Re: [Hackmeeting] [TALK] Copyleft e decentralizzazione nella…

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Aihe: Re: [Hackmeeting] [TALK] Copyleft e decentralizzazione nella lotta all'oligopolio tecnologico


On 04/09/2019 11:27 PM, ribelle2000@??? wrote:
> lo so che potrei aspettare il 31 maggio, ma ti va di anticipare qualche
> chiarimento o qualche link in più su sta cosa dei contributi anonimi e
> non tracciabili?


Ciao caro,

ammetto di non avere fonti oggettive su questo aspetto, ma solo
esperienze dirette e interpretazioni di fatti accaduti negli ultimi 4-5
anni.

Esempio che ho visto in prima persona (forse te lo avevo gia` anche
mezzo raccontato AFK): qualche anno fa ero sul canale IRC di musl-libc,
ed ecco che arrivano due personaggi di google, a lodare il progetto e
chiedere a tutti pubblicamente di firmare la CLA in modo da rendere
semplice l'utilizzo di musl sui progetti google, in un tono un po'
annoiato tipo, scusate le cartacce ma l'ufficio legale ci pressa, e a
noi la vostra libc piace ma non la possiamo usare senza una CLA.

Il documento in questione e` il seguente:
https://cla.developers.google.com/about/google-individual

Il maintainer si dimostra ben disposto, e cosi` anche alcuni degli
sviluppatori, quando qualcuna (non io) fa notare che parte del codice e`
distribuito come pubblico dominio, e che alcune contributors hanno usato
identita` git con pseudonimi e mail finte, e non sono rintracciabili
immediatamente.

A quanto ho capito, tutto cio` ha bloccato l'acquisizione di musl da
parte di google perche` le parti "pseudonime" di codice non sono
trascurabili e quindi il copyright non e` piu` centralizzabile.

Ora, non e` che google non usi musl (che per ovvie ragioni, e` sotto
licenza MIT o altre licenze non-copyleft molto permissive), ma a me e`
parso chiaro il tentativo di creare una versione alternativa/parallela
da ri-licenziare con un modello proprietario (come prodotto/parte di
prodotto google).

Io sostengo che questa strategia sia applicabile in generale, per
causare problemi simili ai vari legali di Microsoft, Amazon e Google.

Se progetti tipo linux avessero avuto copyright centralizzato sarebbero
stati inghiottiti gia` da tempo, e invece questi loschi figuri sono
dovuti (re)inventare "The Linux Foundation", carrozzone incredibile che
costa soldi e tempo, molto piu` complicato che comprare solo Torvalds.

Quello che intendo sottolineare e` che molte volte ci si fida dei
maintainer, e a volte pure perche` si pensa, sbagliando "chissene del
copyright tanto e` opensurs! IANAL! Abbasso le licenze!".

I fatti ci dicono che molti sviluppatori, anche attivisti, sono
corruttibili (Richard Barry, Jaron Lanier, ecc. ecc. ecc.) in cambio di
tanti soldi o promesse di carriere brillanti in silicon valley e che
quindi non ci si possa fidare di nessuno. E gente tipo questa (Barry) il
copyright lo ha capito bene, e ci ha pure costruito la sua patetica
carriera usando il lavoro della sua community (FreeRTOS) come
trampolino, perche` tanto la gente la CLA la firma se si fida.

E se davvero il codice pseudonimo/anonimo rompesse il giocattolo come
sembra, vale la pena provarci, e incominciare a eliminare un po' di
personalismi nei progetti open source, per lo meno quando
google/ms/amazon ti fanno i blitz a sorpresa su freenode, non sanno chi
debbano comprarsi, e quando devono avere a che fare con 'orc' 'shiz' e
simili invece che con dei profili linkedin, ci rinuncino.

Mobbasta che se no ti faccio tutto il talk e poi non resta niente per
hackit. Prometto che ho altri esempi rilevanti (e finiti in genere
peggio di musl) e sono ansioso di raccontarveli. Ho storielle
interessanti anche su FSF (USA).

Nel frattempo vi lascio il link a "linux sucks forever" che e` un buon
anticipo, rilevante, angosciante quanto serve, e apre alcune delle
discussioni che affrontero` nel talk, se c'e` consenso.

https://www.linuxjournal.com/video/linux-sucks-forever
(vi faccio notare che e` anche pre-acquisizione github!)

ciao
/d