[Pacifistat] Fwd: Fwd: Blangiardo: il medioevo della statist…

Poista viesti

Vastaa
Lähettäjä: Marilena Pappagallo
Päiväys:  
Vastaanottaja: ''pacifistat''
Aihe: [Pacifistat] Fwd: Fwd: Blangiardo: il medioevo della statistica pubblica
L'assemblea di oggi è confermata nell'aula magna di via Balbo alle 10.
Nonostante la rinuncia del presidente alla partecipazione al congresso è opportuno fare il punto della situazione e capire come continuare a vigilare e agire.
Marilena


----- Messaggio inoltrato -----
Da: FemminIstat <femministat@???>
A: Rsu Roma <rsuroma@???>
Inviato: Wed, 27 Mar 2019 17:15:38 +0100 (CET)
Oggetto: Fwd: Blangiardo: il medioevo della statistica pubblica

Inoltriamo il comunicato redatto su mandato dell'assemblea.
Per velocizzare la convocazione lanciata per domani mattina è stato
trasmesso alle liste di personale delle sedi di Roma.
Vi chiediamo di condividerlo così come è al più presto vista l'urgenza
dell'argomento.


---------- Forwarded message ---------
Da: FemminIstat <femministat@???>
Date: mer 27 mar 2019 alle ore 17:12
Subject: Blangiardo: il medioevo della statistica pubblica
To:


*Blangiardo: il medioevo della statistica pubblica*



Nella giornata di oggi, 27 marzo 2019, è circolata la notizia che il
*Presidente
dell’Istat Gian Carlo Blangiardo* parteciperà, in qualità di relatore,
al *Congresso
Mondiale delle Famiglie* che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo. In
particolare il suo nome risulta inserito nella tavola rotonda intitolata
“Protezione della vita e crisi demografica” alla quale prenderà parola
anche il senatore Pillon – estensore del famigerato disegno di legge di
“riforma” del diritto di famiglia.



Un’assemblea spontanea di lavoratrici e lavoratori dell’Istat ha ritenuto
opportuno chiedere direttamente al Presidente di smentire la sua
partecipazione ritenendola incompatibile con il ruolo istituzionale da lui
rivestito e fortemente lesiva dell’indipendenza e dell’immagine
dell’Istituto.



Il presidente *Blangiardo ha *invece* confermato e rivendicato la sua
presenza a Verona “come un qualsiasi privato cittadino che sceglie di
andare al cinema o allo stadio”*.



Se questa affermazione può essere vera per una qualsiasi attività
ricreativa è invece assolutamente inaccettabile rispetto alla
partecipazione ad un congresso la cui *piattaforma *è dettata da
associazioni, diffuse a livello internazionale, caratterizzate dalle
seguenti posizioni:

·         equiparazione tra *interruzione volontaria di gravidanza e
omicidio*;


·         *patologizzazione* dell’omosessualità e della transessualità e di
tutte le forme di *orientamento sessuale* e identità di genere non
ascrivibili a maschio/femmina eterosessuale, il rifiuto del pieno
riconoscimento di diritti civili alle persone che manifestano queste
identità e la promozione delle “terapie riparative”;


·         l’idea che il lavoro fuori casa delle donne, l’esistenza del
divorzio e della possibilità di abortire siano le cause del *declino
demografico*;


·         *rifiuto* del riconoscimento di *diritti civili* a configurazioni
familiari al di fuori della coppia eterosessuale unita in matrimonio;


·         l’idea che la natura abbia assegnato a uomini e donne differenti
destini sociali che identificano automaticamente la donna in un *ruolo
esclusivamente riproduttivo e di cura*.




Non a caso hanno espresso la loro contrarietà a questo evento numerosi
esponenti del mondo scientifico ed accademico, tra cui oltre 400 docenti
dell’Università di Verona, associazioni di tutela dei diritti civili, in
particolare *Amnesty International che ha definito l’evento “ostile ai
diritti umani”*.



Nelle giornate del congresso a Verona è prevista la *manifestazione*
organizzata dalla rete *Non Una di Meno *e le* femministe e le
transfemministe*, insieme ad altri movimenti italiani e internazionali
“occuperanno con rabbia, determinazione e favolosità la città”.



Come assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Istat *prendiamo le
distanze dai contenuti retrogradi e antiscientifici* perorati dagli
organizzatori e relatori del congresso.



Chiediamo alle e ai *dirigenti dell’Istat di prendere posizione*
pubblicamente e di sostenere le ragioni fin qui esposte.



Chiediamo ancora una volta con forza al Presidente Blangiardo di *ritirare
la sua partecipazione* all’evento nel rispetto del suo ruolo istituzionale
e a difesa della credibilità della ricerca e della statistica pubblica
ufficiale.



*Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare al presidio,
previsto per domani 28 marzo dalle ore 9:30, presso la sede Istat di via
Balbo 39 in occasione della visita del Presidente.*


(il presente comunicato è stato redatto a seguito dell'assemblea spontanea
di oggi)