----- Messaggio inoltrato ----- Da: info <info@???>A: "comunicazionipr@???" <comunicazionipr@???>Inviato: lunedì 4 novembre 2019, 08:09:19 CETOggetto: [punto rosso] RAPPORTO SULL’USO DI ARMI CHIMICHE DA PARTE DELLE FORZE ARMATE TURCHE NEL NORD DELLA SIRIA
RAPPORTO SULL’USO DI ARMI CHIMICHE DA PARTE DELLE FORZE ARMATE TURCHE NEL NORD DELLA SIRIA.
di Abbas Mansouran 28.10.2019
Batteriologo alla Epidemiology-Shiraz (Pahlavy) University Iran, 1976
MPH (Master of Public Health) in Community Medicine, (Master in Salute Pubblic, nella Medicina di Comunità), 1980
Immunologia attuale, Università di Stoccolma, Svezia, 1990
Ricercatore principale nell’Istituto di ricerca PEAS sulle malattie infettive, Svezia, fino al 2013
http://www.puntorosso.it/materiali.html
Sono venuto dalla Svezia nel Rojava come medico volontario per aiutare coloro che sono stati colpiti dalla guerra. Il 13 ottobre 2019 mi sono unito al personale medico nell’ospedale principale della città siriana di Heseke per aiutare i feriti e d essere in stretto contatto con i pazienti. In passato ho incontrato molti pazienti con gravi ustioni che considero anormali sulla base della mia esperienza come fondatore e responsabile del Comitato di controllo sulle infezioni acquisite in ospedale all’ospedale universitario di Shiraz, Iran del Sud. La mia esperienza risale alla prima metà della guerra Iran-Iraq (anni ’80), includendo il lavoro nell’unità ustionati.
La forma e l’aspetto delle ustioni che ho trattato qui nel Rojava sono chiaramente assai differenti dalle ustioni tipiche. Mi è stato subito chiaro che erano manifestazioni specifiche dell’uso di armi chimiche. Mostravano che le Forze armate turche stavano usando munizioni chimiche. Posso sottolineare che il fosforo bianco, come pure altre armi chimiche sconosciute, come l’Esplosivo denso a metallo inerte (Dense Inert Metal Explosive, DIME) sono state usate in ottobre nel Rojava. Finora abbiamo ricoverato nell’ospedale principale di Heseke centinaia di pazienti, in gran parte civili, inclusi bambini donne e uomini, con gravi ferite causate degli attacchi turchi e delle loro forze alleate islamiste nelle città di Serê Kanî (Ras al-Ain), Girê Spi (Tel Abyad) e nei villaggi circostanti. In totale circa 30 vittime, prevalentemente civili, sono state ricoverate nell’ospedale principale di Heseke, con gravi e insolite ustioni e lesioni da fumo sul loro volto, sulle orecchie in altre zone. Il tipo di ustioni che ho testimoniato lì sono assai diverse da quelle che mi sarei aspettato di veder causate da qualsiasi altra cosa diversa dalle armi chimiche incendiarie come il fosforo bianco. Perciò sulla base della mia esperienza credo che le Forze armate turche abbiano usato armi chimiche contro donne e bambini nelle aree civili.
Le munizioni al fosforo bianco aderiscono agli abiti e penetrano profondamente nella pelle, causando gravi e spesso fatali ustioni alle ossa. Continuano a bruciare anche quando sono prive di ossigeno atmosferico e continuano ad agire fino al completo esaurimento del materiale fosforico. Questo agente chimico può determinare danni al cuore, al fegato e ai reni, e l’inalazione dei suoi fumi può causare esiti respiratori fatali.
Caratteristiche delle vittime
1. La maggior parte delle vittime che abbiamo ricoverato erano civili.
2. Tutti i pazienti che ho visitato hanno riferito di essere stati vittime di munizioni sganciate o sparate da droni senza equipaggio, in diversi luoghi e in differenti attacchi.
3. La maggior parte dei pazienti hanno riferito di 2 attacchi aerei, con bombe sganciate una dopo l’altra.
4. Le ferite apparivano nere, profonde, di dimensioni variabili, e consistevano in più punti.
5. Le vittime erano ricoperte da fumo freddo.
6. Frammenti di bomba che avevano aderito alla pelle hanno causato macchie che sembravano goccioline.
7. Alcuni dei feriti presentavano problemi respiratori.
8. Il fumo si era depositato sui corpi con l’aspetto di polvere di carbone.
9. Almeno 6 pazienti presentavano gravi ustioni oculari.
10. Capelli e sopracciglia non erano ustionati ma presentavano considerevoli macchie profonde di diversa entità.
11. Le ustioni non presentavano segni di frammenti estranei.
12. La maggior parte dei pazienti hanno sviluppato infezioni potenzialmente letali da parte di superbatteri multiresistenti, come Pseudomonas spp (aeruginosa, causa di numerose gr5avissime malattie), Escherichia coli antibioticoresistente e MRSA (Staffilococco aureo Meticillinoresistente).
13. Alcune vittime hanno perso le loro braccia e gambe.
14. Tutte le vittime soffrono d’una forma di neurotossicità che si manifesta nei nervi periferici, mostrando irritabilità e sensibili manifestazioni dolorose quando le toccavo anche sulla pelle non ustionata.
15. Alcune vittima mostravano perdita di udito.
16. La maggior parte di loro mostravano sintomi simili a quelli prodotti da mine, ma non è stata osservata alcuna evidenza di shrapnel nelle ferite.
