre di Rete - newsletter] Coronavirus, emergenza e diritti e digitale

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[Guerre di Rete - newsletter] Coronavirus, emergenza e diritti



*Guerre di Rete - una newsletter di notizie cyber*
*a cura di Carola Frediani
N.63 - 22 marzo 2020*

In questo numero:
- Coronavirus, emergenza, diritti e digitale
- ransomware e Coronavirus
- leak russi

*CONTATTI
*Sono tempi straordinari e difficili. Per questo ho deciso di
ristrutturare i modi in cui posso essere contattata a seconda delle
diverse esigenze. Se qualcuno vuole contattarmi in modo anonimo (o,
quanto meno, con una maggiore probabilità di privacy e senza dover
passare per una casella email o un account legato a un telefono) può
farlo andando su https://contact.carolafrediani.org/#/
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUEtuhDAMPc1kifKjDIssuuk1kEk8jKeQ0MRpxe0bGMnywk9-Pw-MS8qH21NhUQvmiYIzyoxy0CI4G9S9vwsq0yMjbkCr41xR7HVeyQNTiueD0r2S4ulUgIDjqMYB0Nsw2_4RrJ_BGzWgVL04ZSaogTB6dPiL-UgRxeqezHu5mc-b_mrjU2Tw3HnIaYUmHQgidSkvF27aFuS01FIarZWSd_XRqY5elhZ80TP_3KzcFt2VOpfG9N35tInsqFADoDIVJn8RnlGmhm41Eh8TRphXDO-U_K7lMs3Hji7iX1mRGfP7eHal7TAY0YRCav1Et1TMp-GMjP8jx3kR>
(se da dentro la newsletter non si apre link basta riscriverlo nel browser).
È una piattaforma open source creata da Globaleaks (che ringrazio! in
particolare un grande grazie a Giovanni Pellerano) che permette a
giornalisti, media e organizzazioni (qua ce ne sono alcune
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkE2OwyAMhU9TloifNEkXLGbTa0QE3NSdBDLGzCi3H9JKlhf-bD2_FzzDkulwey4sagGaMDqr7U0NRkTXRT1eR4FlehDA5nF1TBXEXucVg2fM6TzQ5qqVeLpuiGPsTYzzfHsorbvQg5p9GKKxozVenDKTrxEhBXDwC3TkBGJ1T-a9XOzXxdxb-dUHyeRT2T211UMiv4ltXaAzyihljdFajbqXWuKrwwVe-KSfS6e2xchS58I-fMuQN0EOCzbgK2NhDCgzLaeJqdGtJuRjguTnFeLHH38Ceb_Lxw4uwV9ZgRnoMzxTMt0wWNGEYm7JJLdUIIKIBAz_uXN2TA>)
di ricevere segnalazioni e a chi segnala di proteggere la propria
privacy (qui un articolo in inglese
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMuOgzAM_JrmVkQSKPSQw172N1AeBtyGhE2cRfz9hq1kydKM7fGM1QRLTKfaYyZWMqQJnZJcPttBMKc6x8d-ZJinOQFsGr2iVIDtxXi0mjCGa4GLnrdsVZrLee5HJ7gdumcv5cM8Zy2dNp2ZXT-zS2bSxSEECwp-IZ0xAPNqJdrzTX7dxHet4ziauEMgsGszl-AqFuDItZF-Y1juOsRwbrHkewweA9yPFTN5MD4eF7_4aLSv8wyVaEXbSiE4b0f-aHiDrw4XeOGafm5duy2iycVk0vbd2LixpDBjJXShehMtNjEtl-WpslsJSOcEQRsP7pMGfeL7N0fnDur61QMRpA94ZSq6YZCsCrlYcwxqKZASOExA8AebLIk9>
su chi sono, che fanno).

Oppure potete scrivermi una mail con PGP. O contattarmi solo su Signal
+14783944294. O scrivermi su Wire a @carolaf. O, se non avete
particolari esigenze di privacy, molto semplicemente, rispondere a
questa newsletter.

*CORONAVIRUS E DIRITTI
Norme emergenziali alimentano mentalità dispotica. Meglio la fiducia e
potere ai cittadini
*Apro questa sezione - Coronavirus e Diritti, che temo sarà una sezione
ricorrente d’ora in poi - con le parole di Yuval Noah Harari. Lo storico
e saggista di fama mondiale ha infatti scritto le parole più semplici e
importanti, che possono aiutarci a navigare questi tempi difficili.
In sostanza, riassumo e parafraso qua unlungo articolo di Harari
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkEuOhDAMRE_T2YHy4bvIojdzDRQSQ7sHEiZxBnH7CdOSF7ZLVrmeNQRriJc-QiKWE8QJnVZCjbyXzOnGiaEdGKZpiQC7wU1TzMCOPG9oDWHw94GQreDspfuudXNnDSwznxvu-CiHlvdj20sLQzOz22Yy2SF4Cxp-IV7BA9v0i-hID_V8yK9S53nWC9U27GWwwRN4Kp0Y3cgVH6quPFUJAaYyyo6VWKBbwFlr-pahllxyrqQUgg-iq0WN7wZXeOMr_jwavq-yTnlOZOz3bcGixoRFMJkwEVqsQ1zviFNR9-yRrgm8mTdwn_T0wfUfhq4DtIczbUAE8bO8Gcqm7xUrRi4Ubl6vGWIEhxEI_gD9IX4P>che
vi consiglio di leggere sul Financial Times, di fronte a questa crisi
globale, la più grande della nostra generazione, dobbiamo essere
consapevoli che le decisioni prese adesso, dai nostri governi, da noi,
plasmeranno il mondo nei prossimi anni. Per cui dobbiamo agire
rapidamente e in modo deciso, ma dobbiamo anche tenere conto delle
conseguenze a lungo termine delle nostre azioni. Nello scegliere fra due
alternative, dobbiamo considerare non solo come superare la minaccia
immediata, ma anche quale mondo abiteremo quando ne usciremo, perché ne
usciremo. La tempesta passerà, ma vivremo in un mondo diverso. Molte
misure prese in emergenze a breve termine diventeranno permanenti. È
nella loro natura, nella natura dell’emergenza. Perché ci sarà sempre
una nuova emergenza all’orizzonte o la possibilità che quella precedente
possa riaffacciarsi.

In tempi di crisi e di emergenza ci sono due scelte principali. Una è
quella tra sorveglianza totalitaria o empowerment dei cittadini. L’altra
è tra isolazionismo nazionalista o solidarietà globale. Nella loro
battaglia contro il coronavirus alcuni governi hanno adottato nuovi
strumenti di sorveglianza. Questa emergenza potrebbe segnare un punto di
svolta nella storia della sorveglianza, anche perché la tecnologia al
riguardo sta correndo a rotta di collo.

E dunque possiamo scegliere. Possiamo scegliere di proteggere la nostra
salute senza instaurare un regime di sorveglianza totalitaria, e lo si
può fare dando potere ai cittadini. Alcune risposte di successo al
coronavirus che si sono viste in Corea del Sud, Singapore, e Taiwan,
anche se hanno usato alcune applicazioni di tracciamento, in realtà si
sono basate molto di più su una attività molto estesa di test; su una
informazione onesta e chiara; sulla cooperazione volontaria di un
pubblico bene informato. Il monitoraggio centralizzato e le punizioni
severe non sono l’unico modo di far sì che le persone seguano delle
indicazioni benefiche. Quando alle persone sono comunicati fatti
scientifici, e quando c’è fiducia che le autorità pubbliche seguano
questi fatti, i cittadini possono fare la cosa giusta senza un Grande
Fratello che li sorvegli alle spalle. Una popolazione motivata e
informata è molto più efficace di una popolazione ignorante e sottoposta
a repressione. Questo quanto scrive Harari.

Aggiungerei, spostandosi su un piano psicosociale, anche alcune parole
di Luca Sofri, direttore del Post, sul suo blog:
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMtugzAQ_Jr4huUHBHLwoZf-BjL2hmwKNrXXQfx9TZFWs9LMPjTjLMEc02G2mImVDGlEb7TUD9Er5k3r5dANDPP4TACrxcVQKsC2Mi3oLGEM54JUnRTsZSbdduoxKdcN_m6ffrCD14--E5NVytuenW9GWzxCcGDgA-mIAdhiXkRbvumvm_qute8735FohpAJMHCkyiqhRG1CV5BDhYyNxw8Esk0JzRabp80OM2HVGJpzXmilpBSDvHPJ8d3iDG98pd9bK9ZZ8VymTNb9cBdXlgxmrIItdB5xyGOaT6tjVdcSkI4Rgp0W8FcKdMX2b4qODUyAPS9ABOkizyxV2_ea1Uc-1vyCmQukBB4TEPwBPH2Cdw>
“D’altra parte, però, questa paura naturale, reale, motivata, sta
generando già quote di naturale, reale, motivato fascismo in tutti:
intolleranza estrema e richieste di repressione verso chi esce di casa
(con punte di giustizia fai da te
<http://email.mg2.substack.com/c/eJy1UkuO5CAMPU3YEfHJd8Fi1KNWL-cGkQOulLsTSAPJqG7fpOoMLVmy_SzsZz8sZFxCfJg9pMyOhHEiZ7TUo-gVc6ZxcmgHRmm6RcQNaDU5Hsj2Y17JQqbgrwdStVKwe_G6HyTiqDtlZ7j1sxgavJLxBqqZ2TVmgsMReosGT4yP4JGt5p7znir9p1LvxU5yGGobYiSMWFMumI3Bg4UrCld4UjwSX4CA5xCLAU850rIWwFHEnIHbsO8ltXfkFraNPPANfOAbrZfzwXMXTsxYuoLt2rGBgXejmLmUCHyU2vK2tcrdROfavqn0-2nXr0r_fTLUbx__KtX2b7_AiJFRQgmhlZJSDLKrZU2fDS34Sff4XTViW1SdjjllsF_lVhuLhhKVAhyZUiZLdYjLJdVUqtvhKT8m9DCv6F4q5pfsT1HyY0fj8X9aC0-ML_D6C6rpe83KIBeK_t4sB8aIz33wBx-8yCU>
e fanatismo tra il ridicolo e l’inquietante), indulgenza verso misure di
censura
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMuOwyAM_JpyK-KRNO2BQy_7GxEFN3FLIAtmo-zXL9lKlkf22BrNOEswpbybNRVitUAe0Rst9U0MinnTeXntrwzL-MwAi8VgKFdga30EdJYwxeNBql4KNjccegVKdUL3zoMYoLvdeg0NwYmLYIfMaKtHiA4M_EDeUwQWzEy0lpO-n9RXq23bOIbjmCO1WQklGgjdmhxas4v9TfG8AMbz2y7r8zwjBciNYmiOc6GVklJc5YVLjq8OJ3jhnL9PnVgmxUt9FLLuzV1aWDZYsBG2EhZChzzl6fA4NnapEWkfIdpHAP-xT5-8_t3QvoKJsJUARJA_yyNE1Q2DZk3IpxZcNFOFnMFjBoI_gEh-4w>
persino sui libri, che in altri tempi sarebbero state assai discusse per
le loro implicazioni, un sentimento diffuso di dover ognuno di noi
difendere una necessità superiore, sentimento che ci legittima e ci
mette tutti in una divisa, gran voglia di chiamare la polizia,
denunciare qualcuno, o intervenire noi stessi”.

