[inquieto] Progetto sentieristica, ciclovia, rifugio/tappa

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: ca_favale_mlist
Data:  
Para: circolo_matteotti@lists.riseup.net, ca_favale_mlist
Asunto: [inquieto] Progetto sentieristica, ciclovia, rifugio/tappa
Stiamo stilando il nostro primo bando, per proporre un epico progetto
di riqualificazione territoriale di cui potete trovare gli spunti
all'indirizzo http://circolo.noblogs.org/progetti e che ripropongo qui
in calce alla mail ...

Ma abbiamo un "piccolissimo" problema: per avere
un minimo di chance nella realizzazione della cosa serve un accordo di
"partenariato" con associazioni, enti, privati cittadini. Invitiamo
pertanto a visionare il progetto in questione, e a dare il proprio
sostegno: scrivendoci una mail a progetto@??? con la propria
adesione, in maniera da chiarirci meglio i numeri su cui possiamo
contare per dimostrare la fattibilita' della cosa. Dobbiamo
quantificare ogni cosa... a partire dai potenziali usufruttori del
progetto.

Senza dimenticare, che cerchiamo pure finanziatori dal
momento che una quota del 25% del costo del progetto non e' finanziata
e che dobbiamo dunque ricoprirla con le nostre palanche. Daje!

Una breve, ma necessaria introduzione
La Liguria e' la regione italiana piu' caratterizzata da un'estrema
polarizzazione dello sviluppo antropico nei pressi delle zone costiere.
Il bando in questione fa riferimento alle zone periurbane e questo
impone come prima riflessione quella di definirne i contorni in
riferimento al nostro territorio, la riviera di Levante, nella fascia
che va da Chiavari a Sestri Levante. La costa e, in linea generale, il
fondovalle della riviera sono le uniche zone definibili come 'urbane'
in un territorio prevalentemente montuoso e scarsamente abitato. A
ridosso di queste zone "fortemente" antropizzate si trovano catene
montuose senza soluzione di continuita', caratterizzate dalla quasi
totale assenza di collegamenti tra la costa e le aree interne, ad
eccezione della strada di fondovalle che risale il fiume Graveglia e
del passo di Iscioli. A causa della particolare morfologia ed asperita'
del territorio, nel corso dei secoli, lo sviluppo delle aree interne e'
stato molto limitato e caratterizzato dalla progressiva erosione della
compagine sociale che per millenni ha sostenuto un presidio
territoriale caratterizzato principalmente dal ricorso all'economia di
sussistenza e al mutuo appoggio, imprescindibile per realizzare quelle
ingenti opere quali canalizzazione ed irregimentazione delle acque,
costruzione e manutenzione di terrazzamenti necessari a trasformare
aridi versanti montuosi in zone dove potesse aver luogo una
coltivazione di sussistenza. L'asperita' del terreno, l'impossibilita'
di godere dei benefici della meccanizzazione dell'agricoltura, il non
aver beneficiato di alcun regime fiscale di vantaggio a differenza di
altre regioni "svantaggiate" hanno reso la Liguria una terra sempre
piu` caratterizzata da un sentimento di pessimismo, fastidio ed
ineluttabilita' che nel folklore si esprimono nella "tipica accoglienza
ligure". Ma - cinico umorismo a parte - la verita` e' che la Liguria e'
la regione piu' vecchia d'italia e anche se i (pochi) giovani rimasti a
presidiare i territori montani non nutrono grandi speranze per
l'avvenire, quello di cui certo non difettano e' la caparbieta`.
Elemento, questo, che ha fatto si' che grazie ad un'esperienza
aggregante e socializzante quale il Circolo Matteotti di Santa Vittoria
(Sestri Levante), associazione di promozione sociale le cui origini
risalgono al lontano 1949, nascesse e si formalizzasse nel 2018 una
Cooperativa di Comunita', la Cooperativa Istrice, che opera nell'ambito
della Cura e Manutenzione del Paesaggio. La dizione di Cooperativa di
Comunita' chiama direttamente in causa quello che crediamo essere una
risposta al crescente disagio economico e sociale: la creazione di
comunita', a livello non esclusivamente territoriale ma soprattutto
ideale, caratterizzate da innata resilienza al mutamento economico e
sociale oggi in atto per il solo fatto di r/esistere, e che riescono a
proporsi come soggetti proattivi per rimettere al centro la
manutenzione del proprio territorio, valorizzando quegli elementi di
tipicita' della tradizione montanara, di scarsa rilevanza ai fini della
speculazione commerciale, ma di primaria importanza per mantenere
vitale l'assetto territoriale.

Il Progetto
Stante la situazione di immobilismo in cui si trovano costrette sia
l'economia delle aree interne sia l'economia delle aree di costa, il
primo passaggio fondante di un'economia di comunita' risulta essere la
messa in collegamento della fascia costiera con le aree interne. Presa
la rete sentieristica esistente come base di partenza, quello che
abbiamo in mente e' la realizzazione di un anello, integrando
l'infrastruttura esistente mediante l'apertura di nuove vie e ciclovie,
fruibili - anche se non per l'intero tratto - da persone con
disabilita' motorie piu' o meno gravi, che colleghi la costa della
Riviera di Levante (Sestri Levante, Lavagna, Cogorno) con l'Alta Via
dei Monti Liguri (Ne, Monte Zatta). All'interno dell'anello, prevediamo
la costruzione di un rifugio / tappa, raggiungibile tramite strada
forestale (gia' esistente), con annessi box per cavalli e piccola
officina per manutenzione delle biciclette. Questo allo scopo di
rappresentare un punto di collegamento col territorio, proponendosi
come luogo deputato alla realizzazione di conferenze, dibattiti,
mostre, in grado di fornire alle vallate un luogo dedito al sostegno di
quella comunita' la cui dissoluzione e' causa e, allo stesso tempo,
conseguenza del dissesto economico e sociale.