17. Alcuni feriti hanno richiesto laparotomia e cateterizzazione dei polmoni e delle vie urinarie.
18. Circa 30 delle centinaia di pazienti che ho incontrato mostravano le summenzionate manifestazioni.
Le Forze armate turche possono aver usato un altro diverso tipo di bombe chimiche simili alle Bombe dense a metallo inerte (Dense Inert Metal Explosive, DIME). Le bombe in lega di tungsteno (heavy metal tungsten alloys, HMTA), consistono in microshrapnel di 1-2 mm di metalli pesanti, come polveri di cobalto, tungsteno e nickel in microfibre. Le caratteristiche delle ferire da DIME sono molto simili a quelle da munizioni al fosforo bianco e sono spesso fatali (1).
Gli effetti carcinogeni delle HMTA (insieme all’uranio impoverito, DU), sono stati studiati dalle Forze armate statunitensi almeno dall’anno 2000. È stato provato che queste leghe determinano trasformazio0ni neoplastiche alle cellule di osteoblasti umani. (2). Anche il Rhabdomyosarcoma [3] un tessuto cancerogeno, è stato rilevato come causato dalle bombe DIME.
Nel 2009 un gruppo di scienziati italiani affiliati al gruppo di vigilanza New Weapons Research Committee (NWRC) hanno dichiarato incurabili le ferite da bombe DIME perché le polveri di tungsteno da loro diffuse non possono essere rimosse chirurgicamente (4).
A causa della gravità e mortalità della situazione dei feriti e della carenza di cure mediche nel Rojava, abbiamo dovuto trasferire la maggior parte dei feriti negli ospedali del Curdistan iracheno. Questi pazienti devono assistiti per gli effetti carcinogeni e le altre complicazioni.
I nomi, le date e i luoghi degli attacchi e tutte le dichiarazioni succitate sono documentate e accessibili su richiesta.
Dopo aver sostenuto le milizie gihadiste filoturche dell'Esercito Libero Siriano (Els) che lottavano contro il governo siriano, ed aver anche facilitato l’azione dell’Isis con l’acquisto di petrolio e la fornitura di armi, la Turchia, nell'agosto del 2016, prima dell’operazione denominata "Scudo dell'Eufrate" ha riunito sotto un unico comando professionale le milizie da lei sostenute che lottavano contro il governo siriano e, pochi giorni prima dell'invasione turca il 4 ottobre 2018 di Afrin, capitale del Rojava, ha istituito una forza militare regolare, sostenuta con soldi, armi e munizioni, riunendo praticamente tutti i ribelli, jihadisti e non, contrari al regime del presidente Bashar al Assad nell'Esercito Nazionale Siriano (Sna), composto da una miriade di milizie armate con una prevalente componente gihadista vicina all’Isis e ad Al Qaeda. All'Sna si è unito anche "Jabhat al Tahrir al Watani", ("Fronte di Liberazione nazionale"), un'alleanza di milizie, sempre sostenute da Ankara, che controlla Idlib, ultima enclave di ribelli ihadisti dominata dal Fronte al Nusra, affiliato ad Al Qaeda, che ha assunto il nuovo nome di Jabhat Fateh al-Sham ("Fronte per la conquista del Levante"). Nel corso dell'operazione anticurda le milizie paramilitari gihadiste al soldo di Erdogan si sono rese responsabili di numerosi crimini di guerra che loro stessi hanno fotografato e filmato vantandosene sul web. Tra questi i gihadisti di Ahrar al-Sharqiya che hanno ucciso la politica curda Hevrin Khalaf e la cosiddetta brigata Sultan Murad. La tv pubblica turca Trt riferisce di 60.000 effettivi dell’Sna, che sono comunque diretti dall’esercito turco.
Come ha già fatto ad Afrin la Turchia intende cacciare i curdi dai territori da lei occupati, sostituendoli con i rifugiati arabi, controllati dallo Sna.
L’uso di gas che erano stati addebitati al governo siriano ed erano stati usati come giustificazione dell’attacco statunitense con missili contro l’esercito siriano è stato effettuato invece, come poi dimostrato, dalle milizie filoturche, per solklecitare l’attacco statunitense, e per questo gli Stati Uniti non hanno proseguito l’offensiva, pur non dichiarando quanto era stato appurato.
Dopo aver utilizzato i curdi per sconfiggere l’Isis, Trump, dando il via libera all’attacco turco, ha dichiarato che i curdi sono terroristi peggiori dell’Isis.
Note
1. Tossicità delle bombe DIME, Médecins Sans Frontières France, Pubblicato il 31 Marzo 2016.
https://issuu.com/msffr/docs/dime_bomb_toxcity_04122015_short.pp
2. Neoplastic transformation of human osteoblast cells to the tumorigenic phenotype by heavy metal–tungsten alloy particles: induction of genotoxic effects. Carcinogenesis, Vol. 22, No. 1, 115–125, January 2001
3. Kalinich, J. F.; Emond, C. A.; Dalton, T. K.; Mog, S. R.; Coleman, G. D.; Kordell, J. E.; Miller, A. C.; McClain, D. E. (2005). "Embedded Weapons Grade Tungsten Alloy Shrapnel Rapidly Induces Metastatic High-Grade Rhabdomyosarcomas in F344 Rats". Environmental Health Perspectives. 113 (6): 729–734. doi:10.1289/ehp.7791. PMC 1257598. PMID 15929896.
4. "Gaza: Israel under fire for alleged white phosphorus use", Christian Science Monitor, January 14, 2009, by Robert Marquand and Nicholas Blanford
Nota mia.