Ciao a tutti.
Nel 2020, come Cooperativa Istrice e come Circolo Matteotti, cercheremo
di adoperarci per dare vita ad un progetto di Economia di
comunita', di cui avrete gia' sentito parlare in precedenti missive, in
cui descrivevamo la costituzione della "Rae de Cangiu a Torsio",
ovvero una rete comunitaria di scambio.
(
https://circolo.noblogs.org/post/2019/12/09/rete-di-scambio/ )
Le perplessita' che ci sono giunte, da parte di alcuni produttori
locali, sono legate al fatto che non riescono a svincolarsi
dall'economia di mercato - e anzi, sono tutti in grosse difficolta' a
"tirare avanti".
Certo non stupisce, dal momento che le regole di mercato difficilmente
permetteranno ad una regione cosi' disastrata come la nostra di
risollevarsi; anzi, generalmente agiscono esattamente nel senso
contrario.
La nostra proposta e' di tentare una strada differente e cerco di
spiegarla.
In maniera del tutto simile a quello che sono state nel passato le
Mutue dell'autogestione, poi confluite in Banca Etica ma ancora oggi
esistenti, immaginiamo un'assemblea in cui soci finanziatori
costituiscono un fondo comune di sostegno, amministrato in maniera
trasparente dalla Cooperativa Istrice. La cooperativa perche' essendo
una societa' cooperativa di comunita' ha come prerogativa quella di
cercare di creare un tessuto comunitario, inoltre e' un soggetto
giuridicamente ben definito e potrebbe difatti emettere strumenti
finanziari, con tutte le garanzie del caso ai finanziatori.
Questa cassa rappresenta un tampone tra l'economia
comunitaria (la Rae de Cangiu a Torsio) e l'economia di mercato.
Tampone significa che quando un partecipante all'economia comunitaria
ha bisogno di convertire i suoi crediti in euro, attinge dalla cassa.
E quando un partecipante all'economia comunitaria ha bisogno di
annullare debiti contratti nell'economia comunitaria, versa gli euro
corrispondenti nella cassa.
In questa maniera si puo' tentare un primo approccio. Senza una cassa
tampone, difficilmente riusciremo anche solo a partire.
Da qui la richiesta: proviamo quest'anno a investire un po' di energie
in questo progetto? Ci mettiamo un centone a testa, da avere un
po' di respiro per iniziare? Contestualmente ci iscriviamo tutti alla
Rae. E vediamo dove arriviamo?
Fate girare, diffondete l'idea e cerchiamo in febbraio di organizzare
un primo incontro per parlarne al circolo Matteotti.
Chi avesse dei dubbi e' pregato di rispondere a
circolo_matteotti@??? cosi' proviamo a suscitare un
qualche dibattito...
Muovere i primi passi fuori dall'ombra nera del mercato e' un bisogno
sempre piu' impellente, non so a voi ma a me pare una strada.
Saluti
Vanja
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