“Più delle norme emergenziali, si deve temere l’espansione di questa
mentalità dispotica, che vorrebbe neutralizzare dubbi e domande”, scrive
la politologa Nadia Urbinati
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkd2KpTAQhJ_G3ClJNP5c5GJgOK8h-Wm1ZzRxY2cPvv3GPdDQ0EVR1NfOEKwx3fqMF7F8QZrR61a0Ex8k87rzYlQjw2teEsBhcNeUMrAz2x2dIYzhMQipBGeb7lQPVk0OpqF1QsLIlZ38KIZFLN4oxZ6Y2WSPEBxo-AvpjgHYrjei86rar0q-yrzf72bLy4JhpRgeU4NU7hAo3WWHGGqTEgSP5ogOa1OTcZCghjpaCx4TzEizgkG2hk9O2R6MHYap470c-qp92d9K9pmOeTvnBEvVfiPVWzzgNCsw1JJLzlspheCj6BvR4E-HK_zglv5UHT9W2VzZXiX2t3HxYEnjhUUwmfAidNjEtD6c5qIeOSDdMwRjd_AfhPRh_p8I3SfoAO9rByJIn-PzCNkNQ8tKkI8FftBrhlL7qUfwDx8emNg>.
Il punto è, come scrive anche Leonardo Bianchi su Vice
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMuOgzAM_JrmVpQHtHDIYS_7GyhNDPUuJKzjFPH3G1rJsq2xR6MZ7xjmRIfdUmZRMtCIwRplBnnXItg2qL7rBeZxIoDV4WKZCoitPBb0jjHFk6B0p6R4Wg3BgfG60wBm6N1tGqag_GBA3ybVeXHKjK4EhOjBwgvoSBHEYp_MW76Yr4v-rrXve7O4Qs47IqAGSgW11LIOad57bT69MFzVcCX0KabscYXI6To579EtUF8E2pMmjdZKyV7dGtXgT4sz_OCT_i6tXGfd5PLI7Pxv49MqyGLGenCFMTN6bBLNp-GxXtcSkY8RonssED5Z8Ce8tzU-NrAR9rwAM9AHPBPV7f1uRBUKqaYY7VygOgtIwPAPmXWEyw>,
che “stiamo perdendo un sacco di tempo ed energie nella ricerca di
facili capri espiatori su cui scaricare le tensioni che stiamo
accumulando in questo periodo di isolamento. In altre parole: ci stiamo
focalizzando quasi esclusivamente sulla responsabilità individuale—che
in un'epidemia è un fattore importante—perdendo di vista quelle
collettive e politiche”.
Del resto, se “progetti un’economia mondiale che premia il cieco
interesse personale e rende l’altruismo insostenibile, non sorprende che
alcune persone inizino a comportarsi come se fossero nel dilemma del
prigioniero”, scrive Wired USA
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkUtvnUAMhX8N7EDzgMBdzIKkiVQlqZTcPtIVGgYDToDhznhC6a8v9Ere-NjWsb5jNEFv3aYW6ykOHlyNrZJcnlgh4lZlLS_zMkZfdw5g0jgqcgHiJTQjGk1o5-OAi5yzeFCnoiuzpsxB56woi_zUyUYX3GRl1920mYkPm1qHFmE2oOAT3GZniEc1EC0-klUkHvZa1zVd0UGbGjvtvaf9x0MfNCXGOjvrT3TBJ4ueW5jQJF5vPtGNDZR4axDoWI_kQ9eYEdtIfvm6Vq_iD729nvvzbTFPFbu_XJ7_Vqyydx8_xzfBl4l-P357-jH07k4-34by_Iv38jt7ebmPUQkmGJNCcM5KfpPyFN8z7OEdB3eJMjb1IvWh8aTNx_F07BR63Ac6EHpCg6l1_cGt3qdTmJG2GmbdjNBekdI1g_-EaFtAzbD6EYjAXcUjGJEVhYx3o9buYcyqD-B2TDsqgn8RuJ6J>.

*Tracciamenti, privacy e il difficile equilibrio
*È normale il desiderio di molti di trovare aiuti nella tecnologia nella
lotta contro il coronavirus. Ma c’è chi ricorda come ancora sappiamo
molto poco del rapporto di causalità tra uso di tecnologie per tracciare
persone e risultati ottenuti. L’esperto di tecnologia ed ex parlamentare
Stefano Quintarelli ad esempio sottolinea
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMuOgzAM_JrmiPICwiGHvexvoJC41F1IaOJsxd9v2Eo-jD2yxzPeEawpn_ZIhVgtkGcMVgk18VGyYHUQpjcMy3zPALvDzVKuwI66bOgdYYrXgpC94OxhtTPTuIhhMlqHYO6LMN4HfZeyD8b3kl0ys6sBIXqw8Av5TBHYZh9ER7mpr5v8bkVvJILc-bS37lUxkmugkKNaGhBS80lJNSilRz7yaRwYWskl50pKIbgRQyc6fGpc4YmP_Lppvq-yK3VpR_zPdZlliwUb4SphIfTYpbxe1ubG7jUinTNEt2wQPq7pE9O_CToPsBHeZYPr1c_wyk7qcVSsCYXU8op2rZAzBMxA8AeWoHvK>
il ruolo giocato dalle differenze culturali e dalle rigide norme
igieniche da sempre adottate in Giappone. E abbiamo visto prima Harari
spiegare l’importanza di una serie di altre misure, non solo tech,
adottate da Corea del Sud, Singapore ecc
“Quando vi dicono che la Corea del Sud ha sconfitto il virus coi big
data, i cellulari e le app, ricordatevi che non vi stanno dicendo una
cosa corretta”, scrive su Twitter
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUEFuxCAMfM1yjMCwCXvg0Eu_ERFwsm6TkILpKr8v6Uo-jD2yxzPBMy4pn-5IhUUtmEeKTiv9kAOI6ExU9m4FlXHOiJun1XGuKI46rRQ8U9qvBQV3JcXT9Tb60Jt5DvMsvZkfegJpgjZThGiDEZfM6Gsk3AM6_MV8ph3F6p7MR7npjxt8tuIXMWPuQtpalz0VTmtqsLDnWhpQYJTuQVmj7w-wZtC9IAcSpNQASkmr-k519GVowS965p-bkdsCXalTOxK-r9siOyrUCF-5SVCgLuXlMjc2dqs78Tni7qcV49s3v4P6t8HngW7HV1nxevY9vNIDMwxaNKGYWmK7WyrmjJEyMv4BcqZ9VA>il
professore di sicurezza informatica del Polimi Stefano Zanero.
“Principalmente il metodo coreano si basa su molti, moltissimi test”.

*Tracciare per fare cosa*
Poi c’è il tema dell’effettivo utilizzo e utilità dei dati raccolti da
eventuali soluzioni di tracciamento. Si traccia per fare cosa e in che
modo, e soprattutto con quali risorse? La risposta a questa domanda deve
venire prima della discussione di soluzioni tech. E non solo per una
mera questione di privacy o diritti, ma anche per una più urgente
necessità di efficacia dei provvedimenti che si mettono in atto.

*La linea della ministra Pisano*
Su questa linea sembra essere la ministra dell’Innovazione Paola Pisano.
“Bisogna capire se serve (l’app di tracciamento ndr) a salvare vite
umane, vista l’emergenza sanitaria innescata dal Coronavirus. Questa è
la domanda che ci dobbiamo fare. Per ora stiamo ragionando sull’utilizzo
dei dati per riuscire ad analizzare fenomeni del genere. Noi non avevamo
all’interno del governo una struttura preparata per la gestione dei
dati, ora la stiamo mettendo in piedi” (Corriere Comunicazioni
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkMFugzAMhp-muYFCgMIOOeyy10Bu4lJ3kDDHoWJPv7BKliL5k_07nwPBOfJht5hE5YQ8kbdt037owShvO9-M_agoTXdGXIEWK5xRbfm2kAOhGM6BxvSNVg-L7b2_gkbf990w6u6OBQx-vPZj3-PdqTNmguwJg0OLO_IRA6rFPkS2dGk_L-ar1Ov1ql1kJmR0cc2hZP2WLKpJCvY0k8BSFRbiepwdEKiEwVGYq40ShFjtsGQhWGOVsNpyeWDZgbHaSbDKKwQsk4qs0Ubr1pim0WNzrZuanh3N-KQH_1w6vc6mTvmWBNx3uWpVbClRAVDWJyFHdeT5VDIVeh4rx4QBbgv6ty156_3_vBwb2oCvtKAI8rt5OjfdMLSqBPlYPAc7Z2RGT4yCf1OklK4>).
Cosa farà questa struttura per la gestione dei dati? Non è chiarissimo.
Secondo Wired
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkMGSgyAMhp-m3OoA2qoHDr3sazgI0aZVcCHU8e03bmcySSDJJN_vLMEc02G2mEmUDGlAb2pV97LVwpvGq-7WCczDlABWi4uhVEBsZVzQWcIYzgGlb0qKp7Fy0n0n7U3dez32vfKTd1JPcrJ3O_pWnGsGWzxCcGDgA-mIAcRinkRbvtSPi_5h2_e92jGBr5D4iYEgBTjTxOcuwImWWnKQNTvVsnMxxWA_mEq-er7sOlkHY4zv65bwY93BPQLNOSdrrZWSnbpXqsJXgzO88Jl-L41cZ13lMmay7l25uIpkMCMXbCHMhA6rmOaTf-DqWgLSMUCw4wL-Kw19tfwnpWMDE2DPCxAjfD9PgXXTtrXgRT6yqMHMBRLjMjLBH5Kfij8>,
“tra le prime ricerche che la task force prenderà in esame ce n’è una
basata su dati di Facebook. Il social network ha fornito informazioni
aggregate e anonimizzate all’università di Pavia, che ha elaborato
alcune proiezioni”. Si tratterebbe di “dati sulla mobilità e mappe sulla
densità della popolazione”.

