[foa_Boccaccio003] 3 appuntamenti in città!

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Autore: monzantifascista
Data:  
To: boccaccio
Oggetto: [foa_Boccaccio003] 3 appuntamenti in città!
Settimana densa di appuntamenti: 3 iniziative in città, in
luoghi e su temi diversi!

Mercoledì 10 >> STREET BOOKS 2019 #007 ai giardini di via Pier della
Francesca, ore 21.30

https://boccaccio.noblogs.org/post/2019/05/03/street-books-2019/
Venerdì 12 >> SUMMER PARTY al NEI

https://boccaccio.noblogs.org/post/2019/07/06/summer-party-3/

Domenica 14 >> HEVAL FERHENG ai giardini pubblici di via Monte Cervino
7, ore 17

https://boccaccio.noblogs.org/post/2019/06/17/heval-ferhengo/

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STREET BOOKS 2019 #007

Mercoledì 10 luglio, ore 21.30, Giardini pubblici via Pier della
Francesca, Monza

_HOMO COMFORT._

Stefano Boni (Eleuthera, 2019).

Presentazione a cura dell’autore.

In caso di maltempo l’iniziativa si terrà presso la FOA Boccaccio
(via Rosmini 11)

Interrogare la comodità, individuare i suoi effetti collaterali, per lo
più ignorati o sottaciuti, scuote le fondamenta di quello che riteniamo
il nostro irrinunciabile benessere sensoriale, consentendoci di cogliere
non solo quello che abbiamo ottenuto ma anche quello che abbiamo
irrimediabilmente perduto.
La vita comoda piace a tutti, ma è proprio questa accettazione generale
e acritica che va investigata per comprendere i cambiamenti epocali
indotti dall’imperante ipertecnologia. Prepotentemente entrata nella
nostra routine quotidiana, la comodità è diventata non solo uno stile
di vita ma anche un modo di conoscere che ha plasmato la cultura
materiale, i processi cognitivi e gli stessi modelli valutativi. Si
configura dunque come un fatto sociale totale che ci consente di
indagare la cesura antropologica che ha dato vita – quanto meno nel
mondo occidentale e occidentalizzato – a una forma inedita di
umanità: l’Homo comfort. Un’umanità che va liberandosi della
fatica e del dolore, ma che al contempo accetta in contropartita un
malessere esistenziale sempre più diffuso, insieme alla perdita di
facoltà sensoriali e abilità conoscitive, costruite nel corso dei
secoli, che la rendono sempre più dipendente da una tecnologia
onnipresente di cui ha scarsa o nulla cognizione.



Links:
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[1] https://boccaccio.noblogs.org/post/2019/06/17/heval-ferhengo/