[Canale_633] Pranzo sociale aspettando il Carnevale Antirazz…

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Autore: Canale_633: le trasmissioni del Progetto Rebeldia - Diritti nello spazio!
Data:  
To: rebeldia_news
Oggetto: [Canale_633] Pranzo sociale aspettando il Carnevale Antirazzista | Mobilitazione internazionale contro la Guerra
Appuntamenti
25.01.2020 | 16.00h - Mobilitazione internazionale contro la guerra!
26.01.2020 | 13.00h - Pranzo sociale-aspettando il Carnevale
Antirazzista 2020


PRANZO SOCIALE - ASPETTANTO IL CARNEVALE ANTIRAZZISTA 2020
Domenica 26 Gennaio ore 13:00
presso il Circolo Arci Alberone - Via Santagostino 199, Pisa.

https://www.facebook.com/events/2276211296018085/

Ci troviamo anche quest'anno per un momento di socialità e buon cibo in
attesa del Carnevale antirazzista ha la pelle arcobaleno che si terrà il
1 Marzo 2020.

Un menù che porta direttamente al Cuore della Tunisia.

-Chorba al profumo di limone e cumino

-Gran Cous Cous di stagione (anche con variante vegetariana!)

-Droo al sapore di mandorle e cannella

Per prenotare scrivere entro giovedì 23 Gennaio a
progetto.rebeldia@??? oppure inviare un sms al Cel:338.8445086,
specificando nel caso se si desidera il menù vegetariano/vegano o meno.

Contributo per il pranzo 12 Euro.


-------------------------------

MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA GUERRA
Sabato 25 Gennaio pre 16:00
piazz XX Settembre, Pisa

https://www.facebook.com/events/1223690351164380/

SE VOGLIAMO LA PACE, RIPUDIAMO LA GUERRA!

Appello del Comitato "Pisa contro la guerra" alla mobilitazione
internazionale del 25 gennaio 2020

***

La guerra fa parte integrante del mondo in cui viviamo. Le violazioni
del diritto internazionale, come l'omicidio del generale iraniano
Soleimani e di altre sette persone da parte degli Stati Uniti,
costituiscono il sintomo di una conflittualità costante, sempre pronta a
degenerare in scontri armati aperti. L'elevato sviluppo tecnologico
rende questi scontri sempre più imprevedibili e devastanti, sia per gli
esseri umani che per l'ambiente.

La guerra è alimentata dalla competizione globale per lo sfruttamento
delle risorse naturali (petrolio, gas, acqua, terra, metalli rari) e dal
business delle armi. Nel 2018 le spese militari mondiali sono cresciute
ancora: oggi ammontano a 1.800 miliardi di dollari, corrispondenti al
2,1% del PIL globale. Mentre crescono i profitti legati alla guerra,
aumentano le diseguaglianze: il 50% della ricchezza mondiale è oggi in
mano a meno dell’1% della popolazione.

La guerra, alla fine, la pagano sempre le classi popolari, le
lavoratrici e i lavoratori, con il taglio dello Stato sociale e dei
diritti. L'aumento delle spese militari fino al 2% del PIL, che viene
chiesto dalla NATO anche all'Italia, comporterebbe ulteriori tagli alla
già ridotta spesa sociale.

La guerra ha come prime vittime le popolazioni civili, sia quando sono
oggetto di attacchi armati, sia quando subiscono sanzioni economiche. A
causa di conflitti e violenze, lo scorso anno 41,3 milioni di persone
erano sfollate nel proprio stesso paese e 3,5 milioni di persone hanno
cercato asilo in un altro Stato.

La guerra non è lontana ma passa vicino a noi. In Italia ci sono
numerose basi militari sia della NATO che degli Stati Uniti, tra cui
quella di Camp Darby tra Pisa e Livorno. Si tratta del più grande
arsenale bellico al mondo fuori dagli USA, al centro di una rete
mondiale di spostamento di armi che passa dal porto di Livorno e dal
Canale dei Navicelli e che rifornisce gli attuali fronti di guerra in
Medio Oriente e in Africa. Non a caso gli Stati Uniti stanno attualmente
potenziando Camp Darby, col consenso del precedente governo, della
Regione Toscana e del Comune di Pisa.

Dopo quanto accaduto recentemente in Iraq, osservando con preoccupazione
quanto sta avvenendo in Libia, e quanto avviene da anni in Siria e in
Palestina, anche Pisa risponde all'appello per una giornata globale di
mobilitazione contro la guerra, sabato 25 gennaio 2020.

Sosteniamo le popolazioni colpite dalla guerra e dalle sanzioni
economiche, dal saccheggio delle risorse naturali e dalle ingerenze
straniere. Supportiamo le lotte dei lavoratori di quei porti, come
Genova e Livorno, che non vogliono più essere complici del commercio
internazionale di armi.

Vogliamo che il governo italiano rispetti e attui pienamente l'articolo
11 della Costituzione: “l'Italia ripudia la guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali”. Per questo chiediamo al governo di:

- prevenire e impedire l'uso della forza in tutte le crisi
internazionali;
- chiedere il rispetto del diritto internazionale da parte di tutti gli
Stati e delle stesse organizzazioni sovranazionali;
- non dare l'uso delle basi militari agli Stati Uniti e alla NATO per
azioni contrarie al diritto internazionale;
- fermare da subito la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano
i diritti umani, come previsto dalla legge 185/90;
- lanciare un piano nazionale di riconversione civile dell'industria
militare;
- ridurre le spese militari, bloccando l'acquisto degli F35, per fare
investimenti in occupazione, scuola, sanità, alloggi e cura del
territorio;
- ritirare i nostri soldati dall'Iraq, dall'Afghanistan e dalla Libia;
- contrastare il ricorso alle sanzioni economiche, che colpiscono
soltanto la popolazione civile;
- far chiudere e riconvertire a usi civili le basi militari
statunitensi, a partire da Camp Darby, il cui potenziamento deve essere
quindi fermato;
- chiudere l'HUB militare nazionale presso l'aeroporto di Pisa e
riservare quest'ultimo al solo traffico civile;
- aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari,
eliminandole dalle basi in Italia;
- sostenere i movimenti della società civile che, nei paesi in guerra o
usciti dalla guerra, sono impegnati per la ricostruzione, la democrazia
e l'auto-determinazione dei popoli.

Invitiamo tutte le cittadine e tutti i cittadini ad essere in piazza per
la giornata globale contro la guerra, sabato 25 gennaio, alle 16.00 in
Piazza XX Settembre, a Pisa. Chiediamo a tutte e tutti di diffondere
quanto più possibile questo appello.

PRIME ADESIONI: Arci - Comitato di Pisa; CGIL - Pisa; Cobas Pisa; Un
Ponte Per... - Comitato Toscano; Rifondazione Comunista Pisa; Giovani/e
Comunisti/e Pisa; Una Città in Comune; Pisa Possibile - Comitato "Gli
Spettinati"; Progetto Rebeldia; Associazione Amici e Allievi Scienze per
la Pace; Sezioni comuniste "Gramsci - Berlinguer" per la ricostruzione
del P.C.I.; SGB; il Chicco di Senape; Casa della Donna Pisa; Comitato No
Guerra No Nato; UDU; Distretto economia solidale DES Altro Tirreno; GIGA
- Gruppo Insegnanti Geografia Autorganizzati; Cittàperta; Sinistra
per...

Per adesioni, inviare una email a: federico.oliveri.76@???