*Soluzioni distinte*
Il punto è che in quanto uscito finora sembra esserci a volte una
confusione tra analisi di flussi di dati aggregati e anonimi, per vedere
se in una certa area le persone si stanno muovendo troppo; controllo e
geolocalizzazione individuale per vedere se una persona sta in
quarantena; contact tracing di contagiati per ricostruire chi hanno
incrociato; autoanamnesi individuale per capire se in una zona sta per
insorgere un focolaio in mancanza di tamponi a tappeto. Sono soluzioni
ben diverse sul piano tecnologico, dei diritti, dell’efficacia.

Ci sono infatti almeno tre soluzioni distinte. La prima: “analisi di big
data relativi alla circolazione, compresi dati di geolocalizzazione
anonima tramite celle telefoniche, smartphone e GPS”, scrive Key4biz
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkUGOwyAMRU9TdkSBkDZZsJjNXCNywE3dSSADplV6-qFTyQvrf9tfenbAuMR02D1mFiVjmsjbTnVje9HCW-PV0A-C8nRNiBvQajkVFHuZV3LAFMN7QeleteJmr67OD73x2rt5VjCfTd-D0X03zJ0ZQbxjJiieMDi0-MB0xIBitTfmPZ-6r5P-rvV8PpsfPMxMr4a4Ci4-yEs1yhVlJ3Ncy6tGk2R0Ia5xIXdDCXJP8QHSU23oAe6QOybpYuAEmSFhXd8wLRheIDMEqhpBPa_Hfhj72giyutVt22mtVDuoc6Mauhta8E639Hsy7bboJpe5nnM_jYubSJYyVQMKU2Zy1MS0vAFN1d1KDTkmDDCv6D_s-AP7HwUfO9qAz7wiM6aP-P6ANpdLJ2qQj5V6sEvBlNBTQsY_Db6XyA>.
“Sappiamo quante persone si trovano in un dato luogo in quel momento ma
non sappiamo chi: big data analytics applicata efficacemente ai dati di
mobilità delle persone non al controllo degli spostamenti individuali di
Tizio e Caio”.

Diversa è la “raccolta dati geolocalizzazione smartphone con il consenso
degli interessati e altri dispositivi digitali nei 14 giorni anteriori
al rilievo della positività al virus. Sostituire, quindi, il
tracciamento cartaceo degli spostamenti autodichiarati”, con i dati del
telefono, prosegue Key4biz, secondo la quale sia questa che la
precedente soluzione sarebbero compatibili con le attuali norme.

Ancora diverso l’uso di app di sorveglianza personalizzata dei
contagiati e positivi al virus, “attivando anche alert di geofencing che
avvisino le autorità competenti in caso di violazione dell’isolamento
prescritto ai positivi al Covid-19”. Tale scelta richiederebbe, invece,
nuove regole, scrive Key4biz. “A normativa vigente, non è, quindi,
possibile tracciare e geolocalizzare – in forma individuale e non
aggregata – i cittadini legittimamente senza il consenso degli
interessati, così attivando un tracciamento individuale, una sorta di
pedinamento virtuale”.

*Coerenza tra obiettivi e strumenti: il parere del Garante
*Sul tema interviene con la solita chiarezza proprio il Garante della
Privacy, Antonello Soro, che intervistato da Tiscali News dice
<http://email.mg2.substack.com/c/eJxNkMtuhDAMRb9mshuUBzCwyKKb_gbKwzCeQkITZxB_XyhSVcmy5XtlXfk4QzDFtOs1ZmIlQxrQayVUzx-SeV170TUdwzyMCWAxOGtKBdha7IzOEMZwHgjZCM6e2ttG8UaY1nbKuWYcWytBNb3qu9qOvGZnzGCKRwgONLwh7TEAm_WTaM039XGTn0dt21ZNJplAsCZ8G7dXSKcO9uhTgXxuz7jAMXx0l37_W-4e8zqb_b_by77mrWCoJZecKymF4J1oK1Hhq8YJXvhM37eaL5OscrGZjPuqXFxY0pjxMEwhzIQOq5imE8FwuEsJSPsAwdgZ_EWHLpy_z9K-gg6w5RmIIF3iyVjWj4diR5CPB9egj69SAo8JCH4AGaGK4Q>:
“In questi giorni, in nome dell’emergenza e del contrasto al virus,
vengono avanzate proposte, spesso anche azzardate e irriflesse. Proposte
di tracciamento massivo digitale dei cittadini, con app di ogni genere
fondate sull’idea che un incremento della sorveglianza individuale possa
essere utile al contrasto e alla conoscenza del fenomeno epidemiologico.
(...) Questi nuovi strumenti andrebbero valutati sulla base di un
progetto serio, visibile e conoscibile, ispirato a principi generali di
trasparenza, proporzionalità e coerenza tra obiettivo perseguito e
strumenti usati. Per fare questa valutazione servono progetti concreti e
valutabili. Invece in queste ore così difficili temo che a volte possa
prevalere l’idea di "fare come la Corea del Sud" o "come la Cina". Bene,
dico qui con forza e chiarezza che non sono questi i modelli cui ci
dobbiamo ispirare".
E ancora, sempre Soro: “Bisognerebbe anzitutto orientarsi secondo un
criterio di gradualità e dunque valutare se le misure meno invasive
possano essere sufficienti a fini di prevenzione. Se sono necessarie e
proporzionate. Ad esempio, apparirebbe sproporzionata la
geolocalizzazione di tutti i cittadini italiani, 24 ore su 24, non
soltanto per la massività della misura, non fosse altro perché non
esiste un divieto generale e assoluto di spostamento: la gigantesca mole
di dati così acquisiti, ancorché gestibile, non avrebbe una effettiva
utilità”:

*No a soluzioni tech senza cultura giuridica*
Prosegue lungo questa linea di cautela anche unarticolo su Il Post
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMtuwyAQ_Jpwi8XDjsmBQy_9DQvD2tkUgwtLrfTrixtptavZh3ZmnCVYU36ZPRVitUCe0Bsl1J2PknnTe6EHzbBMSwbYLAZDuQLb6xzQWcIUzwMhB8HZw-gZ7ot2yt2EU4Mb9KyFllKM4zI4tQh2vpls9QjRgYEfyK8UgQXzINrLRX1c5GeL4zg6DOdyh9SwszmkOUBcMaaGJZe8Fa5aEveWYIO8QvyFK1w9ZiTC65KitxtEsgHbCkNznnHV-Aiuxa0THT57XOGJj_x96fm2yq7UuZB1X51LG8sGC7aBrYSF0GGX8npqn9p0qxHpNUG0jZh_20JvH_9V0msHE-EoAYggv5unubIfR8XaI5-aodGsFXKGxhoI_gAgyoid>dell’avvocato
Carlo Blengino, che pone una questione apparentemente controintuitiva: e
cioè che “ogni intervento sui diritti digitali [è] assai più rischioso
di quanto avvenga nel mondo fisico (...) Non è che non si può fare
nell’emergenza, è che bisogna farlo diversamente, con più cautele.
Bisogna, per addentrarsi nella selva dei nostri dati, avere competenze
tecnologiche e grande cultura giuridica: non basta l’una e non basta
l’altra.

Come giurista direi che si può fare; come conoscitore delle dinamiche
della rete direi che è molto rischioso; come tecnico informatico direi
che non ho la più pallida idea di come si potrebbe fare senza rischiare
errori clamorosi oggi e disastri irreparabili domani”.

*Alcune proposte di app*
Sul tavolo, anzi sui media, in questi giorni sono state citate alcune
app (nessuna finora è online o operativa). Una in particolare, che
sembra essere la più quotata, su base volontaria, assicura di voler
proteggere la privacy. Scrive al riguardo StartupItalia: “Un’app che
sfrutta reti GPS e sensori degli smartphone per tracciare la nascita di
possibili nuovi focolai di Covid-19. ‘Tramite il GPS e i sensori
presenti nello smartphone, grazie ad un sistema georeferenziato
incrociato con dati statistici di Istat, l’app sarà in grado di
monitorare gli spostamenti effettuati dalla persona che risulterà
positiva al Coronavirus – spiega Luca Foresti, CEO del Centro Medico
Sant’Agostino – e di rintracciare e avvertire tempestivamente coloro che
gli sono stati vicino nei giorni prima del contagio. Tutto questo
avverrà, chiaramente su base volontaria, garantendo l’anonimato e
condividendo in tempo reale i dati ottenuti con la Protezione Civile
(...) “Non è necessario inserire alcun nome, cognome o numero di
cellulare per accedere all’app - prosegueStartupItalia
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkEFygzAMRU8T72BsQ4AsvOim12CErRC1YFNZTie3r2lmtNDoz9eXngfBNfHLHSmLKhl5puA60930aFVwfTDTdVKU5zsj7kCbEy6ojrJs5EEoxdNg7NVo9XABPAzjdLOj0WCueB9G44Od9DLYZdRXdcbMUAJh9OjwifxKEdXmHiJHvnQfF_tZKwuwlIMENoIWSx0Z203j0Fhtte7MrfGJU4QncckNMNMzNRs0cBxNxjVC7deNmnwGwo5RqAlI1RUFVqqHK3LvXdYaoycztKalr55W_KIH_1x6va-2zWWpfv_d-rQrdpSpClCEspCnNvF6opirupdI8poxwrJheFOSN9b_p-V1oIv4mzcUQX4PT9a2H8dO1aCQKt_o1oLMGIhR8A8xE49R>
- Saranno sufficienti soltanto l’username e la password. In questa
maniera, si preserva l’anonimato e i tracciati non vengono resi
pubblici. Il sistema è stato messo a punto con la collaborazione
dell’avvocato Giuseppe Vaciago, uno dei maggiori esperti nella
protezione dei dati sensibili in Italia”.

