Re: [Lifeoutoffb] Agenda Libera Reloaded: un progetto di sof…

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Autor: Francesco Occhipinti
Datum:  
To: Reclamare indipendenza dall'oligarchia del web
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Betreff: Re: [Lifeoutoffb] Agenda Libera Reloaded: un progetto di software libero finanziato con un crowdfunding
Una tecnologia che può aiutarti col bootstrap locale di un servizio sono i
QR code. È difficile, lo so, poca gente li usa, però ti può dare accesso ad
utenti che frequentano spesso un luogo fisico. Credo che il QR sia
un'interazione ancora poco utilizzata, quindi è importante che la grafica
sia invitante e l'osservatore possa inquadrare il codice con calma.

Si può immaginare una configurazione docker con un content management
system già configurato in modo da generare QR codes che vadano usati in
maniera particolare, per esempio come lotteria o per accedere a degli
sconti, come coupon, come link che permettono di iscriversi ad un evento o
ottenere aggiornamenti. Un sito strutturato così può essere amministrato
attraverso il CMS ed un'interfaccia web per la parte di integrazione.


On Tue, 2 Apr 2019 at 14:55, Aaron Winston Smith <
aaronwinstonsmith@???> wrote:

>
> On 02/04/19 14:39, Giuseppe Virzì wrote:
>
> Hey Cristiano,
> Mi sembra una idea molto valida e ti dico che conosco da vicinissimo
> comunita' che stanno vagliando exit strategies da facebook in questo
> momento.
> Nella versione da te illustrata restano alcune complicazioni di natura
> tecnica pero'. E' bello ad esempio sfruttare l'opensource per non subire
> alcun lock-in su hosting o altro provider ma e' anche vero che poi
> l'installazione potrebbe non essere alla portata di tutti, cosi' come
> l'acquisto e il mantenimento di un dominio o uno spazio web.
>
> Orientativamente dovrebbero bastare su aruba meno di 50 euro l'anno. Io
> ovviamente metterò su un servizio a costi inferiori.
>
> CL
>
> Comunque mi piacerebbe saperne un po' di piu', anche se non sono sicuro
> che avro' modo di collaborare attivamente. Se non altro posso contribuire
> all'identificazione di alcune criticita' (di quelle che riesco a vedere io,
> ecco).
>
> La grossa criticità sta nel reperimento dei clienti e nello sviluppo di
> una community. Inizialmente pensavo tra le altre cose di fare una campagna
> a pagamento su facebook, ma gli esperti mi hanno fatto notare che dato il
> tema FB potrebbe tagliarmi.
>
> CL
>
> Il giorno mar 2 apr 2019 alle ore 13:38 Francesco Occhipinti <
> f.occhipinti@???> ha scritto:
>
>> ehi Cristiano, mi sembra una idea interessante, hai in mente una
>> libreria, un servizio, e che tecnologie di condivisione dei dati hai in
>> mente? Un saluto! --francesco
>>
>>
>> On Mon, 1 Apr 2019 at 01:04, Cristiano Longo <
>> cristianolongo@???> wrote:
>>
>>> Cari Amici, come sapete la tematica della diffusione delle notizie sugli
>>> eventi è una delle due che seguo negli ultimi anni (l'altra è l'albo
>>> POP), prima con il progetto agenda libera (nato come agenda unica) e poi
>>> grazie all'aiuto di Gabriele Viglianisi, con sciabica. Entrambi morti
>>> per motivazioni tecniche.
>>>
>>> Continuo a insistere sugli eventi perchè credo che sia importante non
>>> cedere e ribadire il primato del mondo fisico e della socialità dal vivo
>>> rispetto al mondo virtuale, anche perchè con l'espansione del potere di
>>> quelle piattaforme il mondo virtuale sarà sempre di più sotto il
>>> controllo dei governi e delle multinazionali.
>>>
>>> Ho sempre creduto inoltre che, come tutte le tecnologie, Internet dia il
