Szerző: Sandra Cangemi Dátum: Címzett: Milano Gruppo Comitato STOP-TTIP, Gas Del Parco, Rodari Erica, Anna Invernizzi, Sandra' via Non Facciamo Affondare La Grecia, amalia.navoni, Ersilia Monti, Annafiorella, Mercedes Concas, Roberto Vesnaver, bonazzibarbara@libero.it, Laura Burzilleri, severo.ronzoni@gmail.com, Claudia Cangemi, Bruna Boldi, Stefano Manfredi via EKoNoMi, Intergas-Mailing List, Silvana Cangemi, rossanapapagni@inwind.it, Roberto Cuda, Silvana Galassi, Laura Cangemi, goldeninagaia@gmail.com, g.ravasio8@gmail.com, f_maduri@hotmail.it, emdentis@gmail.com, cordelia.nutini@gmail.com, simoper48@gmail.com, nino.tedde67@gmail.com, luis.eusebi@iol.it, emmapeellover@libero.it, livia.pirovano@istruzione.it, e_abbiati@libero.it, emma.baldi@hotmail.it, ryanj.coretta@gmail.com, federica.gardella22@gmail.com, Chiara.rossetti@gmail.com, elenaferrari62@gmail.com, susanna.finazzi@gmail.com, margherita.finazzi@gmail.com, violagalleano@gmail.com, Andrea.scalogna@gmail.com, annalisa.fragnito@gmail.com, giane.sava@gmail.com Tárgy: [Intergas] Fw: Ultime notizie dal modo curdo
da firmare, far girare, finanziareSandra
----- Messaggio inoltrato ----- Da: SIlvana Barbieri <silbarbieriao@???>A: SIlvana Barbieri <silbarbieriao@???>Inviato: venerdì 1 novembre 2019, 19:35:00 CETOggetto: Ultime notizie dal modo curdo
Care/i,
vi allego un articolo apparso ieri 31 ottobre su Repubblica riguardante la combattente curda Cicek Kobani, ferita e rapita dai jihadisti mentre combatteva per difendere il suo popolo dagli invasori turco-jihadisti. L’articolo è interessante perché sottolinea come con i “selfie” i jihadisti volevano dimostrare al mondo il loro trofeo e tutta le loro barbarie, e lasciavano pensare a un destino segnato come fu quello di Hevrin Khalaf, l’attivista del Partito Siriano del Futuro straziata dai jihadisti: tuttavia quel “selfie”, diventando virale, ha consentito alle miliziane dell’Ypj di fare appello a tutte le donne del mondo, e la Turchia ha dovuto intervenire sulla tv turca perché mostrasse Cicek in un ospedale. Una dottoressa, Makbule Sunger, è stata appena rapita dai jihadisti: è evidente l’accanimento contro le donne.
trovate un link da firmare per la scarcerazione di Cicek e da far girare. Non sottovalutiamo la firma, Erdogan è nel mirino dell’opinione pubblica di tutto il mondo e anche i nostri piccoli gesti possono incidere.
La guerra della Turchia non è vero che si sia fermata, dall’inizio dell’invasione, 9 ottobre, sono morti 412 combattenti e più di 600 civili, e i feriti non si contano più. E’ un massacro che viene portato avanti nel disimpegno dell’ Occidente, il suo modo di rispondere al fatto che i curdi sono morti a migliaia per difenderlo. E che continuano a morire, oggi anche per via delle armi chimiche usate dalle forze armate turche contro miliziani e contro civili.
L’ultimo mio allegato è un’assemblea di supporto al Rojava tenuta a Madrid durante la quale è intervenuta in videoconferenza la comandante Heval Nesrin Abdullah, che chiede di fare pressione sul ministeri degli esteri dei vari paesi perché sostengano l’obiettivo di una forza di interposizione indipendente al confine tra Siria e Turchia.
E ha pienamente ragione.
Erdogan non fa mistero di volere invadere Kobane, città simbolo della resistenza all’ISIS, e di andare oltre i 10 chilometri concessigli dalla Russia, non gli basta essersi preso quasi tutto il cantone di Afrin a marzo dello scorso anno.
Non so in che modo si possa riuscire a far pressioni sul governo italiano, ma dobbiamo trovare la strada perché gli arrivi con forza la richiesta di sostenere la forza di interposizione, altrimenti nessuno fermerà altri massacri del popolo curdo. Rammento che la proposta di quest’interposizione è stata avanza dalla Germania, e che altri paesi sembrano disponibili.
Per ultimo, ma non perché meno importante, è il sostegno economico al popolo curdo: i territori di cui la Turchia si sta appropriando significano migliaia di famiglie che stanno lasciando o dovranno lasciare le loro case per finire in campi profughi. Nella sola città di Heseke si tratta di 3000 famiglie: 11.500 persone di cui 5000 bambini tra 0 e 13 anni e oltre 400 donne incinte. Il campo profughi vicino a Mosul, in Iraq, dove queste persone sono fuggite manca di tende, medicine, materiali per pulire e disinfettare i servizi sanitari, cibo, acqua, e questo fa temere nei prossimi giorni epidemie di diarrea. Le loro case, le loro terre sono state confiscate, molte donne sono state violentate, chi si opponeva veniva ucciso con il pretesto che si sarebbe trattato di un “terrorista”.
I CURDI HANNO BISOGNO DEL NOSTRO SOSTEGNO, la nostra campagna ha raccolto 3000 euro che invieremo nei prossimi giorni, ma dobbiamo continuare il sostegno, almeno in questo possiamo aiutarli concretamente. Un grazie di cuore a tutte le amiche e a tutti gli amici che hanno già sottoscritto.
Fonti di Pace onlus IBAN IT45N 01030 01656 00000 2624683 Monte dei Paschi di Siena ag. 37