La Stampa cita
<http://email.mg2.substack.com/c/eJxFkU1uwyAQhU8Tdlj8JLGzYNFNr2GN8diZFoMLQ6LcvrhZVEIz4o3g07zngXFN-eX2VFjUgnmk2Vltb6o3YnbnWQ-XQVAZl4y4AQXHuaLY6xTIA1OKxwNtLlqJu1us6q0ehn6ZDKihh-syLWYAhVqjgkkcmBHqTBg9OnxgfqWIIrg7815O9uNkPtt5Pp9dgMKw7dARN4XRxxTSStAuEZ-lNaOMak3ZVvTtX_cppwgPyrVICnJNDROTbN_JHWOBOCcJskYJ-96ULDmD9wQZJcktPWjDyCRnXANJYggEkaTu7HDV9nKzgtyBVtYYrdWgr53u6OtMK37RPf-czmpbTVfq1Ij-u_NpE9lRoTaAylSYPHUpr4eLY5tuNRK_RowwBZzfBvM7kT-_-LWjO3YLyIz5LR4xmXPfW9FAc2rRRLdWzBlnysj4C30hopQ>,
oltre a questa, anche un’altra app, definendola “analoga applicazione”
sviluppata dall'Università di Urbino ('Digital Arianna diAry').
"Consentiamo all'utente - spiegano gli autori - di conservare sul
proprio dispositivo tutte le informazioni utili a tutelare se stesso e
gli altri. E’ come se tutti gli smartphone fossero una grande banca dati
distribuita in cui ciascuno gestisce i propri dati senza farli viaggiare
in rete, ma sapendo che potranno essere incrociati in caso di necessità". 

Infine, un’altra app nominata sui media è STOPcovid19 che “traccia una
mappa degli spostamenti di chi lo porta in tasca”, scrive MBnews
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkM2OozAMx5-muYGSAC0ccpjLvAYyiUs9CwnjOK26T79hK1m2_PG35Z8HwTXx2x0piyoZeabgOtNN-mZVcH0w4zAqyvOdEXegzQkXVEdZNvIglOIpMHYwWj1cN11HM8L1Ot3CNBl9HwYzISzL0I_e9lqdZ2YogTB6dPhEfqeIanMPkSNfuq-L_a72er3afYn4yi1Jza22ugbdVYc78orxLzQ-cYrwJC65AWZ6QrPBcTRb2hfgAI0weE_nYBRYqYoVuXOX7qw1Ro_m2pqWfnpa8Yce_Hvp9b7aNpclC_g_rU-7YkeZagOKUBby1CZeTwBz7e4lkrxnjLBsGD5s5APz_6vyPtCdf2wogvwpnoRtf7t1qh4KqVKNbi3IjIEYBf8BCmGLHw>.
“ A svilupparla è stata Webtek SpA (...) I dati raccolti sono
rigorosamente secretati e vengono messi a disposizione esclusivamente
delle autorità preposte, che li possono utilizzare in caso di necessità:
nello specifico, verificare i contatti avuti da un contagiato da
Covid-19 nel corso del tempo”

Ma anche le telco si sono fatte avanti. “Nel nostro paese gli operatori
Tim
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkE1uhDAMhU8zWaL8wMAssuhmTtA9ComH8RQS6jhF9PQNHcmSJT_Zn9_zjmFOdNgtZRYlA40YrFHmJnstgm2DGrpBYB4fBLA6XCxTAbGVaUHvGFM8F5TulBRPq4feG9PJqe_1o5VSXrXsZO_AyKnzt1acmNGVgBA9WPgBOlIEsdgn85Yv5uOi77X2fW98IkIg8GktsbJ-Kwsb5CpP5GKo_RNXgVZLLaXRWik5qGujGny1OMMLn_R9aeU66yaXKbPzX_XoKshixiq4wpgZPTaJ5tPRWNWTxccI0U0LhLdZfqfz_zsfG9gIe16AGeg9PCPTbd8bUUEh1ZiinQsQQUAChj-iCHsp>,
Vodafone
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkEtuwzAMRE8TLQ1JVhJnoUU3vYahD-2wtSWXomK4p6_cAARIcEA-zATHMGc67JYLi1qARoy2V_1D3rWI1kQ1XAeBZZwIYHW4WKYKYqt-weAYczoPlL4qKZ5WRvm43drsvVS9nyYw18HFwZuHN15HcWJGVyNCCmDhBXTkBGKxT-atXPqPi_5ste97FzIRAkHIa02N9dtY2CE32ZNLsfVXjm4679FqqaXstVZKDurWqQ6_DM7whU_6uRi5zror1Rd24bt9XgVZLNgEVxkLY8Au03zaGpt6AvkYITm_QHw75ndE_wb42MAm2MsCzEDv5ZmbNvd7Lxoo5pZVsnMFIohIwPAHgCx-dw>
e WindTre
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkMtuxCAMRb9mWEY88uqCRTfzGxEBT8bTBFJjGqVfX9KRkIV8bR_d6x3Dkui0e8osSgaaMFijzIcctAi2DWrsRoF5ehDA5nC1TAXEXuYVvWNM8VpQulNSPO1s1ANGM4xGtv0AoTdSt92j62rtjBrFhZlcCQjRg4UfoDNFEKt9Mu_5Zj5v-l7fcRyNT0QIBD5tJVbWb2Vhg1zlmVwM1xjGwAT1J9BqqaU0WislR9U3qsFXiwu88Enft1Zui25ymTM7_1Vvb4IsZqyCK4yZ0WOTaLmMTVW9kHxOEN28Qnh75ndI_xb43MFGOPIKzEDv5pWcbofBiAoKqaYV7VKACAISMPwB9QJ9gg>
hanno offerto alle autorità i dati aggregati per monitorare gli
spostamenti delle persone a fronte della richiesta delle autorità. La
regione Lombardia
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkE1uhDAMhU8zWaIkhIEusuim10D58TBuIaGOU0RP39CRLC_8ZH9-LziGJdNp91xY1AI0Y7S96t_kqEW0JqppmASW-UEAm8PVMlUQe_UrBseY07Wg9KCkeFong_EA4wj6EQyY-zDGofd35ycFg2l7DTO7GhFSAAs_QGdOIFb7ZN7LrX-_6Y9Wx3F0IRMhEIS81dRYv42FHXKT2S2tr3nzjiI6gVZLLWWvtVJyUvdOdfhpcIFPfNL3zcht0V2pvrALX-3wJshiwSa4ylgYA3aZlsvV3NSLx-cMyfkV4sswvxL6_5_PHWyCo6zADPQaXrFpM469aKCYW1TJLhWIICIBwx9wRX50>
sta usando i dati per verificare quante persone stiano rispettando la
raccomandazione di restare a casa”, scrive il Corriere delle
Comunicazioni
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkMFuhDAMRL9mcwORwBZ6yKGX_gYKiWHdhoQ6Tle7X1_TlSLZmlE8o-cdw5bpYY9cWNUCNGOwve7fu9GoYIegp-uksMwrAewOo2WqoI66RPSOMafzgzZX3ambHc3i_TiM4-BXGK7XMYTx3awLrKD1NGl1xsyuBoTkwcIv0CMnUNHemI9y6T8u5lPe_X5vfSZCIPB5r0mynpKFLbLYDNFnmRGa_7VxsVnRJdkCRFFd5UzIrglSsakMSYZLcmDH5_PUDqAGY8PkPKZNbim0pjNd1xujdTfpt1a3-DXgBl94o5_L0O2baUtdCjv_Le12RRYLiiFpWBg9tpm2E80s7lmaHzMkt0QIL2r8wvwPgR8H2AT3EoEZ6CWe7I3g65UEhSy8k90qEEFAAoY_XcCX0g>.

