yattaman: > Il giorno gio 26 set 2019 alle ore 17:19 yattaman
> <fabio.liste@???> ha scritto:
>> Insomma fico il digitale, ma va bene per il codice e per prenotare
>> l'aereo, ma non va bene per le relazioni umane, che finiscono per
>> diventare a loro volta digitali, binarie. questo è il dramma dei
>> social e più portiamo nel mondo reale i meccanismi dei social, peggio
>> diventa.
gia' tanti anni fa qui dentro c'erano tanti ad avvocare l'idea che certe
vetrinette social non si dovevano usare, tutti ne abbiamo almeno una,
qualcuno tutte. certo abbiamo forse piu' comprensione dei rischi e meno
compulsione verso le dinamiche piu' appiattenti.
e forse non perche' siamo smanettoni, ma semplicemente piu' adulti e
gia' formati prima che questa merda si rovesciasse anche sulle nostre vite.
dire che il digitale non va bene per le relazioni umane e' forse vero,
ricordo pero' che ho fatto amicizie in IRC e ho litigato e apprezzato
ragionamenti in ML per anni, insomma in posti dove c'era da *leggere*
piu' che *vedere*.
per questo fatico ad essere cosi' netto contro il digitale, per quanto
lo frequenti molto meno di prima perche' IRC e ML sono meno centrali
di ieri.
> mi sono accorto che ho chiuso la mail senza finire in realtà il
> concetto. insomma volevo dire che il problema esiste e secondo me il
> modo di affrontarlo è quello che in generale contraddistingue
> l'hackmeeting: condivisione e soccorso/scambio indivuale reciproco che
> scala fino a diventare collettivo, mi pare l'unico che - pur
> lentamente - possa dare risposta a "le rivendicazioni di compagne
> femministe che accusano un certo ambiente hacker di essere machista".
> invece come questa cosa si porta fuori dal mondo hackmeeting non lo
> so, mi pare che il resto del mondo corra veloce in direzione
> opposta...
l'unico modo per iniziare e' essere il cambiamento che si vuol produrre
e non accettare linguaggi e comportamenti altrui perche' ci si sente
minoranza "e dunque" si deve subire.
percio' non aspettare un altro #metoo, rispondi a modo a chi intorno a
te dice stronzate o si comporta nel modo per te sbagliato.
nella dialettica la crescita.
considerato il suo ruolo prominente il nostro rms avrebbe dovuto
imparare qualche necessaria regola di opportunita' pena la perdita del
ruolo prominente, fin qui mi pare uno standard comunemente accettato, le
accuse pero' mi sembrano sproporzionate rispetto le affermazioni.
ora faccio commenti inopportuni, per fortuna non ho un ruolo prominente:
* uno che ha il materasso nel suo ufficio mi pare piu' un disadattato
che un machista, io un machista me lo immagino diversamente.
* io ho fatto sesso da minore con minori, a un certo punto io ero
maggiorenne e continuavo a fare sesso con chi piu' giovane di me.
secondo la legge commettevo reato, ma oh, era la stessa fidanzata della
settimana prima.
mi fa specie l'idea di fare sesso con chi ha vent'anni di meno, ma non
considero determinante il limite d'eta' per legge deciso se devo
giudicare una relazione tra due.
e dico 20 per dire tanti, stabilire $tanti penso sia per ciascuno una
propria scelta (di tutti i coinvolti).
se ci penso di piu' gia' 6 sono troppi per me, ma boh, dipende dalle
persone e dalla consapevolezza che esprimono, come si fa a decidere dei
numeri fissi per cui sicuramente hai torto?
si finisce per sbagliare per approssimazione e nell'approssimazione c'e'
ingiustizia se questa e' legge.
direi che il grado di maturita' di due persone non e' necessariamente
legato a un fatto anagrafico.
ovvio direi pure, ma sembra che in questo dibattito pubblico l'eta' per
legge sia stata usata come elmento per stabilire la colpevolezza di chi
ragionava su fatti altrui.
un po' troppo per farmi prendere posizione contro rms, col quale posso
dissentire per altro che questo.
per esempio dimenticare la responsabilita' che porta con se l'essere
presidente di FSF e continuamente scrivere in luoghi pubblici a titolo
personale opinioni che espongono rischi non solo a lui ma a cio' che
rappresenta.
* quando penso a *pedofilia* penso a rapporti sessuali con persone non
mature ne' dal punto di vista mentale ne' fisico.
penso ai bambini abusati da un adulto.
in questo probabilmente io ho una percezione restrittiva del termine, in
quanto la collego ad abominio e percio' deve essere chiaro e netto il
distinguo perche' ne seguono conseguenze gravi per chi se ne macchia.
degli antichi greci ci siamo tenuti la filosofia ma non il rapporto
pedofilo che legava filosofi e adepti. (e qui il termine e' piu' ampio
rispetto l'eta', almeno credo si parli di "teen-agers").
in ogni eta' storica metri di giudizio diversi.
spero questi tempi non siano ne' troppo in un senso ne' troppo
nell'altro (dal puritano bacchettone al libero abuso dell'altro ci sono
mondi di piacevolezze in mezzo), ma ogni tempo ha il suo metro di
giudizio o una *entita'* (essere umano, classe sociale) ha la sua
abilita' di difendersi.
rispetto le accuse di accondiscenza verso la pedofilia continuo a
pensare che lui pecchi della capacita' di capire l'opportunita' e il
luogo per fare certe affermazioni, su cui si puo' dissentire ma sarebbe
opportuno dato il suo ruolo che scegliesse l'ambito appropriato.
presumo che la descrizione che ha dato yattaman in un paio di mail
precedenti sia una descrizione corretta della persona in questione,
presumo perche' anche dopo 3 sue visite ad hackit non ritengo di
conoscerlo personalmente.
non riesco a metterlo in relazione con un 17enne, penso in quel caso ci
sia abuso se c'e' circonvenzione di minore ma non penso si chiami
pedofilia, se c'e' violenza fisica o mentale e' stupro secondo la mia
comprensione dei termini.
poi quando vivo delle relazioni con persone di 15 anni piu' grandi di me
mi accorgo di averle amate tanto e di non essermi sentito abusato in
quanto il piu' giovane, certo non ero' piu' ne' minorenne ne' appena
maggiorenne, percio' forse un bel 'sticazzi' dopo una certa eta' vale.
se devo parlare di sti argomenti penso di doverne parlare partendo da
me, spero di aver imparato qualcosa dal femminismo e se no torno a studiare.