Orientativamente dovrebbero bastare su aruba meno di 50 euro l'anno. Io
una community. Inizialmente pensavo tra le altre cose di fare una
> Il giorno mar 2 apr 2019 alle ore 13:38 Francesco Occhipinti
> <f.occhipinti@??? <mailto:f.occhipinti@gmail.com>> ha scritto:
>
> ehi Cristiano, mi sembra una idea interessante, hai in mente una
> libreria, un servizio, e che tecnologie di condivisione dei dati
> hai in mente? Un saluto! --francesco
>
>
> On Mon, 1 Apr 2019 at 01:04, Cristiano Longo
> <cristianolongo@???
> <mailto:cristianolongo@hackspacecatania.it>> wrote:
>
> Cari Amici, come sapete la tematica della diffusione delle
> notizie sugli
> eventi è una delle due che seguo negli ultimi anni (l'altra è
> l'albo
> POP), prima con il progetto agenda libera (nato come agenda
> unica) e poi
> grazie all'aiuto di Gabriele Viglianisi, con sciabica.
> Entrambi morti
> per motivazioni tecniche.
>
> Continuo a insistere sugli eventi perchè credo che sia
> importante non
> cedere e ribadire il primato del mondo fisico e della
> socialità dal vivo
> rispetto al mondo virtuale, anche perchè con l'espansione del
> potere di
> quelle piattaforme il mondo virtuale sarà sempre di più sotto il
> controllo dei governi e delle multinazionali.
>
> Ho sempre creduto inoltre che, come tutte le tecnologie,
> Internet dia il
> suo massimo quando le attività che si svolgono in esso hanno
> ricadute
> nel mondo fisico e nella vita reale delle persone.
>
> Negli ultimi tempi la censura su Facebook, perpetrata coi più
> diversi
> propositi (dalla tutela del diritto d'autore, alla lotta
> all'odio)
> inizia a diventare insopportabile. Mi ha particolarmente
> impressionato
> la cancellazione da parte di facebook di tutte le proiezioni
> del film
> sulla vicenda Cucchi (si veda
> http://lists.autistici.org/message/20180912.122208.8d2c218c.en.html),
>
> che per fortuna hanno comunque avuto luogo e con discreto
> successo.
>
> Questo ci fa capire che ancora non è troppo tardi, ma se non
> corriamo ai
> ripari Facebook e le altre piattaforme potrebbero prendere il
> controllo
> anche delle nostre vite nel mondo fisico.
>
> La strategia che intendo perseguire a tal fine è un progetto
> di software
> libero per la creazione di mini-siti per associazioni
> finanziato con un
> crowdfunding.
>
> Per mini-siti si intendono dei siti web che rispettino uno
> specifico
> template. Il nucleo minimale di informazioni nei siti sono i
> contatti,
> alcune informazioni anagrafiche (nome, indirizzo sede,
> organigramma,
> statuto, descrizione, mail, contatti social) e le indicazioni
> degli
> eventi organizzati dall'associazione. Sarà possibile
> personalizzare
> l'aspetto per ogni sito ma in maniera molto limitata (scelta
> dei colori
> principalmente, roba che si può fare usando solo i CSS).
>
> Il progetto sarà realizzato in PHP/mysql e rilasciato
> integralmente con
> licenze libere (LGPL 3). La scelta di queste tecnologie serve a
> favorirne il riutilizzo anche a chi non ha grosse competenze
> tecniche e
> non ha la possibilità di riferirsi ad un professionista in
> grado di
> trattare tecnologie meno diffuse. In poche parole, una volta
> realizzato
> ed utilizzato chiunque potrà mettere su il proprio minisito
> col solo
> aiuto del famigerato "cugino" smanettone e pagando un hosting
> econimico
> tipo aruba, ma soprattutto senza doverci consultare e chiedere
> alcun
> permesso (per definizione di software libero).
>
> I dati presenti nel minisito saranno disponibili come open
> data, in
> particolare gli eventi saranno pubblicati oltre che sulla
> pagina web
> anche in formato Internet Calendar. Questo al fine di favorire la
> diffusione, il riutilizzo e l'aggregazione dei dati sugli eventi.
>
> Sarà inoltre possibile stampare, per ogni associazione, il
> calendario
> eventi su carta perchè non tutti hanno internet!
>
> Perchè minisiti, magari con un proprio dominio? Per
> consolidare l'idea
> che è importante diffondere informazioni usando strumenti
> pienamente
> sotto il proprio controllo, non attraverso invece grandi
> piattaforme che
> tecnicamente possono fare e disfare dei nostri dati ciò che
> vogliono.
>
> Perchè un crowdfunding? Perchè ritengo sia giusto che un
> progetto venga
> finanziato dalla propria comunità di riferimento e trovo anche
> corretto
> che il lavoro venga pagato. A mio avviso è anche un buon modo
> diffondere
> le idee di libertà per costituire una comunità che decida di
> mettere
> mezzi per difendere queste libertà.
>
> Nei prossimi giorni vi mando un po di numeri e ulteriori
> riflessioni, in
> particolare sulle criticità.
>
> Intanto grazie di aver letto tutto questo lungo documento, ogni
> osservazione e contributo è ben accetto.
>
> Un abbraccio,
>
> CL
>
> non so quanti di voi ne siano a conoscenza ma ultimamente il
> caro Facebook
>
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> Lifeoutoffb mailing list
> Lifeoutoffb@??? <mailto:Lifeoutoffb@autistici.org>
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/lifeoutoffb
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