Ma su Repubblica Walter Ricciardi, consulente speciale del ministero
della Salute sull'epidemia, va oltre questa analisi del traffico e parla
di contact tracing. Dice infatti di stare lavorando per implementare
anche in Italia il "contact tracing" sul modello sudcoreano: "D'accordo
con il ministro, sto proponendo che la si adotti anche in Italia,
abbiamo già attivato un gruppo di studio per definire i dettagli"
(segnalazione di Fabio Chiusi
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMtuhDAM_JrNEeUFhEMOvexvoJAY8BYITZyu-PuGruSDx5ZnPOMdwRLTZc-YiZUMacRglVAD7yULVgdhWsMwj3MC2B1ullIBdpZpQ-8I43EfCNkKzlYr1aRm3s2q823negN6aodukEa4tne6Z7fM6EpAODxY-IV0xQPYZleiMz_U10M-a9EbiSA1Pu4VzW7C6FcsGSvK5Kjk2gipaw2dVJyLVhhuOEMrueRcSSkEN6JrRIMvjQu8cE0_D833RTa5TJXEf9_0LFmstJq7QpgJPTYxLbe_sW73ciBdIxxu2iB8rNMnq38ndJ1gD3jnDe5_P8M7QKn7XrEqFGIN7bBLgZQgYAKCP5CcfRc>).
*
Il modello coreano
*Tutti a invocare il modello tech sudcoreano senza abbracciare però il
resto del Paese asiatico. Ma cosa sappiamo di questo modello?
Scrive Valigia Blu
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkMFywyAMRL8m3OIBTGr7wCGX_oZHBsVRaoMLIh7_fXEzo9M-aVa7DhjnmA67xcyiZEwjeduqdpCdFt4ar_pbLyiPj4S4Ai2WU0GxlWkhB0wxnAdK35QUT2uGdnIAXTfoG0wDGETTe-McDPDoQIrTZoTiCYNDi29MRwwoFvtk3vKlvV_0d51935s3LDQTTEtpiKvmYooB3pRKvvrqfGV0IS6x7lQqyGqppWy1Vkr26qtRDb0MzfiiZ_q9GLnOusllygzup3FxFclSpgqgMGUmR01M85lsrHQtgfgYMdQH0H9C86el_wx8bGgD7nlBZkwf8axOm65rRTXysdYV7FwwJfSUkPEPc8Z_5Q>
parlando proprio di questo: “Ciò che ha fatto la differenza sembra
essere la capacità diagnostica su vasta scala
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkEuOgzAMQE_T7IKSAIUuspjNXAPlY8AtECZOirj9hFaybMt_P2cSTCGeeg-UWCaIA3pdy_ohOsW8brzs254hDWMEWA0uOsUMbM92QWcShu1qkKqVgs3ajlaNth0fD1u7rjFj3Urb91ZY_7h3zZ1dawaTPcLmQMMb4hk2YIueU9rpVv_c1G-R4zgqcp-i1UxViFMJbnBQMUooUYyoi3Ihhs28MWbizhAQn80buI9h38Fzmk3cl5NTyGnmrxDB8GM2iTiBi5A4Xm52DogY6muyqJWSUvTyXskKnw1O8MQ5_t0asU6qomwpGfeqXFhZ1EhYEiYnpIQOr0MvNEPJrnnDdA6wGbuA_1JLX8wfCOncQV8vLZASxG_wYq-arqtZWeRD4b3pKUOM4LHcC__rV5aI>.
Il servizio di tracciamento tramite App è basato sul consenso (con
informativa e indicazione della base giuridica), laddove i problemi
sembrano derivare da un lato dall’eccesso di dettagli inseriti nelle
comunicazioni istituzionali e dall’altro dall’elaborazione di tali
informazioni a mezzo di software di privati e visualizzate in forma di
mappe.
E ancora: “L’approccio draconiano della Cina appare eccessivo e
sproporzionato per l’Europa. Ma gli europei hanno iniziato a discutere
dell’eventuale recepimento di un approccio più soft, come quello della
Corea del Sud. In Romania
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwtUduu3CAM_JrljQgIufSBh770NyICTtanCaTGnNXu15ftVrLky8ia8Th4hj3T0125sKgFaMHoet3_UJMR0dmo52EWWJaNAE6Ph2OqIK66Hhg8Y07vBW0GrcTdjXadrd9GGPSo1Gj7bbKrhTAPWwyDmsSbZvE1IqQADr6BnjmBONyd-Sq3_ufN_GrxeDy6iDsa21FufWEkbNkHrv5AbqpbF-opr8xyQ3nmhJwJX02SxCQZz0sS-ENSPn1ClH47_mP4yocnkLHVwdeXlyFTTv4bqZZ6VJTaTH0_TQKdUUap3hit1azHTnf4ZXGHL7zTn5tV5266UtfCPvzuQj4FOSzYAF8Zm-iAXab97dbS0LM2kc8Fkl8PiB8j-eP8P1_4eYFL8CgHMAN9hu93GDtNvWhEsR2Dye0ViCAiAcNfDyec_Q>
si parla di localizzazione tramite GPS dei contagiati, in Germania
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkc1uwyAMx5-m3BIB-eyBw7Rpt532ABEJbuI2gcyYVt3Tj6wSsrAt-2__PFmGOdDT7CGySBFoQGcqVZ1lp4UztVN90wuMw4UANourYUog9jSuOFnG4I8CpRslxWLGttbnSsvG9n0nQerGwXlsxqa5tK5SWhwyg00OwU9g4A70DB7EahbmPZ6qt5P-zO_xeJQLYITSQXY9PCLjdAPKzgarS37Ov488vI_Tkvi3-EIuvtl6F4jdES9mmLN9DxS8vSOlWGywUGHXWOwUxjVvw5iri7rturY7lwtvq0CjpZay0lop2au2VCVea5zhigv9nGq5zbqMaYxsp1s5hU2QwYg5YVNul6fEMtB8ABpydkse-TmAt1nQvdjxC_Y_Cn7uYI71VmAGegWPC-i66yqRhVzI1L2ZExCBQwKGP_W9mC0>
si discute se i dati sulla posizione dei contagiati possano essere
utilizzati per identificare potenziali contatti. In generale l’idea che
possa rendersi necessario un salto tecnologico nella lotta al
coronavirus si sta diffondendo in tutta Europa.
Gli scenari possibili, sulla base del modello della Corea del Sud, sono
i seguenti:

*

    Controllo dei soggetti in quarantena tramite geolocalizzazione.


*

    Tracciamento dei percorsi dei contagiati per identificare i soggetti
    a rischio.


*

    Diffusione al pubblico di informazioni sugli spostamenti dei
    contagiati per allertare i soggetti a rischio e invitarli a farsi
    sottoporre a testdiagnostici”


*Singapore*
Oggi Singapore se ne esce con una app
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMGygyAM_Jpy0xGw1R449PJ-w0FIMX0KPAh1_PuH7UwO2ewkm12jCVxIh4ohEysZ0oRWSS7v3SCYVb3l43VkmKdnAtg0ropSARbLvKLRhMGfC1xceccWJXurpXmaUZrZCDOP937mnRTGDjcQo2WnzKSLRfAGFLwhHcEDW9VCFPNFPi7ip9a-760L7za7CnQiNCvUboE1NjkC2KbExgRP2lBDSRv0rtmRlg8ACg5ogcRQiU509QHBeTfyW8tbfPXo4IVL-rv03eZEm8uc66Hf1oSNJYUZK6ELYa662IbkTrtTZbfikY4JvJ5XsN8k6BvdxxgdEZSHPa9AVOU_wzNP0Q-DZFXIhpqhV65ASmAxAcE_LKmHig>
con un approccio che definisce “comunitario” (community-driven), oltre
che volontario.

*Ancora sul contact tracing e sul dopo*
Il rischio principale delle tecnologie di contact tracing rimane per la
privacy degli individui diagnosticati con la patologia, e per quella
delle aziende/locali visitati dai contagiati. Inoltre tali tecnologie
offrono opportunità ad attori malevoli per creare panico e fare frodi,
avvisa un white paper del MIT
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkDtvwzAMhH9NNBqS7FjOoKEtUnQo0DRbJ0OWaJnxQ64eCfzvKzcAudyRONynVQTr_CZXFyJJAXyLRpasPFHBiZGVYc2xIRja3gPMCicZfQKypm5CrSK6ZX9g_MgoGaRQvTjxWjDdN0aXfV_rqhONNlScOioU2WNalQzCokHCHfzmFiCTHGJcw6F8OfD3PMbjHQrrnJ2g0G7OUo8T7E5etjy-rpXx5_LHjG_jtrUfr6a2-H25DJ_n8arzzR3hQVByyiktOWeMNqwuWIG3Ci3ccPC_h4rOlhchdSEqPe45xEsMmA2VIoaIGgvn7d62ze6cFoxbC4vqJjBPEPFJ7r9X3FaQCzzCBDGCf4o7Tl4JUZIcZFxGuEibwHsw6CHCH6SHhIU>
che, per il contenimento della malattia, propone, oltre a una app
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkEGOwyAMRU9TdomAkKZdsJjNXCMi4FLPEMiAaZTbD2klLyx_21__WUPgUz70lgqxWiDP6PQghjufJHNaOXEbbwzL_MgAq8GgKVdgW10CWkOY4nkg5Cg4e2q-ODCgjLrDYOwkpJLX-2Mar4rLSQ4jO21mUx1CtKDhBflIEVjQT6KtXIavi_xute9779AjmUAZoiu9TWub25RCR2Cf7z6naF6Ya-koG_uL0Xdm27q1Fup86ppkQltkqCWXnA9SCsFv4tqLHn8UevjBZ_67KL562Ze6FGpfTieWNRZsgqmEhdBin7I_Q89NXWtEOmaIZgngPjzoA_Adj44NdIS9BCCC_BmeVKWapoE1I5cayah9hZzBYQaCf2RKiJs>,
“soluzioni incentrate sui cittadini, con la privacy al centro, sicure,
open source e decentralizzate”.
Parlando del dopo, e di misure di contenimento più ridotte e mirate,
ancora Stefano Quintarelli immagina
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMtuxCAM_JrltojX5nHg0Et_IyLBm7glkAXTKn9f0pUsW5qxNZ5ZHMGa8mmPVIjVAnlCb7XUo-gV89Z4OTwGhmV6ZoDdYbCUK7CjzgEXR5jidSDVQwq22cHPRvTOjWZcOiHhqbuH6EavtTJCmo5dMpOrHiEuYOEH8pkisGA3oqPc9MdNfbaaQ1r5q2IklyEE5EgNVUKJNoRu7YB8z3i4TJjhXmBJ0af7DnyjPTC0167QSkkpBtlxyfHL4ApfuOXXzYh9VbzUuZBbvvmSdpYtFmyEq4SFcEGe8nrZnBq714h0ThDdHMC_E6B3ZP-G6DzARvgtAYggv8ErR2X6XrMm5FPLLtq1Qs7g28sEfwlXgVE>
sul suo blog un’app che, “gestendo opportunamente i necessari aspetti di
anonimato con meccanismi a doppio cieco” possa diventare uno strumento
di coordinamento e di supporto per le persone che ricevono aiuto e per
quelle che lo forniscono. “E magari usiamo quest’app come “antenna” per
registrare i contatti a breve raggio (usando il bluetooth e sempre con
adeguate garanzie di anonimizzazione, come fa quest’app
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkM2OgzAMhJ-muRWRBAp7yGEv-xooPwbcQsI6TivefmGRLB88Y42-8ZZhSrSbLWUWJQMNGIyW-qvulAimCbJve4F5GAlgtbgYpgJiK25BbxlTPB-kamUtZtM2DYyh132wrtWdhR5a7cbRNspa9QjijBlsCQjRg4E30J4iiMXMzFu-6e-b-jnGJ0rRvpFKvqfCjsC-7j5FprRUE_JcXIXpMH7AHVugUbWqa62UlHUvH5Ws8NngBE-c6ffW1OukqlxcZutflU-rIIMZD8EWxszosUo0nVjDoa4lIu8DROsWCBcxXxX9A_C-gYnwyQswA13HszfVdJ0WR1BIR1fRTAWIICABwx_vqn6z>)”
E ancora, sul dopo, le preoccupazioni
<http://email.mg2.substack.com/c/eJxdkcuO2zAMRb8m2sWwZMV2FlpkXn1kMUCAomk3hiwxDie25FLyuJ6vrzzZFRBAkBfUBc81OkLnaVGjD5FNAahBqwpe7PNKMKuk5fWuZhiaCwEMGnsVaQI2Tm2PRkf0bl3gYsdzdlV7I1uTQ7m3XFzKXZu3VpdyLzg3ppK2ZatNoyeL4AwoeAdavAPWq2uMY9gUh414SW8kfNdmQReB3KeL7jNPXZIczGGrU78EDKkvZMlTgb-RtCeLTtOyHf0MFLYOwG7_U8hHMOuPye3l0poe7aZ4-jYfTlzffHycj69n970xh_lX9fwxwrl--tDz81F_uT4Op6Nsa3o9_7Zff56kfDj_eNjdPEMlcpHnhUiH5jUvM57hm8QO3vBKfzYyHzqRhakNUZtbZvzASGHAJOgpYohocL1updokdZgcxqUBp9se7B14vCf0yS8uI6iVQw8xAboP19iErKqCJSPrU1ROdRMQgUWCCP8Ayvuraw>
della ong britannica Privacy International (anche in UK c’è un simile
dibattito). “Se sono usati i dati dei cellulari per identificare le aree
geografiche o le persone a rischio come delineato in alcune proposte del
governo (britannico, ndr) quali sono le misure prese per assicurare che
siano usati solo per gestire la diffusione di Covid-19 e non per altri
scopi di sicurezza nazionale e polizia?
Una delle preoccupazioni maggiori attorno a queste iniziative e ad altre
misure annunciate in risposta a Covid-19 è: cosa succede dopo? Una volta
che un governo si è dato tali poteri, è raro che voti per rimuoverli.
Per questo è cruciale che le misure che stiamo monitorando abbiano una
chiara data di scadenza”.

