[NuovoLab] Genova soffocata dal traffico e dagli incidenti

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Szerző: Antonio Bruno
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Dossier Legambiente: "Genova soffocata dal traffico e dagli incidenti"


Il ‘Treno Verde’ farà tappa in città dal 26 al 28 marzo con i dati sull’inquinamento di STEFANO ORIGONE


20 marzo 20

Mille morti (una media di 30 all’anno), 180 mila feriti e 160 mila incidenti dal 1981 al 2016. La maglia nera tra i capoluoghi del nord del più alto tasso di sinistri (7,6 ogni 1000 veicoli) davanti a Milano (5,9) e il terzo posto in Italia dietro Napoli e Roma per la tariffe assicurative più alte. Numeri che si traducono in un costo sociale elevatissimo, che secondo l’Istat è stimato in Liguria in oltre 694 milioni di euro (444,6 euro pro capite). Il “Treno Verde” di Legambiente farà tappa a Genova dal 26 al 28 marzo, porterà al binario 6 della stazione Principe i risultati delle attività di monitoraggio della qualità dell’aria (PM1, PM 2.5 e PM10) e organizzerà un flash mob nel trafficatissimo lungomare Canepa a sostegno dei cittadini che ogni giorno subiscono lo smog. Ma non solo. «Traffico, ingorghi, soste selvagge, sono spesso le condizioni in cui ogni giorno i cittadini si devono muovere, ma che non sono più sostenibili – interviene Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria –. Dalla nostra analisi emerge anche che c’è una relazione diretta tra incidenti e ambiente: se vogliamo ridurre i record negativi degli infortuni stradali, è necessario diminuire il numero di auto circolanti, con tutti i benefici che ne derivano per la salute».
Legambiente consegnerà al Comune un manifesto per una mobilità a zero emissioni, «dieci sollecitazioni, azioni concrete, che si possono fare per migliorare la qualità dell’aria – va avanti Grammatico – in una città in cui sono stati registrati alti livelli di biossido di azoto» e preoccupanti sforamenti dell’ozono: «I genovesi sono esposti ad un grave inquinamento almeno per quattro mesi all’anno, 103 giorni, contro il limite che è di 25 giorni e non si sta facendo abbastanza per mitigare l’esposizione agli inquinanti».
Car sharing (noleggio a ore del veicolo) e car pooling (l’uso condiviso di mezzi privati tra un gruppo di persone) sono i punti di partenza. «Bisogna ripensare il concetto di mobilità – prosegue il presidente di Legambiente Liguria – perché ormai il concetto di possesso dell’auto non ha più senso. Quanti sono quelli che realmente la utilizzano perché ne hanno bisogno? Ormai, si tratta di spostamenti brevi, casa-lavoro, si può parlare di abitudini che possono essere modificate con proposte green». Milano è capofila delle “best practice”, sta portando avanti un programma serio per la riduzione degli inquinanti, entro il 2025 bandirà i diesel. Genova come si prepara al grande salto? «Con proclami che non sono sfociati in niente. Le auto elettriche sono pochissime nonostante gli incentivi come l’esenzione del pagamento del bollo per cinque anni, le piste ciclabili si contano sulle punte della dita. Via XX Settembre è stata un’ idea giusta, ma a Brignole ci sono due piste ciclabili che non hanno senso perché corte e non segnalate. Si sta portando avanti una politica sulla centralità dell’auto, quando la mobilità elettrica è la salvezza». C’è poi il capitolo pedonalizzazione. «Anni fa era stata fatta una prova con piazza Colombo, poi il nulla. Le domeniche ecologiche, la chiusura di alcune zone al traffico e anche provvedimenti con la riduzione della velocità a 30 km/h in alcune strade sono mosse che consentirebbero di abbattere decisamente le sostanze nocive che respiriamo». Il Comune sta per varare un’ordinanza che vieterà la circolazione agli scooter euro 0 e 1. «Ma l’intenzione è quella di salvare le Vespe e questo orientamento non ha senso perché non solo producono sostanze nocive in quantità pazzesche, ma anche inquinamento rumoroso».