>>> suo massimo quando le attività che si svolgono in esso hanno ricadute
>>> nel mondo fisico e nella vita reale delle persone.
>>>
>>> Negli ultimi tempi la censura su Facebook, perpetrata coi più diversi
>>> propositi (dalla tutela del diritto d'autore, alla lotta all'odio)
>>> inizia a diventare insopportabile. Mi ha particolarmente impressionato
>>> la cancellazione da parte di facebook di tutte le proiezioni del film
>>> sulla vicenda Cucchi (si veda
>>> http://lists.autistici.org/message/20180912.122208.8d2c218c.en.html),
>>> che per fortuna hanno comunque avuto luogo e con discreto successo.
>>>
>>> Questo ci fa capire che ancora non è troppo tardi, ma se non corriamo ai
>>> ripari Facebook e le altre piattaforme potrebbero prendere il controllo
>>> anche delle nostre vite nel mondo fisico.
>>>
>>> La strategia che intendo perseguire a tal fine è un progetto di software
>>> libero per la creazione di mini-siti per associazioni finanziato con un
>>> crowdfunding.
>>>
>>> Per mini-siti si intendono dei siti web che rispettino uno specifico
>>> template. Il nucleo minimale di informazioni nei siti sono i contatti,
>>> alcune informazioni anagrafiche (nome, indirizzo sede, organigramma,
>>> statuto, descrizione, mail, contatti social) e le indicazioni degli
>>> eventi organizzati dall'associazione. Sarà possibile personalizzare
>>> l'aspetto per ogni sito ma in maniera molto limitata (scelta dei colori
>>> principalmente, roba che si può fare usando solo i CSS).
>>>
>>> Il progetto sarà realizzato in PHP/mysql e rilasciato integralmente con
>>> licenze libere (LGPL 3). La scelta di queste tecnologie serve a
>>> favorirne il riutilizzo anche a chi non ha grosse competenze tecniche e
>>> non ha la possibilità di riferirsi ad un professionista in grado di
>>> trattare tecnologie meno diffuse. In poche parole, una volta realizzato
>>> ed utilizzato chiunque potrà mettere su il proprio minisito col solo
>>> aiuto del famigerato "cugino" smanettone e pagando un hosting econimico
>>> tipo aruba, ma soprattutto senza doverci consultare e chiedere alcun
>>> permesso (per definizione di software libero).
>>>
>>> I dati presenti nel minisito saranno disponibili come open data, in
>>> particolare gli eventi saranno pubblicati oltre che sulla pagina web
>>> anche in formato Internet Calendar. Questo al fine di favorire la
>>> diffusione, il riutilizzo e l'aggregazione dei dati sugli eventi.
>>>
>>> Sarà inoltre possibile stampare, per ogni associazione, il calendario
>>> eventi su carta perchè non tutti hanno internet!
>>>
>>> Perchè minisiti, magari con un proprio dominio? Per consolidare l'idea
>>> che è importante diffondere informazioni usando strumenti pienamente
>>> sotto il proprio controllo, non attraverso invece grandi piattaforme che
>>> tecnicamente possono fare e disfare dei nostri dati ciò che vogliono.
>>>
>>> Perchè un crowdfunding? Perchè ritengo sia giusto che un progetto venga
>>> finanziato dalla propria comunità di riferimento e trovo anche corretto
>>> che il lavoro venga pagato. A mio avviso è anche un buon modo diffondere
>>> le idee di libertà per costituire una comunità che decida di mettere
>>> mezzi per difendere queste libertà.
>>>
>>> Nei prossimi giorni vi mando un po di numeri e ulteriori riflessioni, in
>>> particolare sulle criticità.
>>>
>>> Intanto grazie di aver letto tutto questo lungo documento, ogni
>>> osservazione e contributo è ben accetto.
>>>
>>> Un abbraccio,
>>>
>>> CL
>>>
>>> non so quanti di voi ne siano a conoscenza ma ultimamente il caro
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