(Intanto, a proposito di app e Covid19 ma su altro tema, è stata sospesa
l’app
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkE2OwyAMhU9Tdon4SZp0wWI2c42IgJt6JoGMMa3a0w9pJWQsW35-_rxjWBI97Z4yi5KBJgzWKHORgxbBdkGN_SgwT1cC2ByulqmA2Mu8oneMKR4DSvdKipu9DoPzXdDjfAXTz7Mc-3NwrrvITs46GHGsmVwJCNGDhTvQM0UQq70x7_lkvk76u77H49F6dMmnLbXItaKllvWTpgZ1qQE2oAXiyzU-UYrujlRyk1PeIbtmdY3b92aFxhVOHojxWv2-ql98K5heDjURaA9labRWSo7q3KoWfzpc4Adv9Hfq5LboNpc5s_O_bfUjyGLG2qjCmBk9tomWA8hUu1uJyM8JoptXCB9W_IH7Pp2fO9gIj7wCM9CneBDX3TAYUReFVClHuxQggoAEDP_Nho_2>per
le autocertificazioni degli spostamenti)

*Riconoscimento facciale ai tempi del coronavirus*
Dicevamo della tecnologia che galoppa, specie in tempi di emergenza. In
Cina e in altri Paesi le aziende di riconoscimento facciale stanno
proponendo strumenti che non solo funzionino con le mascherine, ma che
rilevino anche la temperatura. “Così come riportato da Reuters
<http://email.mg2.substack.com/c/eJxtUbFO7DAQ_Jpz58h2Ei4ULt4raEB0iDLa2HvJcol9rG1Q_h6Ha5G2mt2dGc04yDhH3u0tpixKQh7J21a3j-pshLed10M_CErjhRE3oNVmLihuZVrJQaYYjgdteq3EYif1oAd3Vt3gvfZ9pelb45TH_lH7afDikBmheMLg0OIX8h4DitUuOd_Sqf13Mk91yrVhLBk5NS5uFQDO5FY8VkkuCGtepIscA3wRV-gCjmCVjC7OgQ5b9bTSB7lBuspvBK5k0kGQE0ryXrqFAvzxJy_Em0ywp3r29vz8_9Wod_X-IsgaZZRqjdFaDfqh0Q19dDTjBy38eerUNpsmlSllcNfDtmBLieoCSqZU_VMTeT6iG-t2K1VvHzHAtKK_p5rvNfyGlPcb2oDfacVcg7iDRzemO59bUYV8rH0EOxdkRk-MGX8AkNCh2w>,
l’azienda cinese Hanwang Technology Ltd avrebbe sviluppato la prima
tecnologia di riconoscimento facciale che può riconoscere il volto di
una persona anche se indossa una mascherina”, scrive Laura Carrer
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMuOgzAM_JrmVpQHtHDIYS_7GyhNDPUuJKzjFPH3G1rJsq2xR6MZ7xjmRIfdUmZRMtCIwRplBnnXItg2qL7rBeZxIoDV4WKZCoitPBb0jjHFk6B0p6R4Wg3BgfG60wBm6N1tGqag_GBA3ybVeXHKjK4EhOjBwgvoSBHEYp_MW76Yr4v-rrXve7O4Qs47IqAGSgW11LIOad57bT69MFzVcCX0KabscYXI6To579EtUF8E2pMmjdZKyV7dGtXgT4sz_OCT_i6tXGfd5PLI7Pxv49MqyGLGenCFMTN6bBLNp-GxXtcSkY8RonssED5Z8Ce8tzU-NrAR9rwAM9AHPBPV7f1uRBUKqaYY7VygOgtIwPAPmXWEyw>sul
suo blog. “Se connesso a un sensore per il suo rilevamento il sistema
può identificare, oltre all’identità, anche la temperatura corporea del
soggetto, scannerizzando fino a un massimo di trenta persone in un secondo”.

*Facebook rimuove articoli sul coronavirus per errore: è un bug nel
sistema anti-spam*
Negli ultimi giorni molti utenti hanno riscontrato incomprensibili
rimozioni di articoli che avevano postato a tema coronavirus. La ragione
è tecnica. “I social network stanno mandando a casa molti dei loro
moderatori, in seguito alle misure sanitarie di sicurezza per mitigare
la propagazione del Covid-19, e quindi dovranno affidarsi maggiormente
ai sistemi di rimozione controllati dall’intelligenza artificiale
(AI)”,scrive Valigia Blu
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMtygzAM_Jr4FsYPCOTgQy_9DcbYClECNpXlMPTr6zQzOu1K2od3DHOiw24psygZaMRgjTJX2WsRbBvU0A0C83gjgNXhYpkKiK1MC3rHmOL7QOlOSXG3rruYqTPOdLehrU-Mlr0a4Aq9013Qk3jLjK4EhOjBwgvoSBHEYu_MWz6Zr5P-rrPve_NyC87opqU0yBW7OQ9TSs_zmgKQ-63ScPaJUnQvpJLrikCrpZbSaK2UHNSlUQ0-WpzhgXf6ObVynXWTy5TZ-Wfj0yrIYsZKuMKYGT02ieZ3vLGya4nIxwixuoDwSc6fqv6D8LGBjbDnBZiBPuC7P932vRFVKKTaWbRzASIISMDwB7n_gKI>.
Di qui una grande quantità di errori di valutazione.

Per capire quanto questi errori siano ampi e casuali, vi riporto un post
che era stato rimosso (e poi ripristinato con un messaggio di scuse da
Facebook. Il bello è che nemmeno me n’ero accorta, l’ho capito solo
vedendo il messaggio di scuse). Era un mio post dedicato al mio romanzo
Fuori Controllo. Questo era il testo (notate che coronavirus non era mai
citato):
“In un Paese dove ci sono leggi d'emergenza e una lunga crisi economica,
il giornalismo è in crisi, e gli attacchi informatici imperversano, una
banda strampalata di outsider si imbatte in una fuga di dati che allude
a un inquietante programma di sorveglianza..... Se cercate da leggere
per la "quarantena" e magari qualche riflessione per il dopo, il mio
cyber thriller a sfondo sorveglianza è in offerta sul sito dell'editore
Venipedia (solo formato e-book - 3,99€). Il libro si trova anche sulle
principali piattaforme online
https://www.amazon.it/Fuori-controllo-Territori-Carola-Frediani-ebook/dp/B07VYN9KF4
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMtqwzAQ_JroFiPJr_SgQ1vwpdBTKfRkNvLG2cSWXGlV43595QaWhZ1hmJ2xwDj6sJnFRxYpYuhpMKUqn2SrxWCqQZ3qk6DYXwLiDDQZDgnFks4TWWDybhcoXSsprkaCldjWLQI0NbRV05ygruFygaZSurFit-khDYTOosEfDJt3KCZzZV7ioXw-6C7Puq4FzPDrXUGc7y75QEfrHQc_Tf74gSEQ79grZASOXcCBwNERz97fs2JY8nqR7efX-9NbVwkyWmopS62VkifVFKqgW0Uj3ugavg-VnEddxHSODPZeWD-LYChSJiAxRSZLhQ_jHrzP7Jwc8dajg_OEw6MTfpT4H5G3BY3DNU7IjOEB7s3qqm1LkY0Gn9t0Zkw5Sv49IOMfAuaI-A>”

(E comunque il libro è in promozione sul sito dell’editore
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkM2KwzAMhJ8mvjXEdtqkBx8Wlr5G8I-aqE3srCx36duvswWBxAzDoM9bhjnR2-wpsygZaMJgtNTXblAimD7I8TwKzNOdADaLq2EqIPbiVvSWMcUjINVZdmIx1wHcEORVA3jbKTdo5c5y1A7UObj7RRw1ky0BIXow8AJ6pwhiNQvznhv91ahbnQ3I28jQviDiDgFti1z1vKS9Lji5lJ71uJdEePIpMqV1TUdY3ywzoSsM026ne6LNcmr09yck0KhOdZ1WSspulJdWtvjocYYHLvTT9N02qzYXl9n6Z-vTJshgxmrYwpgZPbaJ5oPAVN2tROT3BNG6FcIHDn9o_v_K7x1MhN-8AjPQRzwQq34YtKhFIVWs0cwFiOqnBAx_r8uNVg>)

