E' morta Nadia Toffa a 40 anni di cancro al cervello, era una donna per molti ricca e famosa che lavorava a Le Iene su Mediaset, quindi per Berlusconi.
Nadia Toffa era il personaggio pubblico in cui mi rispecchio, una forza della natura che non si è rifiutata di andare a fare servizi a Taranto con l'ilva accesa o alla terra dei fuoco dove quotidianamente gente anonima muore di cancro per inquinamento da rifiuti tossici.
Nadia Toffa si ammala di cancro al cervello e non smette di vivere, lavorare , sorridere. Non sarebbe una forza della natura altrimenti. Prima che il cancro la uccidesse disse Io credo che Dio sia buono, se ci da queste prove è perchè ci vuole persone migliori. Ecco io penso che se qui il mio tempo è scaduto , se non vincerò io contro il mio tumore è perchè a Dio servo da qualche altra parte a continuare a far casino perchè non sopporterò mai e poi mai le ingiustizie.
Nadia Toffa avra' l'onore che Don Patriciello il prete che denuncia quanto avviene nella terra dei fuochi realizzi il suo ultimo desiderio : dire messa del suo funerale.
Toffina come l'ho sempre chiamata è vita, il contrario di una bara e un funerale.
Ho scritto le mie riflessioni su ferragosto:
di festa oggi c'è che sono ancora viva e posso ancora parlare scrivere denunciare. in nome di chi è stato ucciso, privato dei diritti, di chi ha pagato prezzi, di chi nonostante tutto ci crede ancora, di chi non la vuole l'elemosina per stare zitti del gen. Arpino Mario di am italia. Oggi è la festa di chi si oppone all'ordine neofascista facendo prigionieri il rosario e il cuore immacolato di Maria, oggi è la festa di open arms che è arrivata contro le leggi fascistissime a Lampedusa, oggi è la festa di chi con pochi mezzi ancora lotta le mafie in mare in terra in cielo. ecco perchè questo ferragosto lo possiamo definire festa, non è mai scontato di essere sempre li in prima linea a combattere la nuova resistenza resilienza. si puo' morire per un cancro, per una leucemia, per un incidente omicidio o perchè ti pestano prima, ti impiccano poi e poi quando sei morto ti incasellano tra le fatalità o i misteri. ecco siamo vivi e allora contro ogni potere mafioso oggi è la festa della vita la nostra che non smette di lottare, di amare, che non smette di essere per la VERITA' CHE VIVE. LAURA PICCHI