Autore: Soci CdP Settignano Data: To: socicdpsett Oggetto: [Socicdpsett] Il mese delle memorie
In collaborazione con Cinemanemico dedichiamo da anni il mese di gennaio
alle memorie delle tragedie del mondo contemporaneo perchè crediamo, con
Primo Levi, che la memoria possa servire a combattere l'indifferenza, la
volontaria ignoranza per le tragedie del presente.
Il ciclo di film di quest'anno inizia il giorno 3 gennaio con "Europa
Europa",
come di consueto il film sarà preceduto, alle ore 20.30, da un'apericena
*Venerdì 3 gennaio 21.30*
*Europa Europa *
Un film di Agnieszka Holland. Con Delphine Forest, Marco Hofschsneider,
Renè Hofschneider, Julie Delpy, Halina Labonarska, Piotr Kozlowskidurata
111 min. - Francia, Germania 1991. Tedesco, russo, polacco, ebraico,
sottotitolato in italiano.
*Dal libro "Memorie" di Salomon Perel, l'odissea di un giovane ebreo che
tenta di sfuggire ai nazisti fingendosi ariano. *
Alla fine degli anni ’30 cominciano gli atti di violenza contro gli ebrei
nella Germania nazista. Il giovane Solomon e il fratello vengono mandati
all’est dalla famiglia perché possano avere un futuro migliore. Approdato
in Russia e addestrato al comunismo, Solomon ritroverà i tedeschi quando
questi arriveranno con le truppe d’occupazione. Riuscirà a salvarsi
spacciandosi come puro tedesco orfano ma sarà solo l’inizio di
un’interminabile lotta per non farsi scoprire.
Mi è piaciuto molto questo film in cui Agneszka Holland affronta un tema
che è stato trattato tantissime volte. La visione della Holland però mette
quasi sullo sfondo la Shoah per entrare nell’intimo del protagonista, nella
sua capacità di resilienza che lo porta a trovare continuamente nuove
strategie per salvarsi. Il prezzo che paga è la solitudine; perde, per
diversi motivi, tutte le persone a cui si lega, e solo continua ad andare
avanti tra mille difficoltà. Se apparentemente sembra poco etico il suo
continuo cambiare popolo e religione di appartenenza è chiaro come i suoi
valori rimangono intatti e che la necessità è il propulsore che lo porta a
cambiare e a salvarsi. Più che il dramma di un ebreo perseguitato il
racconto diventa il tentativo di andare avanti tra le gioie e i dolori di
un ragazzo che vuole vivere, e che finisce per rappresentare
emblematicamente la battaglia di ogni essere umano.
*(tratto da filmtv, recensione di Stefano Capasso)*
Il Presidente
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