[Hackmeeting] Bin/Art, la mostra al nEXt Emerson prima e dur…

Delete this message

Reply to this message
Autore: ginox
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: [Hackmeeting] Bin/Art, la mostra al nEXt Emerson prima e durante hackit
*********
#Bin/Art#
^^^^^^^^^
La mostra a Firenze, presso il csa nEXt Emerson, via di Bellagio 15

https://binart.eu
https://nema.noblogs.org

La mostra e' aperta nei seguenti orari, con visite più o meno giudate in
gruppi non troppo numerosi.

martedì 14/05 h 17 - 20.30
sabato 18/05 h 17 - 24.00
domenica 19/05 h 17 - 24.00
martedì 22/05 h 17 - 20.30
venerdì 24/05 h 17 - 24.00
sabato 25/05 h 17 - 24.00

Nella settimana di hackmeeting gli orari subiranno dei cambiamenti per
aumentare i giorni e le ore di apertura, e verranno comunicati
attraverso la griglia del programma,
https://www.hackmeeting.org/hackit19/schedule.html

#########

Nato per risolvere problemi numerici, il calcolatore elettronico ha
fedelmente servito e progressivamente alimentato l'ideologia di una
società in cui tutto è quantificabile.

Rapporti sociali, economici - si potrebbe dire le nostre stesse vite -
vengono misurati da una fitta rete di sensori, digitalizzati,
organizzati, analizzati, elaborati da sofisticati software, trasformati
in nuovi oggetti numerici che vengono trasferiti, importati e
riprocessati in una continua, muta dialettica di ingressi e uscite.
Ma fin dall'inizio della nuova era digitale, un impalpabile vento di
futilità ha iniziato a serpeggiare tra i circuiti dei primi cervelli
elettronici. All'inizio sembrava quasi una cosa innocente, un gioco.

Lo stesso Alan Turing, padre dell'informatica teorica e creatore del
primo calcolatore digitale elettronico programmabile, si dilettò ad
esplorare le potenzialità di questa nuova macchina come strumento
musicale. Nel 1951, il suo gigantesco computer emise i primi sgraziati
suoni articolati.

Poco dopo, e dappertutto, iniziò ad essere esplorata coscientemente la
possibilità di inserire e di gestire all'interno della macchina elementi
esterni, logiche oblique, quantità imponderabili, algoritmi onirici.

In una parola, il caos.

Nella sempre più compiuta simbiosi uomo-macchina della modernità, lo
spazio interiore dell'uomo è stato colonizzato (anche) dall'algida
logica binaria del calcolatore elettronico; al tempo stesso il più umano
degli elementi, l'arte, ha invaso lo spazio digitale, mutando
costantemente la natura dell'ordinateur.

La mostra "bin/art" ripercorre la storia dell'arte digitale, presentando
i lavori di alcuni pionieri della "Computer Art" in una retrospettiva
che parte dai primissimi esperimenti degli anni '60, attraversa la
rivoluzione dell'home computing degli anni '80, per approdare (quasi) al
nostro tempo.

Tutte le opere sono a disposizione dei visitatori funzionanti, su
sistemi e supporti d'epoca oppure, nei pochi casi in cui questo non è
stato possibile, in una loro reinterpretazione attualizzata.