[inquieto] Rae de Cangiu a Torsio

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Autore: ca_favale_mlist
Data:  
To: circolo_matteotti@lists.riseup.net, ca_favale_mlist--- via Ca_Favale_mlist
Oggetto: [inquieto] Rae de Cangiu a Torsio
Reti di scambio esistenti. Qualche spunto di
riflessione.

L'idea di lavorare per guadagnare del denaro e' cosi' inveterata che
un'economia che non parta da questo presupposto lascia inizialmente di
stucco.

Voglio parlarvi della nostra Rae de cangiu a Torsio. La moneta
e` la palanca, che ha un valore equivalente all'euro. Tutto cio' che
misuri in euro, lo puoi misurare con le palanche.

La continuita' inoltre sta nel fatto che, come da antiche tradizioni,
le palanche non si accumulano.

Siamo cosi' abituati alla relazione mercantile "do ut des" che facciamo
fatica anche solo a ipotizzare che un'altra relazione di scambio sia
alla nostra portata.

Chi partecipa alla Rae a Torsio condivide mutualmente la
responsabilita', e la gestione, della propria economia di rete. Il
principio ispiratore e' che ognuno di noi all'interno della rete ha un
bilancio tra crediti e debiti. Tutti partono inizialmente col bilancio
a zero.

Quando compriamo qualcosa da qualcuno, quel qualcuno registra sulla
rete la transazione: Il venditore ha un attivo di 100 palanche, il
compratore e' in rosso di 100 palanche.

La propria esposizione in bilancio e' la nostra cartina di tornasole
nella rete e serve ai venditori per valutare se concludere transazioni
o meno con noi. Ma lo scambio prescinde dalla disponibilita' di
palanche. Viene contratto un debito verso la Rae e non verso il
venditore. Il venditore registrando la transazione acquisisce le
palanche che gli permettono di comprare a sua volta dagli altri
venditori e cosi' via.

Il compratore dal canto suo ha il bilancio in rosso, e se continua a
comprare senza mai vendere nulla a nessuno, il suo conto in rosso
continuera' a salire. Arrivato a un sacco di palanche, qualcuno della
Rae potrebbe dirgli che cosi' la rete non puo' funzionare. Potrebbe
anche dirgli che, superata la soglia del sacco di palanche di rosso,
entra in uno stato critico dove gli altri soci non vogliono piu' avere
a che fare con lui... a meno che non cacci la grana: facendo da banca,
dotando la rete dell'equivalente in euro delle palanche da lui
(ab)usate, ottiene l'equivalente del ricomprarsi il debito per poter
ripartire da zero. Un segnale del non perfetto funzionamento della Rae,
che tuttavia fornisce la Rae di una disponibilita' monetaria
all'interno dell'economia di mercato in cui e' immersa...  ad esempio,
la Rae potrebbe comprare le preziose palanche dei soci in cambio del
vile danaro, se un socio della Rae ha bisogno di liquidita'. Ogni
scenario apre risvolti inediti ma nel caso peggiore al massimo ci si
puo' incagliare nell'economia di mercato da cui si era partiti.

Una rete del genere, innestata su un percorso di mutualita' e
autogestione in continuo confronto col il dissolvimento delle comunita'
locali e la dispersione nella cosiddetta comunita' globale, serve a
dare linfa a percorsi di transizione verso altri orizzonti.

Nella Rae non puoi comprare con le palanche tutto cio' che compri in
euro. Ma non tutto cio' che puoi comprare con le palanche  lo potrai
comprare nell'economia di mercato.  La grana infatti, diversamente
dalle palanche, la devi prima acchiappare.


Seguendo il Link https://www.community-exchange.org/home/join/ ci si
puo' iscrivere, selezionando "Italy" e poi "Rae de Cangiu a Torsio"
alla Rae. Dajeee