[RSF] I: "La Sinistra" Lazio, incontro del 19 luglio

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Auteur: pilar castel
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À: forumroma@inventati.org
Sujet: [RSF] I: "La Sinistra" Lazio, incontro del 19 luglio


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Da: sinistraeuropea.lazio-request@??? <sinistraeuropea.lazio-request@???> per conto di La Sinistra Lazio <sinistraeuropea.lazio@???>
Inviato: lunedì 22 luglio 2019 23:46
A: Maillist <sinistraeuropea.lazio@???>
Oggetto: "La Sinistra" Lazio, incontro del 19 luglio

[IMG-20190407-WA0004.jpg]Care compagne e cari compagni,

venerdì 19 abbiamo avuto un nuovo incontro tra i candidati e le candidate e le tre forze politiche promotrici della lista “La Sinistra” nel Lazio (Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, E’viva).

È stata l’occasione per un confronto sulla difficile fase politica dopo il voto ed in particolare sulla difficoltà a ricostruire una proposta politica condivisa a sinistra.

In Europa i populismi non sfondano e le sinistre assumono forme e assetti plurali che andranno messi tra loro in relazione.

In Italia la proposta de “La Sinistra” è stata punita dagli elettori, per la poca credibilità di una proposta nata poco prima del voto e preceduta da divisioni conflitti e per la spinta a un voto utile che assumeva come priorità l’argine contro le destre. Destre che hanno non solo la maggioranza nel voto ma una grave egemonia nel diffuso senso comune.

Dobbiamo partire da qui e avere tutti e tutte la consapevolezza della nostra inadeguatezza e insufficienza. Al tempo stesso resta le necessità di costruire una soggettività a sinistra e la necessità di prospettare un’alternativa alle politiche neoliberiste e ai populismi di destra.

È evidente che, se pur condividiamo molto sull’analisi e sulle proposte programmatiche, non c’è una proposta e una soluzione condivisa sul da farsi.

Noi vogliamo tenere aperto uno spazio comune di confronto. Non solo tra i soggetti politici ma anche e soprattutto tra sinistre politiche e sinistre sociali presenti a Roma e nel Lazio. Nessuno si salva da solo e nessuno ha la soluzione in tasca. Serve una ricerca comune e servono spazi e occasioni per svilupparla.

Ma è anche necessario essere in campo da ora. Rispondere alle politiche del governo che aggravano la crisi e generano nuove ingiustizie e disparità: decreto sicurezza bis, flat tax, autonomia regionale differenziata…

Il drammatico sgombero di Primavalle rischia di essere il primo di una lunga serie che riflette un modello sociale orientato alla guerra ai poveri. Abbiamo manifestato contro quello sgombero, siamo stati e siamo state nei presidi contro il blocco dei naufraghi a bordo della “Sea Waych”, vi invitiamo ad essere presenti in piazza MONTECITORIO:

- MARTEDI 23 LUGLIO h 15 contro il Disegno di Legge Pillon, con il movimento “Non una di meno” e i centri antiviolenza.

- GIOVEDÌ 25 h 16 contro la conversione in Legge del Decreto Sicurezza Bis, con tutte le reti antirazziste e le associazioni della solidarietà.

Ci diamo inoltre appuntamento a settembre per un momento di discussione aperto, che intrecci la materialità della crisi con la necessità di un rinnovamento della cultura politica e delle pratiche sociali della sinistra.

L’esperienza de “La Sinistra” è evidentemente fragile, inadeguata e messa in discussione dal risultato elettorale e dall’incertezza di prospettiva. Non crediamo che questa incertezza si possa risolvere attendendo che la soluzione venga da sola: chi ha contribuito a questo percorso ha oggi la responsabilità di costruire, insieme, una risposta che si misuri con il messaggio che gli elettori ci hanno mandato, con la drammaticità della crisi e con la necessità di prospettare una proposta; un’alternativa strategica. Il primo passo è definire dei modi di stare insieme e di discutere, che siano capaci di accogliere le differenze senza farne elementi di frammentazione. È necessario un confronto trasparente ed esplicito sulle prospettive politiche, sulle proposte in campo senza diplomatismi.

Siamo convinti ci sia ancora un grande bisogno di sinistra, un grande bisogno di un’alternativa.

Una sinistra e un’alternativa che dobbiamo costruire insieme a partire dai nostri territori.

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