*CORONAVIRUS E SCUOLA
Scuole chiuse, come spendere i 10mila euro del governo per il digitale?*
Il decreto Cura Italia assegna 85 milioni per l'emergenza coronavirus,
circa 10mila euro a scuola. Come usare le risorse per aiutare la
didattica online?
Scrive Wired Italia
<http://email.mg2.substack.com/c/eJw1kE1uwyAQhU8TdkH8OImzYNFNr2FhGNvTYnBhiOXbFzeqhIZhHk-j9zlLMKd8mC0VYrVAHtAbLfVTPBTzpvOyv_UMyzBlgNViMJQrsK2OAZ0lTPE0SHWTgi1merqb7CelRu3sqKQA8HevvJNi6jrr2blmsNUjRAcGXpCPFIEFsxBt5aI_LuqznX3f-Y4ZPEdqT0tUbUCyrS-upnA2SijRLqFbkc9_Ba5uwZbj6lJO0b4w13L1ODdzgPaJoTmNQislpejlnUuOXx3O8IVL_rl0Yp0VL3UsZN03d2ll2WDBJthKWAgd8pTnk8DQ1LVGpGOAaMcA_g2H3jT_stKxgYmwlwBEkN_DE7HqHg_N2iKfGtZo5gq5BW6hCX4BMmWLcQ>:
“Uno dei capitoli più delicati riguarda la voce più sostanziosa della
misura, ossia i 70 milioni per tablet e computer in comodato d’uso alle
famiglie che, altrimenti, non possono permettersi l’acquisto. “La
didattica a distanza dà per scontato che tutti gli studenti la possano
ricevere”, osserva Tobia Sertori, segretario generale Flc Lombardia, la
sigla dei lavoratori della scuola della Cgil. Mentre la situazione è ben
diversa, da scuola a scuola, da indirizzo a indirizzo (“gli istituti
tecnici sono più strutturati”, riconosce il sindacalista) e da famiglia
a famiglia. La palla torna i monitoraggi del ministero. “L’assegnazione
dipende dal ceto degli alunni”, osserva Giannelli, quindi deve essere
frutto di un’analisi dello stato di famiglia”.
Di questi monitoraggi per verificare chi avesse necessità, fra gli
studenti, di tablet o computer avevo scritto la scorsa settimana nella
seconda parte dello speciale su Scuola e didattica a distanza:
“Coronavirus, consigli molto pratici per la didattica a distanza e in
emergenza
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMtywyAM_JpwK8PDjp0Dh176Gx4MiqMUgwsiHvfri5sZHTQrrVa7zhIsKR9mS4VYLZAn9EZLfRODYt50Xo79yLBM9wywWgyGcgW21Tmgs4QpngSpeinYw_he3IWe1dgrcbXWw6BmJ2C8qfs8j_rGTpnJVo8QHRh4QT5SBBbMg2grF_15UV-t9n3nLxtwQTuHypEa5lJO0b4w1_JRXE3Bfnj0lqj90bpCNv7atsfQKKGE0EpJKUZ55ZLjs8MFnvjIP5dOrIvipc6N4b65SyvLBgu2ga3U7qBDnvJyepzadK0R6ZggtlfAv-3TO69_N3RsYCLsJQAR5Dd4hqi6YdCsCfnUgotmqZAzeMxA8AcoVIM->”
(vedi anche la prima parte: “Nuovo coronavirus e la sfida digitale per
la scuola italiana
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkM1uwyAQhJ8m3IL4cRznwKGXvoaFYeNsisGFxZbfvriR9jSfRrMzzhLMKR9mTYVYLZBH9EZL_RB3xbzpvBxuA8MyPjPAYjEYyhXYWqeAzhKmeBqkuknBXqaDXj4G26teOusfwzBpPfSdfWohnADPzpjRVo8QHRjYIB8pAgvmRbSWi_66qO92-77zzQac0U6hcqSmuZRTtBvmWq6-EbIBrsXVFGyjDI0SSgitlJRikD2XHN8dzvDGV_69dGKZFS91KmTdD3dpYdlgwQZsJSyEDnnK89lsbHSpEekYIbYHwH9K02el_w50rGAi7CUAEeSPeE6nuvtdsxbkU5srmrlCzuAxA8EfduB-9w>”)

*DISINFO*
*WHO lancia servizio Whatsapp contro la disinformazione su Coronavirus*
Attraverso un numero
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUEluwzAQe411NLQ4sX3QoUCRbxhaJvakjqRKo6b-feUGmANBckCQzhCsMR86xUKsFsgLeq2EmvkomdeDF9NlYliWewZ4Gtw15QosVbujM4QxnA9CXgRnmx6ds8JaY6fLXQpp3dUPRgpluZvuXAp2xiymeoTgQMMP5CMGYLveiFLp1Ecnb-1Mwv61GSompd7FZ6MKBN-pW9qav1OfgxjnaVZimmUnrwS_1MgNGy6xZndaGvaGTEMMteSScyWlEHwS1170-BhwhQdu-bsb-HOVfam2kHFfZyDLGgs2wVTCQuiwj3k9ay9NfdaAdCwQjN3Bvxeh94T_BelIoAO8yg5EkN_kuascxlGxFuRj2zLotULO4DEDwR99CoUe>
Whatsapp gli utenti possono fare domande su Covid-19; risposte
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO)
WHO
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkEFuhDAMRU8z2QWRAJ2ZRRbd9BrIJAbchoQmziBu39CRvLD_15ftZ4Fxiek0e8wsSsY0kjOd6p7tXQtneqcew0NQHueEuAF5w6mg2MvkyQJTDFdA6UG1YjVPdE7BbJWFXqN6YNcPbgDd6wmsnQZxrRmhOMJg0eAL0xkDCm9W5j3fus-b_qp1HEdzrLGhwHUKeGSZYtxqPyNwSSgzx0SYq-KQ61lXaI1yRfC8SvCYWE6JwpKljS9yUj3lDJaz5Cgn8r5enuWLQB4rcIZ9F2R0q9u201qp9qE-GtXQd08LftOafm99uy26yWXKDPansXETyVCmakBhykyWmpiWi81Y3a0E4nPEAJNH98bGb87_FPjc0VyveWTG9BYv-Lq_3ztRF7lYgQezFEwJHSVk_AO1_5fP>

*CYBERCRIMINE
Pausa dei ransomware contro ospedali?*
Alcune gang cybercriminali specializzate in ransowmare hanno affermato
che non prenderanno di mira ospedali e strutture sanitarie in questo
periodo. Alcuni si spingono a dire di contattarli se una struttura viene
colpita per errore. Quanto questa affermazione sia credibile è tutto da
vedere, ma così riferisce Bleeping Computer
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkEFuhDAMRU8z2YFIAgMssuim10Ah8YBbSGjiFHH7mo4UKZa__O3_nCVYYrrMETOJkiFN6I2Wemx6JbxpvRy6QWCeXglgt7gZSgXEUeYNnSWM4R6QqpONWI12nRz7du60lb1qZvnqYHxard0wOtc9xb1mssUjBAcGfiFdMYDYzEp05If-eKhPfud51vMGcGBYXNyPQpBqLlgKcGb-MriSkC4ukw057qdNUC02LLmiWGWKR2WJrPtmi2oFu9FaxcSq5zluHTZ42NGxgUCjGtU0Wikpm0E-a1njV4sLfOGafh5tsy-qzmXOt999h0gGM7JgC2EmdFiz901lYnUvgS-bIFjO4N_A6E34Pz9dB5g7xwbEwd7NG7tq-14LXuQjow5mKZASeExA8AeOPJVg>che
ha intervistato alcuni esponenti dell’underground criminale.
Qualcuno si sarebbe già contraddetto
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUEluwzAMfE10NLQ5tg869NJvGFoYh60tuRLVwL-v1AA8kDMghzPeEmwpX-ZMhVgtkFcMRgm18EmyYHQQ8zgzLOsjAxwWd0O5Ajur29FbwhT7gpCj4OxpHotyyqvR8XHSUrjJi-UeXNCW-1ELzbrMamtAiB4M_EK-UgS2myfRWW7q4yY_W9ELiSAPPh1tchWIYnuNkkNbGlLIUu2NkLpJCT7NSolZTMusGRrJJedKSiH4LO6DGPBL4wZf-Mw_N82PTQ6lunbEf3cJlg0WbISthIXQ45Dy1j2ujT1qRLpWiNbtEN726Z3Xvxu6TjARXmWH_vMb7CFKPU2KNaGQWnDRbBVyhoAZCP4ANEV_NQ>.
Intanto esperti di cybersecurity mandano un messaggio
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMuOwyAM_JpyjMAQ0h447GV_IyLgpm6TkAWzVf5-yVay5Jc845ngGeeUD7enwqIWzCNFp5W-yQFEdCaqa38VVMZ7Rlw9LY5zRbHXaaHgmdJ2HijolRQPN-iA0uq7sTKqyU5huE1R3QyG-2AVgDhpRl8j4RbQ4S_mI20oFvdg3stFf13guwW_iRlzF9LaupVer9RyYc-1tEKBkQC9lbq3jbhXPQhyIEFKDaCUvCrbqY6ehmZ80iP_XIxcZ-hKnRpIeJ3AIjsq1Ba-MhWmQF3K86lsbNu1bsTHiJufFowf0fxx6V8DHzu6Dd9lwfPTz_C0DswwaNGIYmp2bW6umDNGysj4B-PIeyw>
a questi gruppi promettendo che investiranno tutte le loro risorse per
beccarli se non si fermano contro questo genere di target.