Obiettivi del progetto:

-Riqualifica del territorio: ripristino di una rete di sentieri e
percorsi naturalistici sottraendoli all'attuale incuria e abbandono.

-Riavvicinare le persone ai monti e ai boschi dando anche la
possibilità ai portatori di handicap, persone con difficoltà motorie,
anziani delle case di riposo, etc di fruire di una parte dei percorsi.

-Occupazione: nella realizzazione del progetto, nella manutenzione del
progetto.

-Aiutare l'economia delle zone rurali ad esempio i settori
dell'agroalimentare locale, l'artigianato e la ristorazione.

-Mettere a disposizione ai fruitori del progetto informazioni sulla
fauna e flora: sensibilizzare al rispetto della natura.

-Fare in modo che l'impatto ambientale del progetto sia minimo.

Svolgimento del progetto e piano lavori

I_ Riapertura dei sentieri, mulattiere e vie di accesso in generale:
1. Ripulire i sentieri dalla vegetazione;
2. Aggiustare eventuali crolli e smottamenti, mettere in sicurezza le
zone a rischio idrogeologico; 3. Restauro dei passaggi sui corsi
d'acqua: ponti e attraversamenti; 4. Mettere in sicurezza le specie
arboree lungo il tragitto; 5. Pulire le sorgenti d'acqua e
ristrutturare le fontane; 6. Riorganizzare i tracciati con adeguata
segnaletica e cartellonistica.

II_Studio in loco per l'individualizzazione e differenziazione dei
percorsi: 1. Percorso attrezzato di breve durata e lieve difficoltà per
i portatori di handicap; 2. Percorsi di media durata per escursioni
giornaliere; 3. Percorsi attrezzati di lunga durata e media/alta
difficoltà; 4. Percorso per la ciclovia;
5. Individuare aree sosta e aree picnic;
6. Progetto per il restauro dei rifugi esistenti,valutazioni sulla
costruzione di nuovi.

III-Realizzazione aree sosta:
1. Punti acqua:prelievo campioni e relative analisi;restauro o
costruzione fontane 2. Realizzazione in pietra di punti fuoco dove
possibile; 3. costruzione di panche e tavoli in legno;
4. potatura e messa in sicurezza degli alberi,abbattimento delle piante
secche o pericolose; 5. Costruzione latrina;utilizzando metodi
ecologici; 6. Costruzione di una tettoia o piccola struttura coperta
dove ripararsi; 7. Installazione pannelli con mappe geografiche dei
percorsi e spiegazioni sulla flora e fauna della zona; 8. Delimitare
l'area con eventuale recinto;

IV- Realizzazione ciclovia:
1. Allargamento dei sentieri dove passeranno le biciclette:
2. Pulizia dei rami bassi che possono essere d'intralcio ai ciclisti;
3. Fornire le aree di sosta con attrezzi utili per piccole riparazioni;
4. Montare dei portabici nelle aree di sosta;

V- Realizzazione percorso per portatori di handicap:
1. Il percorso deve essere raggiungibile via strada sia all'inizio sia
alla fine del sentiero 2. Il sentiero va spietrato e dev'essere
percorribile in sedia a rotelle dove necessario verranno montate
pesserelle e rampe in legno o pietre; 3. Costruzione di un corrimano
lungo tutto il tragitto; 4. Sistema di allarme nel caso di malore; 5.
Sistema di evacuazione veloce nel caso di malore; 6. Area sosta con
piccolo rifugio dove saranno presenti attrezzature mediche atte al
primo soccorso e al monitoraggio di base per le persone anziane; 7.
Piazzola per l'elisoccorso

Considerazioni sulla normativa di riferimento
Legge regionale 11 marzo 2014, n. 4
"NORME PER IL RILANCIO DELL’AGRICOLTURA E DELLA SELVICOLTURA, PER LA
SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO RURALE ED ISTITUZIONE DELLA BANCA REGIONALE
DELLA TERRA"

L'istituzione della Banca Regionale della Terra nel nostro territorio
non ha sortito gli effetti sperati. Ad oggi non sono presenti, nel
territorio del levante ligure, segnalazioni di terreni incolti o
abbandonati, indice del fatto che tale normativa non pare esser stata
recepita nel suo intento principale. Interi versanti boschivi sono di
fatto in stato di totale incuranza ed abbandono. La riqualificazione
del territorio deve partire dalla considerazione che tale input
normativo sia stato disatteso, sintomo che e' venuta a mancare la
necessaria interfaccia tra il mondo delle leggi e il vissuto reale.
Intendiamo adoperarci in tal senso, provvedendo a colmare quel vuoto
che si e' venuto a creare nel corso del tempo.