[Intergas] Fw: Liberiamo Nicoletta!

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Autore: Sandra Cangemi
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To: Milano Gruppo Comitato STOP-TTIP, Comitato Acqua Pubblica Milano, Gas Del Parco, Stefano Manfredi via EKoNoMi, Intergas-Mailing List, Sandra' via Non Facciamo Affondare La Grecia, Silvana Cangemi, Anna Invernizzi, Claudia Cangemi, Annafiorella, Mercedes Concas, Barbara Bonazzi, Laura Burzilleri, Roberto Vesnaver, severo.ronzoni@gmail.com, Bruna Boldi, amalia.navoni, Ersilia Monti, rossanapapagni@inwind.it, Roberto Cuda, francesco.chiodelli via Palestina_2011
Oggetto: [Intergas] Fw: Liberiamo Nicoletta!


----- Messaggio inoltrato ----- Da: Marilù Mastrogiovanni via Change.org <change@???>A: Sandra Cangemi <sandra.cangemi@???>Inviato: venerdì 17 gennaio 2020, 13:16:25 CETOggetto: Liberiamo Nicoletta!

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Sandra - Nicoletta Dosio, 73 anni, è una professoressa in pensione che è stata condannata ad un anno di reclusione per aver manifestato nel 2012 contro la TAV. La libertà di manifestare pacificamente è garantita dalla Costituzione Italiana eppure Nicoletta, che ha da sempre difeso i diritti civili del nostro paese, si trova già in carcere. Unisciti al mio appello, Nicoletta non merita la reclusione!
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| Presidente Mattarella conceda la grazia alla prof. Nicoletta Dosio |
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Marilù Mastrogiovanni ha indirizzato questa petizione a Sergio Mattarella e ora ha già raccolto 2.077 firme
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73 anni, professoressa di latino in pensione, donna libera e pensante, dissidente. Nicoletta Dosio, storica esponente del movimento “No Tav”, è stata arrestata, perché condannata in via definitiva a un anno di reclusione per una manifestazione del 2012. Con il loro corteo i manifestanti bloccarono l’autostrada del Frejus.

La professoressa Dosio non ha chiesto misure alternative. "Non mi pento di nulla. Non ho paura e sarei pronta a occupare di nuovo la strada. Vengano pure".
Nicoletta Dosio meriterebbe una medaglia d’oro per l’alto senso civico dimostrato.

La sua coerenza, la sua forza nel difendere i diritti civili, la sua vita, dedicata ai suoi studenti e studentesse, dedicata alla Scuola, l’Istruzione, la Conoscenza, sono esemplari. 
Ma uno Stato oppressore ha fatto scattare le manette ai polsi.
Carcere.
Questa non è l’Italia che voglio.
Questo non è il mio Paese.
Condannata in nome del popolo italiano.
No, non in mio nome.

Presidente Mattarella, chiediamo con forza che voglia concedere la grazia alla professoressa Dosio.

La libertà di manifestare pacificamente, anche il proprio dissenso, è garantita dalla Costituzione italiana, nell’articolo 21, pietra angolare dell’ordinamento democratico di cui Lei è garante.
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