*RUSSIA LEAK
*Il gruppo di hacker/hacktivisti Digital Revolution (di cui ho scritto
ampiamente in questo speciale su Leaks e Intelligence
<http://email.mg2.substack.com/c/eJxVUMtuhDAM_JrNDZQHLOwhh730N1BIDOstJDRxWtGvbyhSH5JPHs-MZ6whmEPc9RYSsZwgDui0EurGO8mcbpzo255hGqYIsBpcNMUMbMvjgtYQBn8QhGwFZw8tTSPHrrkpfp0MiBsYoaSbrLN9Oxo1ssNmMNkheAsa3iHuwQNb9INoSxd1v8iXMnOGGMFhBII65TGRsa-1DWvBth-8clgdF5WHj7QAEcSqkD7xkEQtueRcSSkE78W1FjU-G5zhiY_4dmn4Ost_0ixqTFgAkwkTocU6xPlIOhR0zR5pH8CbcQF3lkBna9-ZaN9A__5xLo8qZdN1ihUjF0p9Xv-N9gWqIYXc>
della mia newsletter) che ha come avversario il governo russo e le sue
misure di controllo ha pubblicato nuovi documenti tecnici su una suite
di strumenti di attacco informatico che, a detta dei leaker, sono stati
sviluppati dai servizi russi (FSB) tra 2017 e 2018. In pratica sarebbero
strumenti per creare ampie botnet, reti di dispositivi collegati a
internet, con cui sommergere di richieste siti e servizi target.
Defense One
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUcuO5CAM_JpwI-KR7vQcOIy0mt-ICLgTzxDoBTNR_n5hW0JGVMkuXOUswZbyZV6pEKsF8oLeaKk_xKyYN5OXj9uDYVmeGeCwGAzlCuxV14DOEqbYG6S6ScF28wQ5ixW8W-UK0826VTk7z6u390nfrGddZrHVI0QHBn4hXykCC2YnepVBfw7qq53zPEcPT4gFGj26dDSQwO0xhbRd7aGEEu0SupVcS0HLd1t4hJNTSoEftmG_wDES5AjEy17JpzNyS2TdDw9gf8Bzn1w9IFLhLljsMvKuPx597KC_UobnoP94ntuszNB0WaGVklI85H2UI35PuME37vnvMIljU2Opa-kK_dcsGyzYCFsJC6HDMeWtu7c09qgR6Vog2jWAfxtL7yT--0TXC0zbqASgtsUb7PGoaZ41a0I-tUii2SrkDB4zEPwDIuWhxA>

*ALGORITMI
ESPERIMENTO DI ANALISI COLLABORATIVA
*Ora che siete a casa potreste dare una mano a ricercatori che cercano
di analizzare il modo in cui funzionano gli algoritmi di raccomandazioni
delle piattaforme online. Il 25 marzo verrà lanciato una analisi
collettiva e collaborativa dell’algoritmo di YouTube proprio in
relazione al coronavirus. L’iniziativa, di nome WeTest
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUElyxCAMfI05UiweLwcOueQbLgwaWxMbHBCZ-PfBcZUOLXVJrW5nCZaYTnPETKxkSBN6o6UeRa-YN62Xw2NgmKdnAtgtboZSAXaUeUNnCWO4FqR6SMFWMw4gOudnr9qHGMZudKD8U3ulpeh6eLJLZrLFIwQHBn4gnTEA28xKdDT6o1Gfta4m3_CMhcoMnJJ1XxgWDr_1BvhKvYEgUwWSoVFCCaGVklIMsuOS46vFBV64pu-mFfuieC5zpnqFu7izZDBjJWwhzIQOeUzLZWuq7F4C0jlBsPMG_nZMd0T_Bug8wAR45w2IIN3DKzfV9r1mVcjHmlUwS4GUwGOqr_4BbNh9EA>
e organizzata dagli “attivisti dei dati” di Tracking Exposed
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMtuwyAQ_JpwK-Jhx_aBQy79DQvDhmxqgwtLWv99cSOttNoZzY5mnCUIKR9mT4VYLZBn9EZLPYlBMW86L8d-ZFjmewbYLK6GcgW212VFZwlTPAVS9VKwhxksLPo6jUpMXe-tGrWXk1STc2K5q65np81sq0eIDgy8IB8pAlvNg2gvF327qM82UOXEKVv3hTFw-G0y8A3fbYC2vCX7YR3hC8vWboZGCSWEVkpKMcorlxyfHQZ44iN_XzqxBcVLXQq1l9yljWWDBRthK2EhdMhTDmesubFbjUjHDNEuK_h3YnpX9B-Ajh1MhJ-yAhHkN3j2prph0KwZ-dS6iiZUyBk8ZiD4A9wNfHY>,
ha come obiettivo di valutare la presenza di video complottisti su
Covid-19 nelle raccomandazioni; e di vedere se la piattaforma in inglese
si comporta in modo diverso rispetto ad altre lingue ecc. I partecipanti
dovranno eseguire una serie di operazioni prestabilite e segnarsi
l’esito di quello che fanno e cosa vedono. “I dati raccolti saranno
immediatamente rilasciati e non sono intesi come risorsa nostra. E’
anche un esperimento di open science”, commenta a Guerre di Rete il
curatore del progetto Claudio Agosti.

*APPROFONDIMENTI*
Coronavirus e digitalizzazione: la ministra Pisano intervistata da
Matteo Flora
YouTube
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkL1uhDAQhJ8Gl8g_YLjCRaToqqRLilTI2HuwF8DEXh8iTx_ISVPNaDSaz1mCIcTdrCERywlih94ooS68kcybyou2bhmm7hYBZouToZiBrbmf0FnCsJwFIWvB2Wi81BV3lbC-lzd1kU7rlle6bfxF27rW7JzpbPYIiwMDD4h7WIBNZiRaU6FeCnk9tG1buYdMuYfShfl0LLmxUNdHoV7FR_59-_x6jzsvpL6BpRzh8P8bZQ8MjeSScyWlELwVuhQl3isc4I5j_CkqPg-yTLlPZN33OcCiwYRHYDNhInRYhjicL7sjnfOCtHew2H4C_wRAT2L_f2hfwSywpQmIID7NE6OsmkaxY8iHA91ihgwxgscIBH_57YFe>

Coronavirus: dati, misure e informazioni utili. Guida alle fonti
ufficiali e affidabili
Valigia Blu

<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlkM1uwyAQhJ8m3IL4cWr7wKGXvoaFYU22tcGFJZbfvriR9jSj0ew3zhKElE-zp0KsFsgTeqOlHkWvmDedl8NjYFimJQNsFldDuQLb67yis4QpXgGpHlKwp_Gq65QW49yPnRu0Hpd-nkcl7OK8d8PCrprJVo8QHRh4QT5TBLaaJ9Febvrzpr7aHcfBX3bFgHZeK0dqmks5RfvCXMvdt-b7hqVmuK8QAjafoVFCCaGVklIM8oNLjt8dBvjGZ_69dWILipc6F7Luh7u0sWywYDNsJSyEDnnK4WKbmrvViHROENsL4N_Y9N7pn4LOHUyEo6xABPktXuOpru81a0U-tcGiCRVyBo8ZCP4A0BmAAg>APT-C-39,
i servizi segreti americani al cyber attacco della Cina: tutto quello
che c’è da sapere
Cybersecurity360
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUUluwzAMfE10k6HFdpyDDr30G4YWxmFrS65EJXBfX7kBCIjigDPk0FuCJeXD7KkQqwXyjMFoqW_iqlgwfZDTMDEs8z0DbBZXQ7kC26tb0VvCFM8GqQYp2MPcg3D99a6kH3t9C6Mbh9tk3d310zBY7dgpM9saEKIHA0_IR4rAVvMg2stFf1zUZ4vX69X5w0Eu4GtGOvQoOqSGxJqewDeM1ntof7sT91zfOPI2_BN_z3fJQMjtBrnNGFu28n82bolaX-IB1tVy31g4VaLEf2qrJO4fwD3wYHmxO-RTgKFRQgmhlZJSTHLsZIdfPS7whY_8c-nFtqiuVFca9Xfn08aywYINsJWwEHrsUl5Oy-aGbjW2fWaI1q0Q3m7S2_5_c-jYwUR4lRWIIL-L501Uf71q1oRCaneIZqmQMwRsu8IfdXCe2g>

Coronavirus is actually hurting Italian fake news and xenophobic propaganda
Quartz
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUMtuhDAQ-5rNDZQE2GUPOfTS30B5TGFaSNjJZFv69Q1daQ6WLY9le8swJzrMnjKLkoEmDKZT3V3etAimD2ocRoF5-iCAzeJqmAqIvbgVvWVM8TQoPSgpFtPfB9tpp8Ygtbu6EJTr9b2SNnRX7Zw4YyZbAkL0YOAJdKQIYjUL854v3dtFv9d7_LY-bRWoUUuthop8ohTtE6nkBnOzFGKMc_MDMe1LcuibndJuZxuDbTA2yHY9qk-gqS-k7LRWSo7q2qoWP3uc4RMXelx6uc26zcVltv7rjBVkMGMVbGHMjB7bRPNZearqViLyMUG0boXwWoNf8_2X42MHE-E7r8AM9CLPTXV_u3WiBoVUd4xmLkAEAQkY_gBzUYbs>
(spoiler: hanno chiesto anche a me qualche osservazione di inquadramento
generale del tema)

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E’ gratuita, indipendente, senza sponsor, mandanti o agende altrui, e si
diffonde col passaparola dei suoi stessi utenti.
Come viene fatta questa newsletter
<http://email.mg2.substack.com/c/eJwlUEluwzAMfE10NLR5yUGHXvoNQwvjsLUlV6Ia-PeVGoAHkgNyFm8JtpQvc6ZCrBbIKwajhLrzWbJgdBDLuDAs6yMDHBZ3Q7kCO6vb0VvCFPuBkKPg7GncbLnQ3ClYvFQPa4O7By2s805Pag6s06y2BoTowcAv5CtFYLt5Ep3lpj5u8rMVvZAI8uDT0SZvc9ptExDQRmyLQpZqaY0QfBo1v49czk3DMknN0EguOVdSNnQR0yAG_NK4wRc-889N82OTQ6muPfHfnYFlgwUbYCthIfQ4pLx1i2tDjxqRrhWidTuEt3t6x_Vvhq4TTIRX2aFLfi97hlLPs2KNKKSWWzRbhdwtZCD4A3Qhf3o> (e
come leggerla)
Per iscriversi: https://guerredirete.substack.com/
<http://email.mg2.substack.com/c/eJxVUDtuhTAQPM1ziWxjfoWLNO8aaMEb2Bewib1OxO1jQpNIW4x2NJrPDIxLiKc9QmKRE8aRnK1VPchOC2eNU33TC0rje0TcgTbLMaM48rTRDEzBXwKlGyXFarHVgzamaaRWg0Loe4B2GtpmKBgciMtmhOwI_YwWvzCewaPY7Mp8pEf99tDPckvGGNFRRMYq5SkxzB_VHPbCCbJaailrrZWSvWorVdHL0IIvWuPnw8h90f9EIlpKVAjITIlppirE5eowFnbPnvgc0cO0obvr8b3Hb1o-D7Qev9OGzBjv5zWSNl1Xi2LkQhnG27-hfwCgrnbF>
Buona domenica!*

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© 2020 Carola Frediani Unsubscribe
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